Boca Juniors fuori nei preliminari della Libertadores: disfatta storica alla Bombonera

Un colpo di scena clamoroso scuote il calcio argentino. Il Boca Juniors, dopo aver investito 25 milioni di dollari per costruire una rosa in grado di vincere la Copa Libertadores, è stato eliminato prematuramente dalla competizione. Il modesto Alianza Lima ha firmato l’impresa, imponendosi ai rigori per 5-4 nella leggendaria Bombonera, lasciando i tifosi increduli e furiosi.
Un finale incredibile
I segnali di un epilogo drammatico si erano già intravisti nei minuti finali dei tempi regolamentari. Edinson Cavani, l’uomo chiamato a fare la differenza nei momenti decisivi, ha fallito un gol a porta vuota che avrebbe garantito la qualificazione. Poco dopo, il tecnico Fernando Gago ha compiuto una scelta discutibile: ha sostituito l’esperto portiere Agustín Marchesín con il giovane Leandro Brey, specialista nei calci di rigore ma privo di riscaldamento. Un rischio enorme, che si è rivelato fatale.
I tiri dal dischetto sono stati una lenta agonia per i tifosi xeneizes. Brey non ha parato nemmeno un rigore, mentre il portiere avversario, Guillermo Viscarra, ha respinto il tentativo decisivo del giocatore più costoso della sessione di mercato, Alan Velasco. La Bombonera, solitamente un catino infuocato, si è ammutolita in un silenzio carico di frustrazione.
Un progetto fallito?
L’eliminazione non significa solo dire addio alla Libertadores, ma anche alla Copa Sudamericana, lasciando il Boca senza competizioni continentali per il 2025. Un colpo durissimo per un club che aveva impostato la stagione su una campagna acquisti ambiziosa, con nomi di spessore come Herrera, Zenón e Cavani. Tuttavia, il campo ha raccontato una storia diversa: squadra senza identità, priva di leader nei momenti chiave e con un allenatore incapace di trovare soluzioni efficaci.
Fernando Gago, subito dopo il match, ha assicurato di avere ancora energie per guidare la squadra, ma la sensazione è che il suo ciclo sia già al capolinea. Troppe scelte controverse, troppi esperimenti falliti e, soprattutto, l’incapacità di far funzionare un collettivo costruito per vincere. Juan Román Riquelme, presidente del club e principale artefice di questo mercato, dovrà ora prendere decisioni drastiche per salvare la stagione e, forse, la propria gestione.
La Bombonera esplode di rabbia
Alla fine del match, la scena più eloquente: migliaia di tifosi inferociti gridavano “Que se vayan todos!”. Un coro assordante, un messaggio chiaro. Il Boca non è un club qualsiasi. Qui la Libertadores è un’ossessione, e un’eliminazione così precoce non può essere accettata. Le prossime settimane saranno decisive per il futuro della squadra e della dirigenza. Un cambio in panchina sembra inevitabile, ma basterà a placare una tifoseria che non tollera più fallimenti?
Intanto, in Sudamerica, si festeggia l’impresa dell’Alianza Lima. Un gruppo di giocatori operai, guidati da un allenatore esperto come Néstor Gorosito, ha sovvertito ogni pronostico. Forse, la morale è che nel calcio non contano solo i milioni spesi, ma anche cuore, organizzazione e coraggio. E il Boca, questa volta, ne ha mostrato troppo poco.