Giappone, il Kashima Antlers non vuole più fermarsi e si prende anche la Supercoppa: battuto ancora l’Urawa Red Diamonds per 3-2

Si è aperta ufficialmente questa mattina alle ore 5:35 italiane (le 13:35 locali) la stagione di calcio giapponese 2017 con il classico appuntamento della Fuji Xerox Super Cup. A scontrarsi nella bellissima cornice del Nissan Stadium di Yokohama, il Kashima Antlers, campione di Giappone e vincitore della Coppa dell’Imperatore, e l’Urawa Red Diamonds, che grida vendetta per la finale play-off persa lo scorso anno, proprio contro la squadra allenata da Masatada Ishii. La partita è stata molto equilibrata ed ha regalato tante emozioni e, alla fine, il Kashima ha trionfato per 3-2 sull’Urawa, in una delle più belle supercoppe giapponesi giocate negli ultimi anni.
Il primo tempo vede un predominio del Kashima Antlers che è più preciso sotto porta rispetto alla squadra di Petrovic e crea i presupposti per portarsi in vantaggio, ma Nishikawa è in gran forma e respinge tutti i tentativi, soprattutto quelli dell’uomo più pericoloso del Kashima, Mu Kanazaki, decisivo qualche mese fa nella finale play-off e che centra anche un palo ad inizio match. L’Urawa riesce ad andare al tiro solo in poche occasioni e non impensierendo molto Kwon Soon-Tae, comunque molto attento allo sviluppo del gioco avversario. Al 39′ arriva finalmente il gol che stappa la partita ed è il Kashima a segnarlo con una pennellata su punizione di Endo dal limite dell’area, che mette il pallone alle spalle di un immobile Nishikawa, facendo esplodere la propria curva. Colpo durissimo per l’Urawa che, cinque minuti dopo, si becca anche il secondo gol, che porta sempre la firma di Endo: questa volta, il numero venticinque si avventa con rabbia sul pallone respinto dal palo sul tiro di Kanazaki e scaraventa in porta con decisione, Nishikawa devia ma non basta. Al termine del primo tempo il tabellone dice Kashima 2 Urawa 0.
Un uno-due del genere abbatterebbe chiunque, non l’Urawa che, nella ripresa, scende in campo con un atteggiamento completamente diverso e mette in apprensione la difesa avversaria, facendo guadagnare lo stipendio a Kwon Soon-Tae, costretto finalmente a parare le conclusioni di Koroki (entrato nel secondo tempo) e compagnia. Petrovic capisce che non c’è più nulla da perdere e, senza snaturare il suo 4-5-1, inserisce anche Sekine, molto più offensivo di Kikuchi per dar maggior supporto all’unica punta Ljubijankic. A riaprire il match, però, ci pensa il solito Koroki che, da calcio di rigore, dona nuova speranza e nuove forze all’Urawa, segnando l’1-2. Come detto, il gol sprona l’Urawa che pareggia sessanta secondi dopo con Muto che si avventa sul pallone respinto malamente da Kwon Soon-Tae sul colpo di testa preciso di Ljubijankic, scatenando la gioia di tutti i tifosi dell’Urawa che non credono ai propri occhi e che assaporano una dolce vendetta. A rovinare tutto, purtroppo per l’Urawa, ci pensa un proprio giocatore: parliamo dell’altro Endo in campo, Wataru che, per passarla al proprio portiere a due passi da lui, cicca completamente la sfera, con Suzuki lesto a toccare dolcemente il pallone e a mettere dentro il gol del definitivo 3-2, mentre Nishikawa non si capacita della leggerezza del suo compagno, andato davvero con troppa sicurezza sul pallone. Al triplice fischio esplode la festa del Kashima che non vinceva la supercoppa da 7 anni (l’ultima nel 2010, 2-1 al Gamba Osaka) e che, ad oggi, si ritrova a festeggiare il suo terzo titolo nel giro di pochi mesi per un finale di 2016 ed un inizio di 2017 indimenticabile. Altra sconfitta atroce per l’Urawa Red Diamonds, i cui piani di gloria vengono sventati ancora una volta dal Kashima, vera e propria bestia nera. Adesso Petrovic dovrà trovare le parole giuste per motivare la squadra, la prossima settimana inizierà il campionato e l’Urawa deve farsi trovare pronto, essendo una delle favorite, sempre Kashima permettendo.
TABELLINO DELLA GARA
Kashima Antlers 3-2 Urawa Red Diamonds
Kashima Antlers (4-4-2): Kwon Soon-Tae; Nishi, Ueda, Shoji, Misao; Ogasawara, L. Silva (dal 69′ Nagaki), Y. Endo, Doi; Kanazaki (dal 65′ Suzuki), Pedro Junior; All. Masatada Ishii
Urawa Red Diamonds (4-5-1): Nishikawa; Komai (dal 64′ Nagasawa), Ugajin, W. Endo, Moriwaki; Muto, T. Lee (dal 46′ Koroki), Kikuchi (dal 64′ Sekine), Abe, Aoki; Ljubijankic; All. Mihailo Petrovic
MVP: Y. Endo (K)
Arbitro: Hiroyuki Kimura (Hokkaido)
Ammoniti: Aoki (U), L. Silva (K), Ogasawara (K), Ljubijankic (U), Suzuki (K)
Stadio: Nissan Stadium (Yokohama)
Spettatori: 48.250