La tanto declamata remuntada non solo non ha avuto modo di essere attuata, ma anche solo di essere ponderata tanto la Juventus è stata solida. Il Barcellona non è riuscito a segnare un solo gol in 180 minuti. La macchina tattica di Massimiliano Allegri ha impressionato gli spagnoli e l’Europa.
Il Barcellona è stato dominante, un possesso palla schiacciante, una serie di passaggi lunghissima, il doppio della Juventus e ciononostante effettuati con maggiore precisione. Ma quello che conta è fare gol: ieri la coppia centrale Bonucci-Chiellini è stata impeccabile. Capitan Gianluigi Buffon ha dovuto fare una sola vera parata. Questo Barcellona ancora in lotta per la Liga, che si giocherà domenica 23 aprile con il Clásico decisivo, non è stato capace di offendere in alcun modo la Vecchia Signora.
Come da copione i padroni di casa iniziano attaccando in modo ordinato e forsennato. A dispetto delle cattive intenzioni dei blaugrana la Juvantus non si lascia intimorire e attacca. Le prime due occasioni nel primo quarto d’ora arrivano sui piedi di Higuain: la prima nasce da una punizione di Pjanic ma l’attaccante argentino non impatta il pallone e la seconda da un uno-due fortuito con Busquets. Purtroppo però la conclusione di prima intenzione finisce alta. La partita è stata caratterizzata anche da alcune giocate imprecise di Messi; questi, su sponda di Suarez spedisce incredibilmente fuori dal cuore dell’area. E non sarà l’unica poiché nella ripresa, al volo di destro anche spedirà fuori. Sempre nella ripresa Cuadrado da ottima posizione, leggermente defilata sulla destra, spedisce fuori alla sinistra di ter Stegen. Il Barcellona non si dà per vinto e con Sergi Roberto cerca l’acuto con un tiro a giro che esce di poco. Il finale di partita è caratterizzato dall’ammonizione di Khedira, che trova anche il tempo di sprecare un contropiede. Il tedesco salterà l’andata delle semifinali: vedremo se il principino Claudio Marchisio sfrutterà l’occasione per riappropriarsi di una maglia da titolare.
La partita ha tre figure chiave: Massimiliano Allegri capace di raggiungere due seminfinali Champions League in tre anni quando nei 12 precedenti nessuno ci era riuscito. Il generale ha osato schierare quattro attaccanti mostrando tutta la sua sapienza tattica. Leonardo Bonucci è stato il migliore dei suoi: lucido e determinato, mai in affanno neppure quando il baricentro della squadra si è abbassato un po’ troppo.
Neymar Jr è invece stato il migliore dei blaugrana e a fine partita è scoppiato in lacrime. Per uno abituato ad essere una stella che risolve le partite, la frustrazione è grande.
Il Camp Nou ha apprezzato l’attitudine dei suoi giocatori e ha capito che si sono trovati di fronte ad una grande squadra, ecco perché hanno applaudito sebbene l’eliminazione senza segnare la bellezza di una sola rete. L’attacco più feroce del pianeta, la MSN, è stato disarmato senza colpo ferire. Sembra che il sorteggio di venerdì sarà vissuto con timore dalle altre squadre, le due di Madrid Real e Atlético oltre ai francesi del Monaco.