Chelsea, dentro la mini-crisi di Cole Palmer

Il Chelsea ha ritrovato il sorriso martedì sera con un netto 4-0 al Southampton, ma c’è un dettaglio che non passa inosservato: Cole Palmer è rimasto a secco. Ancora una volta. Il talento inglese, che fino a pochi mesi fa sembrava inarrestabile, sta attraversando una fase difficile. Niente gol, nessun assist, pochi spunti decisivi. Una frenata improvvisa che non può lasciare indifferenti i tifosi dei Blues.
Ecco cosa dicono le statistiche
Le statistiche parlano chiaro. Sono sette partite consecutive senza segnare, quattordici senza servire un passaggio vincente. Numeri che stridono con il Palmer dominante di inizio stagione, capace di chiudere il 2024 con 26 reti e 12 assist, numeri superiori a qualsiasi altro giocatore del Chelsea e della Premier League. Eppure qualcosa si è inceppato. Precisione, lucidità, cinismo: tutto sembra svanito.
L’allenatore Enzo Maresca ha provato a smorzare le preoccupazioni. “Non mi preoccupa”, ha detto il tecnico italiano alla vigilia del match. “Cole è un giocatore umano, sta vivendo un momento di frustrazione perché non vinciamo abbastanza. Ma ne uscirà”. Un’analisi rassicurante che, tuttavia, non convince del tutto la tifoseria. Qualcosa, evidentemente, non funziona più come prima.
Problema mentale?
Il giocatore, nel frattempo, ha provato a tranquillizzare i fan. Dopo la vittoria sul Southampton, ha postato su Instagram un messaggio chiaro: “+3, non vi preoccupate, tornerò“. Una promessa. Un impegno a ribaltare il momento negativo. Il club non ha dubbi sulla sua condizione fisica: i test svolti recentemente confermano che Palmer è tra i più in forma della rosa. Il problema, quindi, sembra tutto di natura mentale.
Dall’addio al Manchester City nell’estate del 2023 per 47 milioni di euro, il classe 2002 ha vissuto una crescita esponenziale. In Premier League, finora, ha totalizzato 14 gol e 6 assist, ma il dato più curioso è un altro: nessuna rete nelle coppe nazionali o europee. Segnale di una difficoltà ad incidere nei momenti chiave?
L’ultimo gol risale al 14 gennaio, nel pareggio per 2-2 contro il Bournemouth. L’ultimo assist addirittura al 1 dicembre, nella vittoria per 3-0 sull’Aston Villa. Due mesi senza partecipare direttamente a un gol, un’eternità per un giocatore che sembrava destinato a dominare la scena.
E adesso? Secondo il The Times, il Chelsea potrebbe rimettere in discussione il futuro di Palmer se la qualificazione alla prossima Champions League dovesse sfumare. Uno scenario che solo qualche settimana fa sembrava impensabile. Ma il calcio, si sa, cambia in fretta. Forse troppo in fretta. E mentre Stamford Bridge continua a sostenere il suo numero 20, una domanda resta senza risposta: quanto durerà ancora questa crisi?