Sabato, alle 16.15, andrà in scena il primo “clasico” della stagione: Barcellona e Real Madrid si sfideranno al Montjuic, casa provvisoria dei catalani mentre procede l’ammordenamento del Camp Nou, separate da un solo punto in classifica, 24 a 25. Certo, c’è anche la sorpresa Girona in vetta col Madrid, senza dimenticare l’Atletico a -3 e con una partita in meno, ma è chiaro che le aspettative sono già altissime per questo appuntamento. Andiamo a vedere come arrivano entrambe le squadre all’appuntamento.
Barcellona non al 100%
7 vittorie e 3 pareggi in campionato, 3 su 3 in Champions: il Barça per ora viaggia col pilota automatico ma c’è sensazione di affanno, dovuta soprattutto ai tanti infortuni in questa primissima parte di stagione. Con lo Shakhtar, in Champions, si è sofferto più del dovuto e sono risultati decisivi Fermin Lopez, altro prodotto della “cantera” che si era messo in luce nelle amichevoli estive, e Ferran Torres, partito indietro nelle rotazioni ma che sta convincendo con tutt’altro atteggiamento rispetto al passato. Dicevamo degli infortuni: Xavi deve fare a meno sicuramente di Pedri, Sergi Roberto e Koundé e valuterà solo alla fine se rischiare Lewandowski, De Jong e Raphinha. Il brasiliano, che si è allenato questa settimana con la squadra, è quello che ha più possibilità di essere tra i convocati, i primi due dovrebbero forzare e forse non è il momento giusto della stagione per farlo. Nessun problema, invece, per Joao Felix, uscito acciaccato dalla sfida con lo Shakhtar ma pienamente recuperato. A proposito, il portoghese è probabilmente l’uomo più in forma dei suoi, sin dalle prime partite col Barça sembra nato per giocare con questa maglia.
Per quanto riguarda l’undici titolare da segnalare i rientri di Christensen e Balde che hanno riposato in Champions, così come quello di Gavi, squalificato contro lo Shakhtar. Il vero dubbio è come sarà composto il tridente: l’unico sicuro del posto è Joao Felix, molto dipenderà ovviamente da Lewandowski. Ferran e uno tra Fermin e il giovanissimo Lamine Yamal dovrebbero completare l’attacco, dovesse recuperare il polacco ci sarà solo una maglia a disposizione per i 3.
Barcellona (4-3-3): ter Stegen; Cancelo, Araujo, Christensen, Balde; Romeu, Gavi, Gundogan; Ferran (Lewandowski), Fermin (Yamal), Joao Felix
Bellingham ci sarà
Il Real Madrid arriva a Barcellona con un punto in più di vantaggio. Ancelotti viene da una sofferta vittoria in Champions a Braga dove però ha effettuato un robusto turnover. E’ per questo motivo che ci sono già alcune certezze per l’undici titolare: Kroos, Alaba, Tchouameni e Mendy non sono partiti dal primo minuto in Portogallo e prenotano un posto nell’undici iniziale. Non ci saranno ovviamente Courtois e Militao, Arda Guler potrebbe entrare tra i convocati ma è impensabile vederlo in campo. Camavinga e Mendy si giocano il posto di terzino sinistro, a centrocampo spazio a Valverde che dovrebbe completare il reparto, appunto, con Kroos e Tchouameni.
Bellingham ha tenuto col fiato sospeso tutti i tifosi del Real Madrid nelle ultime 48 ore ma l’inglese disputerà il suo primo “clasico” con tutti i riflettori addoso: da capire se supporterà i due attaccanti “soliti”, Vinicius e Rodrygo (che qualcuno dà in ballottaggio con Joselu), oppure se sarà partner d’attacco con “Vini”: a quel punto Camavinga giocherebbe da mezzala e Mendy partirebbe titolare. Nacho torna dalla squalifica, Alaba non attraversa un gran momento di forma ma sarebbe una sorpresa clamorosa non vedere l’austriaco al centro della difesa con Rudiger.
Real Madrid (4-3-1-2): Kepa; Carvajal, Rudiger, Alaba, Camavinga (Mendy); Valverde, Tchouameni, Kroos; Bellingham; Vinicius, Rodrygo.