Champions League, il Barcellona compie l’impresa e si regala l’eternità

La partita che si è vissuta oggi è qualcosa di incredibile: una squadra solida e con una grande propensione al gol deve rimontare quattro gol. Nessuno ci crede ma in tutta la Spagna montano un’aspettativa da match pugilistico.
Il duello uruguagio di Suarez contro Cavani, Iniesta contro Verratti, il vecchio capitano della nazionale brasiliana Thiago Silva contro il nuovo capitano Neymar Jr. E per ultimo il duello tra due allenatori spagnoli, Luis Enrique contro Emery.

In un Camp Nou pieno fino all’orlo (oltre 96 mila spettatori), il Barcellona mostra una determinazione e – parole di Luis Enrique – una fede unica. La differenza tra i francesi e gli spagnoli è stata questa sostanzialmente.
L’inizio è di quelli fulminei, come è logico che debba essere quando c’è da recuperare un risultato del genere. Al 3′ Suarez la mette dentro di testa dopo una serie di rimpalli propiziati da un lancio di Rafinha.
La reazione del Paris Saint Germain arriva con Draxler, ma non è di spessore.
Una punizione di Messi e un contropiede di Suarez fanno da prologo al secondo gol dei catalani che arriva al 40′. Busquets lancia Iniesta che dalla sinistra, in prossimità della linea di fondo riesce a toccare la palla di soppiatto causando l’autogol di Kurzawa. Il primo tempo termina sul 2-0.

L’inizio del secondo tempo vede i catalani consapevoli del fatto che con il terzo gol il Paris Saint Germain avrebbe incominciato a tremare. Applicano un pressing asfissiante, fatto di grande intensità e aggressività: i francesi vanno in confusione. Neymar conquista un rigore che Messi trasforma al 49′. Fino a questo momento la partita è stata quasi a senso unico, con il Paris Saint Germain impaurito; sembra una partita di calcio a 5 con i giocatori del Barça a fare il tiqui taka e i francesi tutti dietro la linea della palla.
Al 51′ Cavani prende un palo; al 55′ entra Di Maria per Lucas e l’inerzia sembra cambiare. E’ questo il miglior momento dei francesi, che culmina con il gol di Cavani al 61′. Un gran gol che scrolla di dosso molta polvere.
Il Barcellona perde coraggio e slancio; tuttavia riprende a macinare gioco e fare pressing.
Cavani sbaglia un gol in contropiede, presentandosi solo davanti a ter Stegen.
Poco dopo è Di Maria a farsi stoppare da Mascherano.

La partita si avvia verso la fine e quello che succede dall’88’ al 95′ sono uno spot alla bellezza del calcio.
Una punizione da antologia di Neymar porta il risultato sul 4-1. Con confidenza il Barcellona conquista un rigore grazie a quel filibustiere di Suarez. Sul dischetto si presenta Neymar che spiazza Trapp. A questo punto della partita siamo al 91′ e l’arbitro ha appena dato 5 minuti di recupero.

Ter Stegen esce dai pali, Neymar prende palla e calcia la punizione; la mette dentro di sinistro come solo i fantasisti sanno fare e Sergi Roberto in scivolata insacca la rete che ricorderà per tutta la sua vita.
Lo stadio esplode, i giocatori blaugrana godono, Luis Enrique si toglie tutte le soddisfazioni di questa terra ricordando quanto era stato criticato dopo il pessimo risultato dell’andata.
Il migliore è stato proprio Neymar, che a fine partita dichiara di aver disputato la migliore partita della sua carriera.

Il Barcellona si qualifica ai quarti di finale e si propone, una volta ancora, come candidata alla vittoria finale.