La Fifa organizzerà uno spettacolo nell’intervallo della finale dei Mondiali: ecco chi potrebbe suonare nel 2026

Coppa del Mondo 2026
La finale dei Mondiali 2026 segnerà un punto di svolta nella storia del calcio. Per la prima volta, il massimo evento calcistico internazionale adotterà una caratteristica tipicamente statunitense: uno spettacolo nell’intervallo. L’annuncio arriva direttamente dal presidente della FIFA, Gianni Infantino, che ha ufficializzato la novità attraverso i suoi canali social. A far da protagonisti, secondo le prime indiscrezioni, saranno i Coldplay, la band britannica che collaborerà con la FIFA e l’organizzazione internazionale Global Citizen per realizzare l’evento.
Un torneo dai numeri rivoluzionari
Il Mondiale del 2026, organizzato congiuntamente da Stati Uniti, Canada e Messico, sarà il primo a coinvolgere 48 squadre invece delle tradizionali 32. Un cambiamento epocale che porterà a un totale di 104 partite, con un turno a eliminazione diretta aggiuntivo. Un torneo dilatato nei numeri e nella durata: la competizione inizierà l’11 giugno e si concluderà il 19 luglio.
A ospitare la finale sarà il MetLife Stadium, situato a East Rutherford, nel New Jersey, lo stesso impianto che ospita le squadre della NFL New York Giants e New York Jets. Una scelta che sottolinea il crescente legame tra il calcio internazionale e la spettacolarizzazione dello sport in stile statunitense.
Il calcio si piega allo show?
L’introduzione di un halftime show in una finale mondiale segna una rottura con la tradizione calcistica. Se il Super Bowl ha trasformato questa formula in un’istituzione, il calcio si è sempre distinto per una narrativa differente, basata sulla tensione pura e sull’attesa senza interruzioni di spettacolo estraneo al gioco.
Questa scelta potrebbe rappresentare un punto di svolta o un azzardo. Da una parte, l’espansione del format punta a una platea globale, sempre più attratta dall’intrattenimento multimodale. Dall’altra, gli appassionati più tradizionalisti potrebbero vedere questa mossa come un segnale di commercializzazione eccessiva di un evento che, fino a oggi, si è sempre distinto per la sua solennità sportiva.
L’idea della FIFA è chiara: avvicinare il Mondiale a una dimensione più moderna, più vicina ai grandi eventi dell’entertainment. La domanda ora è: lo spettacolo aggiungerà fascino alla finale o ne distoglierà l’attenzione?