Verso la Coppa d’Africa 2017, gruppo C: la Costa d’Avorio difende il titolo, il Marocco vuole sorprendere

Presentazione delle 4 nazionali inserite nel Gruppo C della Coppa d'Africa 2017

costa d'avorio 2015

La nazionale campione uscente e due squadre che puntano a diventare le sorprese del torneo: il Gruppo C della Coppa d’Africa 2017 presenta ai nastri di partenza la Costa d’Avorio, due anni fa vittoriosa nella finale di Bata contro il Ghana dopo un’interminabile serie di calci di rigore, oltre a Marocco e Repubblica Democratica del Congo che hanno la possibilità di poter far strada nel torneo. Inutile sottolineare che l’attenzione dei più sarà rivolta sugli “elefanti”, nel pieno di un passaggio generazionale che potrebbe, oggi, non portare subito i frutti sperati. Insomma, gli ivoriani sono ovviamente nel lotto delle favorite per la vittoria finale della competizione, ma di certo non partono in primissima fila. Il Togo è la cenerentola del gruppo, difficile che Adebayor e compagni riescano a conquistare una delle prime due posizioni. Si gioca a Oyem, la prima giornata è in programma lunedì 16 gennaio.

COSTA D’AVORIO – I campioni uscenti non sono in un gran momento. La qualificazione è stata soffertissima nonostante gli avversari (Sierra Leone e Sudan) sulla carta non avrebbero dovuto creare problemi. Il francese Dussuyer presenta per la prima volta dopo più di un decennio una squadra priva degli uomini simbolo della “generazione d’oro” di inizio millennio: non ci saranno né Drogba né i fratelli Touré, né tantomeno Gervinho. E, per completare il quadro, non vedremo tra i pali neppure Barry Kopa (eroe della sopracitata finale del 2015 contro il Ghana), sostituito dal portiere del Mazembe, Sylvain Gbohouo. I giovani, comunque, sono di ottimo valore e i veterani non mancano. Bailly, probabilmente la vera nota positiva della prima parte di stagione del Manchester United, e Kessié, che in Italia abbiamo imparato a conoscere bene con la maglia dell’Atalanta, sono già adesso giocatori di spessore. In difesa spicca anche la presenza di Serge Aurier, titolare nel Psg di Emery, mentre a centrocampo il capitano, Serey Dié, sarà accompagnato da una nutrita batteria di giovanissimi, come il già menzionato Kessié, Cheick Doukouré e Jean Seri. In attacco 4 nomi si giocheranno le maglie da titolare: da Bony al sempre affidabile Kalou, passando per Gradel e soprattutto Wilfried Zaha. La giovane punta del Crystal Palace è stato l’argomento principale delle ultime settimane, dopo aver definitivamente scelto di giocare con la Costa d’Avorio e non con l’Inghilterra. Sarà probabilmente lui l’arma in più per gli “elefanti”.

REPUBBLICA DEMOCRATICA DEL CONGO – Rocciosa in difesa, imprevedibile in attacco, gioco propositivo: Ibengé non ha stravolto l’anima della Repubblica Democratica del Congo (due vittorie, ’68 e ’74, e due terzi posti nel palmares), una delle nazionali più “simpatiche” tra quelle ammirate nelle ultime edizioni della Coppa d’Africa. Il tecnico che nel 2014 fu ad un passo dal diventare, a sorpresa, campione d’Africa col Vita Club dovrà però fare a meno di una pedina fondamentale: Yannick Bolasie. L’ala dell’Everton è out per infortunio, i “leopardi” perdono molto del loro potenziale. Eppure la nazionale prima conosciuta col nome di Zaire è stata una delle più convincenti nella fase di qualificazione (cinque vittorie su sei) e può vantare un attacco che, sulla carta, può dar fastidio a chiunque: Mbokani, probabilmente non ha mai mantenuto le aspettative di inizio carriera ma resta centravanti di buon livello, mentre Bakambu è stato una delle grandi rivelazioni della Liga nello scorso anno, con la maglia del Villarreal. Al nucleo del Mazembe, una dei club più forti del continente, si aggiungono diversi elementi d’esperienza soprattutto nel reparto arretrato, Zakuani (Northampton) su tutti. Occhio, sempre in difesa, a Mbemba (Newcastle) e Tisserand (Ingolstadt). La spensieratezza potrà essere l’arma in più della Repubblica Democratica del Congo, una delle possibili sorprese della Coppa d’Africa 2017. Un’assenza enorme per lo spettacolo “extra-calcistico” è quella del portiere Kidiaba, famoso per i fantastici balletti dopo i gol della sua nazionale.

Mbokani
Mbokani

MAROCCO – Assenti nel 2015, i “Leoni dell’Atlas” hanno puntato su un grande nome in panchina per provare a bissare l’unica vittoria in Coppa d’Africa che risale al 1976 (nella bacheca anche una finale nel 2004 e un terzo posto nel 1980): parliamo ovviamente di Hervé Renard, capace di vincere questa competizione per ben due volte (nel 2012 con lo Zambia e nel 2015 con la Costa d’Avorio). E’ lui probabilmente la vera stella di questa nazionale (che non partecipa a una fase finale di un Mondiale da ben 20 anni) costretta a rinunciare per infortunio a nomi di primissimo livello come Amrabat, Tannane, Belhanda e Boufal. Renard, a sorpresa, ha escluso anche il giovane Ziyech, punta dell’Ajax che sta attirando l’attenzione dei top club europei. Ma la rosa resta assolutamente competitiva e il cammino nelle qualificazioni (nessuna sconfitta e un solo gol subito, miglior difesa in assoluto) lascia ben sperare. Di talento dal centrocampo in su se ne trova a bizzeffe (Obbadi, Faiçal Fajr, Nabil Dirar, Mehdi Carcela, El Arabi e il “napoletano” El Kaddouri) in difesa il leader assoluto è ancora Mehdi Benatia, rigeneratosi col ritorno in Serie A con la maglia della Juventus. Il Marocco non è al livello delle favoritissime, ma strada facendo potrebbe diventare un’avversaria pericolosissima.

Renard
Renard

 

TOGO – Stavolta potrebbe non bastare l’aurea di “santone” che avvolge il ct Le Roy: il francese, classe ’48, è un giramondo capace di ottenere risultati miracolosi con le squadre più impensabili. Ma migliorare i quarti di finale ottenuti nel 2013, miglior risultato del Togo in Coppa d’Africa, sarà davvero complicato. Gli “sparvieri” si trovano in un girone complicato e, di certo, privi di grosse sicurezze dal punto di vista tecnico. L’epoca migliore di questa nazionale (che nel 2010 rinunciò a partecipare alla fase finale per l’attentato subito in Angola) è coincisa col periodo di maggior splendore di Emmanuel Adebayor, ma sull’esperto centravanti pende un grosso punto interrogativo. L’ex Arsenal e Real Madrid è attualmente svincolato dopo i sei mesi passati al Crystal Palace nella seconda metà della scorsa stagione, difficile sapere come si presenterà dal punto di vista fisico. Romao è il pilastro del centrocampo, dove però ci si aspetta molto da Dossevi, stella dello Standard Liegi e in possesso di ottimi colpi. In avanti occhio a Gakpé, punta del Genoa. Il calendario non dà una mano: le prime due partite sono contro le due favorite del gruppo, Costa d’Avorio e Marocco.

Le Roy
Le Roy

Si inizia lunedì 16 Gennaio a Oyem, nord del Gabon, quarto centro più abitato del paese (circa 60mila abitanti):

GIORNATA 1, LUNEDI’ 16 GENNAIO, Oyem:

Costa d’Avorio-Togo (ore 17.00)

RD Congo-Marocco (ore 20.00)

GIORNATA 2, VENERDI’ 20 GENNAIO, Oyem:

Costa d’Avorio- RD Congo (ore 17.00)

Marocco-Togo (ore 20.00)

GIORNATA 3, MARTEDI’ 24 GENNAIO, Oyem:

Marocco-Costa d’Avorio (ore 20.00)

Togo-RD Congo (ore 20.00, a Port-Gentil)

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Sono Alfonso Alfano, 32 anni, della provincia di Salerno ma da anni vivo in Spagna, a Madrid. Appassionato di sport (calcio, tennis, basket e motori in particolare), di tecnologia, divoratore di libri, adoro scrivere e cimentarmi in nuove avventure. Conto su svariate e importanti esperienze sul Web.