Real Madrid-Shakhtar Donetsk 2-3, agli ucraini bastano i primi 45 minuti

Real Madrid-Shakhtar Donetsk 2-3, agli ucraini bastano i primi 45 minuti

Altro pesante k.o. interno per il Real Madrid: i campioni di Spagna, dopo il clamoroso 0-1 col Cadiz in campionato (prima vittoria in assoluto degli andalusi negli scontri diretti), arriva il 2-3 con lo Shakhtar Donetsk nel debutto in Champions League nel girone che comprende anche Inter e Borussia Monchengladbach. Non il migliore dei modi per avvicinarsi al “Clasico” col Barcellona, in programma sabato pomeriggio.

Primo tempo shock

Rodrygo-Jovic-Asensio è l’inedito tridente scelto da Zidane che opta per un robusto turnover in vista degli impegni che si susseguiranno senza sosta nelle prossime settimane. Nessuno dei tre sfrutta l’occasione, i primi due torneranno in panchina prima dell’ora di gioco, il brasiliano fuori già all’intervallo.

Sì, perché se in Spagna si è scritto in questi giorni della peggior prestazione degli ultimi anni del Real Madrid in campionato, il primo tempo con lo Shakhtar è una fiera degli orrori che non lascia scampo a qualsivoglia giustificazione. Gli ucraini (anche se in realtà sono 4 nell’undici iniziale di Castro, 5 i brasiliani) quasi non credono alle praterie che trovano davanti ad ogni pallone recuperato.

Gol e occasioni giungono copiose: Marlos, a tu per tu con Courtois, spreca poco prima del quarto d’ora ma l’appuntamento col gol è solo rimandato. E’ il funambolico Tete a portare in vantaggio gli ospiti al 29′ dopo una straordinaria azione del terzino sinistro Korniienko (inguardabili, nell’occasione, Militao e Marcelo). Quattro minuti più tardi, sulla respinta corta di Courtois, Varane insacca di ginocchio nella propria porta. Il Madrid è tramortito, il 3-0 che arriva al 42′ col vivacissimo israeliano Solomon (assist da sballo, di tacco, di Tete) è lo specchio fedele di quanto visto in campo fino a quel momento.

Rimonta mancata

Benzema per Rodrygo al ritorno in campo, qualcosa cambia subito e lo splendido destro dai 25 metri di Modric, che si infila all’incrocio, dà un senso alla partita. Il Real Madrid torna definitivamente in partita al 59′: Vinicius, entrato da una manciata di secondi, pressa con esito Marlos, gli ruba facilmente palla, si accentra e incrocia con successo per il 2-3, smentendo per una volta la sua fama di mangia-gol.

E’ il miglior momento degli uomini di Zidane, Benzema da due passi sfiora subito il 3-3. Lo Shakhtar tiene e la pressione del Madrid si affievolisce: Tete, in contropiede, si fa ipnotizzare da Courtois nell’uno contro uno, poi è Mendy, di testa, a far tremare l’undici ucraino. Si arriva stancamente verso i minuti finali: a Marlos viene annullato il 2-4 per il fuorigioco di Tete ad inizio azione, stessa sorte per Valverde: era il 92′, il destro dal limite dell’uruguaiano si insacca, i madrileni esultano per il miracoloso 3-3. Jovanovic annulla, con l’aiuto del VAR, per la posizione di Vinicius che disturba la visuale di Trubin. I media spagnoli sono ora pronti a scatenare l’inferno.