L’International Football Association Board ha ufficializzato una serie di modifiche regolamentari destinate a cambiare radicalmente alcune dinamiche del calcio moderno. Decisioni che non solo intervengono sulla gestione dei portieri, ma anche sul ruolo dei capitani e sull’uso della tecnologia nel gioco. Le nuove norme entreranno in vigore il 1° luglio 2025, con un’anticipazione alla Coppa del Mondo per Club.
La modifica più discussa riguarda il tempo massimo in cui un portiere può trattenere il pallone con le mani. Fino a oggi, il limite teorico era di sei secondi, con una sanzione poco incisiva: una punizione indiretta per gli avversari. Ora, il nuovo regolamento impone un tetto di otto secondi, ma con una penalizzazione ben più severa: se il portiere supera il limite, l’arbitro assegnerà un calcio d’angolo alla squadra rivale. Una scelta che potrebbe ridisegnare le strategie difensive e aumentare la pressione sugli estremi difensori, costringendoli a liberarsi più rapidamente del pallone.
Questa misura si pone come risposta a un problema riscontrato in molte competizioni: il tempo effettivo di gioco spesso viene ridotto dal prolungato possesso del portiere, a scapito del ritmo della partita. L’obiettivo è chiaro: incentivare il gioco rapido e ridurre le perdite di tempo.
Un’altra modifica significativa riguarda la gestione delle interazioni tra giocatori e arbitri. In molte competizioni, il confronto con il direttore di gara si trasforma in un assedio da parte dei calciatori, spesso con atteggiamenti intimidatori o polemiche accese. Per arginare questo fenomeno, l’IFAB ha deciso di formalizzare una regola già sperimentata in alcune competizioni: solo il capitano avrà il diritto di rivolgersi all’arbitro per discutere le decisioni in momenti specifici del match.
L’intento è duplice: ridurre le proteste e rafforzare il ruolo del capitano come riferimento della squadra. Un provvedimento che potrebbe trasformare il rapporto tra i giocatori e la direzione arbitrale, ma che, al tempo stesso, solleva interrogativi su come verrà applicato nei momenti di alta tensione.
L’IFAB ha anche introdotto nuove linee guida sull’uso del VAR, con una novità che potrebbe cambiare il modo in cui tifosi e giocatori vivono le decisioni arbitrali. Gli arbitri, infatti, potranno annunciare pubblicamente il motivo di una revisione video, spiegando le loro decisioni attraverso il sistema audio dello stadio. Un esperimento già adottato in alcune competizioni, volto ad aumentare la trasparenza.
Parallelamente, proseguiranno i test su un VAR più accessibile, con un minor numero di telecamere, per permettere anche ai tornei con risorse limitate di implementare il supporto tecnologico.
Altri aggiustamenti tecnici sono stati introdotti per garantire maggiore equità nel gioco. Uno di questi riguarda la regola del pallone conteso: il possesso verrà assegnato al team che aveva la palla prima dell’interruzione, purché sia evidente per l’arbitro. Se il criterio non è chiaro, il pallone verrà dato alla squadra che lo ha toccato per ultima.
Inoltre, è stato chiarito che se un membro della panchina o un giocatore fuori dal campo tocca il pallone senza intenzione di interferire, verrà assegnata una punizione indiretta senza conseguenze disciplinari.
Una delle innovazioni più sorprendenti riguarda l’uso delle bodycam sugli arbitri. Dopo una serie di test positivi, la FIFA ha annunciato che le microcamere saranno implementate in alcuni tornei, inclusa la Coppa del Mondo per Club. L’obiettivo è duplice: migliorare la formazione arbitrale e fornire un’ulteriore fonte di trasparenza nelle decisioni.
Anche la regola del fuorigioco è sotto esame. L’IFAB ha espresso l’intenzione di testare nuove interpretazioni per incentivare il gioco offensivo, senza compromettere l’equità competitiva. La FIFA sarà incaricata di condurre gli esperimenti, i cui risultati potrebbero incidere sulla futura evoluzione della regola più discussa del calcio.
Le modifiche introdotte dall’IFAB segnalano una chiara direzione: più fluidità, meno interruzioni, maggiore trasparenza. Il calcio sta cambiando e queste novità potrebbero avere un impatto significativo sulle strategie delle squadre. Come reagiranno i portieri alla nuova regola degli otto secondi? I capitani sapranno gestire la responsabilità di essere gli unici interlocutori con l’arbitro? E soprattutto, fino a che punto la tecnologia potrà trasformare l’essenza del gioco?
Le risposte arriveranno presto. Ma una cosa è certa: il calcio, così come lo conosciamo, sta entrando in una nuova era.
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