Il Chelsea non si ferma più. Hazard e Diego Costa battono il West Ham, Conte fa un altro passo verso il titolo.

Mi sbilancio: è quasi fatta. Forse troppo avventato. O troppo presto. Ma la sensazione è questa, per molti. Moltissimi. Antonio Conte ad un passo dalla vittoria. Dieci punti di vantaggio a dieci partite dal termine. La Premier League ha un unico padrone, e si chiama Chelsea. Altra prestazione convincente, altra prova di maturità e solidità, altra vittoria, altri 3 punti. Macchina perfetta quella “Blues“, che non conosce sconfitta in campionato dal 4 di gennaio (più in generale, ha perso soltanto una delle ultime 22 partite in tutte le competizioni), e che riesce ad espugnare anche il “London Stadium“, grazie al solito duo HazardDiego Costa che fa fuori il West Ham, tornando prontamente a +10 sui rivali cittadini del Tottenham. Più che rassicurante. È vero, il Man City di Pep Guardiola vincendo il recupero di mercoledì contro lo Stoke potrebbe ridurre le distanze (probabile -8), ma il margine appare comunque tranquillizzante per i londinesi. Qualcuno, dalle parti di “Stamford Bridge” è già pronto a festeggiare.

Il West Ham prova a mettere la sfida sul ritmo asfissiante e sull’intensità elevata. Spesso gli “Hammers” tentano di allargare il gioco sui due laterali alti – Feghouli e Snodgrass – o sul terzino che raddoppia (Cresswell) per cercare le deviazioni aeree davanti alla porta di Carroll. La contraerea del Chelsea, con David Luiz e Cahill in particolare, fa però eccellente guardia. Fino al 25′ del primo tempo, i “Blues” se ne stanno rannicchiati nella propria metà campo, ma non concedono nulla. E al primo errore, letali come un cobra colpiscono con una ripartenza meravigliosa. Snodgrass fallisce un appoggio, Kanté, che è dappertutto, arriva ovviamente anche su questo pallone e lo affida a Hazard. Il belga s’invola da velocista vero, scambia con Pedro, scarta Randolph e scarica in fondo al sacco. Vantaggio Chelsea.

Conte esulta sulla linea laterale con la sua consueta teatralità. A quattro minuti dal termine del primo tempo, il tecnico italiano è meno lieto vedendo le ribattute di Cresswell e Randolph sulle conclusioni a colpo sicuro di Moses e Fabregas. Quando al 50′, alla prima azione offensiva della ripresa, la coscia di Diego Costa trova la deviazione vincente su azione di calcio d’angolo è già tempo di far scattare i titoli di coda. I padroni di casa ci mettono il cuore e al 61′ vedono la stoccata di Feghouli infrangersi su Moses, ma il Chelsea è blindato dietro e ancora pericoloso in contropiede con Alonso e Costa che vanno a un soffio dal punto del tris. L’unica disattenzione degli ospiti arriva al 92′ e permette a Lanzini di accorciare le distanze, ma è troppo tardi per il tentativo di rimonta del West Ham.

Altra vittoria. Altro passo importante verso il titolo. Verso la Premier. A cui Antonio Conte proverà ad unire l’FA Cup. Un’impresa riuscita nel primo anno a Londra anche ad un altro grande tecnico italiano: Carlo Ancelotti. Nel prossimo match, valido proprio per la storica Coppa d’Inghilterra, a “Stamford Bridge” arriva il Manchester United. La grande riscossa di David Luiz e compagni, passò soprattutto dal 4-0 rifilato all’ex José Mourinho. Cinque mesi fa. Era fine Ottobre. Era tutto un altro Chelsea. Era tutta un’altra storia.

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Studente e studioso, giornalista per passione, amante incondizionato del calcio estero, in particolare quello sudamericano, nello specifico quello argentino ("Millonarios"da sempre!) Buddista della corrente "Nichireniana", sono un appassionato della filosofia orientale, in particolare di quella giapponese. Una frase da ricordare sempre: "Nessuna notte è così lunga da impedire al sole di risorgere"