Il brasiliano Wendel Alex è pronto al grande salto

Wendel Alex Dos Santos è un numero 10 di scuola brasiliana arrivato in Europa con grandi progetti.
E le premesse ci sono tutte: all’età di 26 con un fisico perfettamente integro è pronto al grande salto.
Da Ribeirão Preto, la sua regione di origine, di strada ne ha fatta passando per con la nazionali brasiliane under 18, under 19 e under 20. Tra il 2009 e il 2011 difese i colori del suo paese con grande orgoglio; al suo fianco passarono anche giocatori come Allan del Napoli, Juan Jesus della Roma e Oscar, andato a svernare precocemente in Cina dopo 5 anni al Chelsea.
Per Alex lo scorso novembre è giunto l’approdo in Europa, a Malta, dove il clima gradevole ha facilitato l’ambientamento nel vecchio continente.
Alex è stato acquistato dal Mosta e ha deciso di ricompensarli con un esordio che si porterà nel cuore, con una tripletta e un assist che hanno decretato la vittoria per 5-1. Ci vuole personalità e ardore per poter esordire con una prestazione così.

Che cosa rappresenta per te la nazionale brasiliana?


Per me giocare per la mia nazionale fu e ancora lo sarebbe la ricompensa del lavoro che svolgo quotidianamente per migliorarmi.

Come ci eri arrivato?

Nel 2008, durante un torneo giovanile a Lignano, mi distinsi come capocannoniere e miglior giocatore. A quei tempi giocavo con l’Atletico Mineiro e ci fu un interessamento della Fiorentina che non andò in porto a causa di questioni burocratiche. Però in Brasile continuai a far bene e fui premiato con la chiamata in nazionale under 18.

Veniamo al presente Alex, che idea ti sei fatto del campionato maltese?

E’ un campionato abbastanza competitivo. Tuttavia la seconda divisione brasiliana, che io ho conosciuto con la mia precedente squadra, il Cabofriense, è più dura. Tatticamente forse in Brasile c’è più libertà di agire ma il ritmo è decisamente più alto così come il livello tecnico medio.

Quale prospettiva di emergere ha un giovane?

Prima di tutto ha la possibilità di giocare e di fare esperienza senza dimenticare che alcune squadre partecipano ai preliminari di Champions ed Europa League, che sono le due competizioni internazionali per club più importanti d’Europa e probabilmente al mondo. Diciamo che ci sono buone chance per giocarti le tue carte in palcoscenici che contano.

Che rapporto hai con il tuo allenatore?

Il professionalismo è una delle sue maggiori qualità; spesso ci confrontiamo individualmente per analizzare su quali aspetti posso migliorare e aiutare così la squadra. Le sue critiche sono sempre costruttive ed io le accetto sempre con piacere.

Come credi che ti stia aiutando?

Mi riprende sempre su quelle he sono le mie caratteristiche migliori: velocità di raziocinio, visione di gioco e concretezza. So perfettamente che ho molti margini di miglioramento ma con qualcuno che ti aiuta in maniera sincera sicuramente si è più efficaci.

Il tuo arrivo a Malta ha cambiato qualcosa nella tue abitudini prima della partita?

Ho sempre fatto la stessa cosa: mangiare, pregare, giocare. Oltre alla giusta tensione emotiva mi concentro su quelle che sono le mie caratteristiche

Chi è il tuo idolo?

Il mio idolo di sempre è Ronaldinho Gaúcho. Non nego che quando recentemente si è ritirato una lacrima mi è scesa. Nei suoi anni migliori mi ha fatto sognare ma prima o poi quel fatidico momento viene per tutti.

Quale campionato segui con maggiore interesse?

La Liga spagnola perché nel Barcellona gioca il miglior giocatore al mondo, vale a dire Messi; però anche la Serie A: il calcio italiano ha un fascino autentico.

Il tuo procuratore Jonatas ci ha mostrato qualche foto di te che ti diverti a footvolley.

Mi piace molto questo sport, mi permette di allenarmi in spiaggia per migliorare il tocco, la coordinazione e la forza. Con i miei amici facciamo sempre qualche torneo importante.

Chiudiamo con un pronostico: chi è la tua squadra favorita per questo mondiale?

Alex sorride – non dico nulla al riguardo, me lo godrò in TV mentre inizierò a preparare la prossima stagione.