FA Cup, altro disastro del Manchester United; fuori ai rigori, Zirkzee di nuovo sotto accusa

FA Cup, altro disastro del Manchester United; fuori ai rigori, Zirkzee di nuovo sotto accusa

Il Manchester United aggiunge un altro capitolo amaro a una stagione già tormentata. Fuori dalla FA Cup, e nel peggiore dei modi: ai calci di rigore, davanti ai propri tifosi, contro un Fulham cinico e compatto. A Old Trafford finisce 1-1 nei 120 minuti, poi la lotteria dagli undici metri premia la squadra di Marco Silva, che avanza ai quarti grazie alla freddezza dei suoi e all’eroismo di Bernd Leno, capace di ipnotizzare Lindelöf e Zirkzee.

L’ennesima battuta d’arresto

Il crollo del Manchester United non arriva per caso. I segnali di una squadra in difficoltà si erano già manifestati nei turni precedenti, con prestazioni opache contro Everton e Ipswich. Il pubblico di Old Trafford, già esasperato, lo aveva capito prima ancora che l’arbitro fischiasse la fine del primo tempo, quando i fischi hanno accompagnato i giocatori negli spogliatoi. Il Fulham, invece, ha saputo aspettare il momento giusto e ha colpito con precisione.

Calvin Bassey, difensore nigeriano, ha punito i padroni di casa alla fine del primo tempo, sfruttando un’ennesima amnesia difensiva della retroguardia di Amorim. Un colpo di testa da pochi passi, nato da un calcio d’angolo battuto da Andreas Pereira e prolungato da Rodrigo Muniz. L’ennesima dimostrazione di una vulnerabilità che i Red Devils non sono riusciti a correggere per tutta la stagione.

Fernandes tiene in vita lo United

Il Manchester United ha impiegato 71 minuti per trovare il gol del pareggio. Bruno Fernandes, il leader tecnico e mentale di una squadra in crisi, ha raccolto un cross di Diogo Dalot e con un sinistro chirurgico ha rimesso la partita in equilibrio. Troppo tardi, troppo poco. Perché nei supplementari lo United non ha saputo sfruttare l’inerzia del match, rischiando anzi di subire il colpo del k.o. da un intraprendente Chido Obi.

La tensione si è protratta fino ai calci di rigore. Un esame di freddezza e lucidità che il Fulham ha superato, mentre il Manchester United ha fallito. Leno ha ipnotizzato Lindelöf e Zirkzee, mentre i giocatori del Fulham non hanno sbagliato un colpo. Il portiere tedesco si è rivelato decisivo, certificando l’eliminazione di una squadra che fino a un anno fa sollevava la FA Cup.

Una stagione da dimenticare?

Rúben Amorim, arrivato a novembre per rimettere insieme i pezzi dopo l’esonero di Erik ten Hag, si trova ora con una squadra che vaga senza identità. Quattordicesimo posto in Premier League, fuori dalla FA Cup e con la sola Europa League a tenere vivo un barlume di speranza per un trofeo. La panchina del tecnico portoghese è sempre più traballante e il clima intorno alla squadra è incandescente: dalle proteste contro la proprietà ai malumori dello spogliatoio, il Manchester United sembra un club in piena crisi di identità.

Giovedì si vola in Spagna per l’andata degli ottavi di Europa League contro la Real Sociedad, ma con questo spirito e questo livello di gioco, il rischio di un’altra delusione è più che concreto. Old Trafford ha già perso la pazienza. E il tempo per Amorim sembra scorrere più veloce del previsto.