Alan Dzagoev si ritira a 33 anni: è stato uno dei più grandi talenti russi di questo secolo

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Dopo 18 anni da professionista, si è ritirato Alan Dzagoev: classe ’90, è stato uno dei talenti più fulgidi della generazione russa che ha visto in Arshavin, peraltro molto simile a lui per caratteristiche tecniche, il suo punto di riferimento e che ha avuto l’ultimo grande momento di rilevanza internazionale coi quarti nel Mondiale 2018 giocato in casa. Dzagoev quest’estate aveva firmato per il Lamia, club di SuperLeague greca. Dzagoev ha spiegato: “Ho avuto tanti infortuni negli ultimi cinque anni che mi hanno condizionato non solo dal punto di vista fisico ma anche mentale. Devo ringraziare i dirigenti del Lamia, mi hanno trattato bene e volevano che continuassi a giocare, ma ho preso la decisione. La vita non finisce qui, neppure il calcio e ho tanti progetti a riguardo”. Col Lamia, Dzagoev ha collezionato appena due presenze, con 16 minuti totali in campo.

L’infortunio nel 2019, quando ancora militava nel CSKA Mosca, in amichevole contro il Cartagena (rotrura del legamento crociato) ha segnato la parte finale della sua carriera, durante la quale il suo nome è stato spesso accostato a top club europei. Dzagoev è però restato ben 14 anni (dal 2008 al 2022) al CSKA, vincendo 3 campionati, 4 coppe nazionali e raggiungendo anche i quarti di Champions League nel 2010. Chiude la carriera con 59 presenze e 9 gol in nazionale, con la Russia brillò soprattutto a Euro 2012 quando segnò 3 reti nella prima fase (due alla Repubblica Ceca e una alla Polonia). Prima del Lamia ha giocato una stagione anche al Rubin Kazan, con 3 gol in 20 partite all’attivo.

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Sono Alfonso Alfano, 32 anni, della provincia di Salerno ma da anni vivo in Spagna, a Madrid. Appassionato di sport (calcio, tennis, basket e motori in particolare), di tecnologia, divoratore di libri, adoro scrivere e cimentarmi in nuove avventure. Conto su svariate e importanti esperienze sul Web.