Regala una girandola di emozioni l’ultima partita del triangolare per il quinto posto della Copa del Caribe, che alla fine incorona Haiti non solo come vincitrice del torneo ma anche come squadra prescelta per giocarsi l’ultimo pass per la Gold Cup nel playoff contro una selezione del Centro-America. Per risolvere la contesa, per un cavillo del regolamento, si sono dovuti disputare anche i tempi supplementari, i quali però non hanno modificato il verdetto che era stato proclamato dai 90 minuti regolamentari.
Pronti via la partita si infiamma subito grazie al clamoroso vantaggio dei “Soca Warriors”, che hanno bisogno di ben due reti per vincere la contesa. La firma è quella di Shahdon Winchester, che batte il portiere avversario con una conclusione a botta sicura da pochi passi. Il gol taglia un pò le gambe ad Haiti, che impiega diversi minuti a mandare giù il colpo e rimettere insieme i cocci del vaso. Fortunatamente per i “Grenadiers” ci pensa il numero 11 Etienne, che piazza il pallone nel sette con una bella conclusione a giro; da segnalare, però, le veementi proteste dei giocatori di Trinidad & Tobago per un inizio di azione molto dubbio, visto che il calcio di punizione da cui nasce tutto viene battuto con il pallone in movimento. Poco male, visto che i “Soca Warriors” rimettono la testa avanti appena cinque minuti dopo ripagando con la stessa moneta la difesa haitiana. Punizione battuta velocemente e pallone insaccato ancora una volta da Winchester a porta sguarnita. Subíto il secondo gol Haiti sembra vicina al crollo definitivo, ma ancora una volta la forza dei singoli salva i “Grenadiers”. In particolare sale in cattedra Charles Hérold Junior, che prende per mano i suoi e comincia a smistare palloni a profusione per uno scatenato Belfort, il quale prima della pausa pareggia la contesa con un guizzo dei suoi sugli sviluppi di un calcio d’angolo.
Nella ripresa a dominare è la paura di subire gol, infatti la gara si blocca improvvisamente e vive una situazione di stallo che prolunga la partita sino ai tempi di supplementari, visto che nel regolamento non è previsto il risultato di parità. Copione che si ripete anche nel primo extra-time, dove l’equilibrio la fa da padrone. Ma la svolta è dietro l’angolo e infatti negli ultimi 10 minuti di gioco il match si infiamma nuovamente. Ad aprire le danze è sempre lui, Kevin Belfort, che completa la rimonta haitiana con un colpo di testa sugli sviluppi di un calcio d’angolo, vero tallone d’achille per i padroni di casa. Trinidad, però, c’è e batte un colpo due giri di lancette dopo, quando Winchester si porta a casa il pallone firmando la sua tripletta personale e riequilibrando il match sul punteggio di 3-3. Il nuovo pari apre lo scenario della lotteria dei calci di rigore, che viene fortunatamente evitata grazie al gol decisivo segnato da Andrew Jean-Baptiste, il quale chiude la contesa con un colpo di testa comodo da due passi.
Successo dal doppio valore per Haiti, che in un colpo solo vince il torneo e conquista il pass per giocarsi un’ultima chance per qualificarsi alla prossima Gold Cup. Grandi rimpianti, invece, per la nazionale di Trinidad & Tobago, che paga a caro prezzo la sconfitta all’esordio contro il Suriname.
Trinidad & Tobago- Suriname 1-2 [d.t.s.] (Charles; Kwasie, Rozenblad)
Suriname-Haiti 2-4 (Apai, Mechack; Herold, Jean Baptiste, Désiré, Faeber)
Haiti-Trinidad & Tobago 4-3 [d.t.s] (2 Belfort, Etienne, Jean-Baptiste; 3 Winchester)
Classifica: Haiti 6, Suriname* 3 (-1), Trinidad & Tobago 0.