Il Barcellona torna a Lisbona: la sfida al Benfica riaccende le scintille della Champions

Il calcio ha una memoria selettiva. Ricorda le grandi notti europee, i colpi di scena e le partite destinate a lasciare il segno. Benfica e Barcellona si ritrovano nello stesso scenario di gennaio, il Da Luz, ma questa volta la posta in gioco è più alta: un posto nei quarti di finale di Champions League. Il precedente di un mese e mezzo fa, quel pirotecnico 4-5 in favore dei blaugrana, è ancora vivo nei ricordi di entrambe le squadre. Ma oggi la storia potrebbe essere diversa.
Un Benfica assetato di rivincita
La squadra di Bruno Lage arriva a questo appuntamento con una settimana intera di preparazione, un lusso che in questa fase della stagione può fare la differenza. La Primeira Liga ha concesso ai portoghesi il rinvio del loro ultimo match, garantendo più riposo e un lavoro mirato per affrontare i catalani. Il Benfica è in forma: ha vinto sette delle ultime otto partite ufficiali, ed è ancora in piena corsa su tre fronti. Tuttavia, dovrà fare a meno di Di Maria e Florentino, entrambi out per problemi muscolari.
Il rinforzo più atteso è Andrea Belotti, arrivato nell’ultimo giorno di mercato. L’attaccante italiano potrebbe rivelarsi una risorsa preziosa per un Benfica che gioca un calcio votato all’attacco, ma che fatica a mantenere l’equilibrio difensivo. Un aspetto che già nel precedente incontro ha pesato enormemente.
Barça in fiducia, ma con incognite
Per il Barcellona la trasferta a Lisbona arriva nel mezzo di un periodo intenso. La goleada rifilata alla Real Sociedad (4-0) in campionato ha restituito fiducia e ha permesso a Flick di gestire alcuni titolari. Il tecnico tedesco, come da consuetudine, non ha fornito indicazioni sulla formazione, ma il disegno tattico rimarrà invariato, con un paio di ballottaggi ancora da risolvere.
Il primo riguarda il centrocampo: Frenkie de Jong o Marc Casadó? L’olandese offre qualità e visione di gioco, ma il giovane spagnolo garantisce un assetto più prudente. La scelta influenzerà l’approccio della squadra. Davanti, Dani Olmo sembra favorito su Gavi, reduce da un lieve stato febbrile. In attacco, nessun dubbio: il trio Lamine Yamal, Lewandowski e Raphinha guiderà l’offensiva blaugrana.
Numeri e precedenti che fanno riflettere
Se i numeri raccontano la verità, il match di questa sera potrebbe essere un altro festival del gol. Il Barcellona ha segnato 28 reti in sei partite della fase a gironi, mentre il Benfica ha mostrato tutta la sua pericolosità in avanti con Vangelis Pavlidis, autore di una tripletta nel precedente scontro.
C’è però una statistica che il Barça non può ignorare: nelle ultime cinque trasferte di Champions, la squadra ha subito almeno due gol. Una fragilità difensiva che Flick dovrà arginare, soprattutto considerando che il Benfica ha vinto solo una delle ultime nove partite casalinghe in Champions, ma ha sempre trovato la via della rete.
Lisbona, teatro di battaglie europee
Il Da Luz è un luogo che il Barcellona conosce bene, non sempre con ricordi felici. Qui, nel 2020, subì il clamoroso 2-8 contro il Bayern Monaco, una delle notti più nere della sua storia recente. Ma qui, pochi mesi fa, ha vissuto una delle rimonte più epiche della sua stagione.
Oggi, il Barcellona può scrivere un nuovo capitolo. Il Benfica vuole vendicare l’ultima sconfitta e mettere in difficoltà i blaugrana, che sanno bene che un passo falso potrebbe complicare la gara di ritorno. Con due squadre offensive, talenti pronti a esplodere e un palcoscenico da grandi notti europee, la Champions si prepara a regalare un’altra sfida indimenticabile. Chi ne uscirà vincitore? La risposta, come sempre, la darà il campo.
Probabili formazioni Benfica-Barcellona
Estadio Da Luz, ore 21.00
Benfica (4-3-3). Trubin; Tomas Araujo, Antonio Silva, Otamendi, Alvaro Carreras; Kokcu, Aursnes, Leandro Barreiro; Akturkoglu, Pavlidis, Schjelderub.
Allenatore: Bruno Lage
Barcellona (4-2-3-1). Szczesny; Koundé, Cubarsì, Inigo Martinez, Balde; De Jong, Pedri; Yamal, Olmo, Raphinha; Lewandowski.
Allenatore: Hansi Flick
Arbitro: Felix Zwayer (Germania)