Il ritorno di Marcelo Gallardo sulla panchina del River Plate era stato accolto come il segnale di una nuova era. L’obiettivo, dichiarato e non nascosto, era la Copa Libertadores, il trofeo che più di ogni altro definisce il successo nel calcio sudamericano. Ma il presente racconta una storia diversa. Eliminato dall’Atlético Mineiro, mai convincente in campionato, ora River si lecca le ferite dopo la sconfitta nella Supercopa Internacional contro Talleres. Una finale considerata di secondo piano, certo, ma che ha lasciato segni profondi.
Gallardo lo sa, lo ammette. E non cerca scuse. “Non ci sono alibi. Il rivale, il clima, ma soprattutto noi stessi: non abbiamo trovato l’energia necessaria per affrontare partite di questa importanza”. Parole dirette, senza giri di parole. Il Muñeco sa che il suo River è lontano da quello che immaginava, e i risultati lo dimostrano. Non c’è fluidità, non c’è incisività, manca quella identità offensiva che per anni ha fatto la differenza.
L’allenatore, però, non fa drammi. “Una parte del lavoro la facciamo bene, quella difensiva. Ma per vincere serve altro. Serve energia, creatività. Dobbiamo risolvere alcune situazioni e trovare un’altra dimensione”. Un’analisi lucida, che non nasconde il momento difficile. La squadra fatica, il gioco non convince, e le aspettative restano alte. Non potrebbe essere altrimenti, soprattutto dopo un mercato in cui sono arrivati campioni del mondo e rinforzi di alto livello.
Il quadro è chiaro: River ha bisogno di una svolta. Gallardo lo ribadisce, insistendo su un concetto chiave: il tempo non è ancora scaduto. “Dobbiamo attraversare questo momento, ma siamo ancora in tempo per cambiare”. La sfida più grande non è solo tattica, ma mentale. “Servirà personalità per reagire. Non stiamo mostrando ciò che ci identifica”.
L’immagine più forte della serata, però, non è stata la partita, ma l’assenza di Gallardo alla premiazione. Nessuna medaglia da vicecampione, nessuna presenza sul palco. Scelta deliberata? Lui nega. “Un piccolo errore mio. Non ci ho pensato, ero concentrato su altro. Nessuno ce lo ha detto, non c’era nulla di particolare”. Parole che suonano come un tentativo di minimizzare, ma che non cancellano il messaggio implicito.
Gallardo non si nasconde, ma River ha bisogno di risposte. E il calendario non aspetta.
L'astro nascente del tennis mondiale sfida apertamente Novak Djokovic. Ecco l'annuncio che tira in ballo…
Momenti di terrore vissuti da Bryan Cristante, centrocampista della Roma. L'aggressione fa scattare l'intervento della…
L'ex difensore interista ha parlato di corsa scudetto, e della situazione dei nerazzurri, in esclusiva…
Marc Marquez ricuce lo strappo con Valentino Rossi, chiarendo una volte per tutte la verità…
A poche giornate dal termine della Liga l'Atletico Madrid supera con facilità il Rayo Vallecano.…
Il rendimento di Mehdi Taremi all'Inter è stato ben al di sotto delle aspettative. Marotta…