Premier League: il Chelsea prende la tredicesima, lo United festeggia Sir Alex

Premier League Chelsea antonio conte

E’ stato un 2016 da ricordare in Premier League, l’anno che sta volgendo al termine passerà alla storia come quello del Leicester, ma non è l’unica nota blù di questi mesi. Da un allenatore italiano all’altro, abbiamo iniziato con Ranieri e terminiamo con Conte a dettare legge.

Burnley-Sunderland 4-1
Tutti sono concentrati sulla lotta per il titolo ma quella per la salvezza è altrettanto intrigante, se non di più. Anno terribile per lo Swansea, tuttavia i discorsi sono ancora apertissimi e non si vede un fanalino di coda staccato dal gruppo come quasi sempre accade. Questo ruolo, stando all’inizio del campionato, poteva toccare al Sunderland, poi le cose si sono messe un po’ in ordine ma non c’è ancora margine per essere ottimisti. Specie dopo la sconfitta rimediata oggi a Turf Moor. Come se la passa bene il Burnley, con un Gray così poi c’è proprio da stare tranquilli. L’ex attaccante di Luton e Bentford oggi fa quello che vuole, e pensare questa stagione per lui rappresenta l’esordio assoluto in Premier League. Mai prima di oggi un giocatore del Burnley aveva realizzato una tripletta nella massima categoria, a margine di questa prodezza c’è da registrare il rigore trasformato da Barnes e il gol della bandiera di Defoe. Clarets che affrontano il 2017 senza pensieri, meta classifica e 23 punti in cascina, Dyche si dice soddisfatto e fa bene.

Chelsea-Stoke 4-2
Ed eccoci alla prima della classe. Signori, questi Blues sono un rullo compressore, per la concorrenza si fa sempre più dura. A inizio stagione sembrava il City la squadra in grado di andarsene in fuga, ma ora sono tutti a rincorrere l’armata di Antonio Conte, tecnico che ha confermato la sua abilità nel rivitalizzare club reduci da annatacce. Dopo quanto visto a Torino – con i bianconeri reduci da due tristi settimi posti – possiamo tranquillamente dire che due indizi fanno una prova. Più nove sul Liverpool, impegnato nel big match con il Manchester City, attardato di un punto. Sfida che, in ogni caso, farà sorridere i londinesi. I motivi di questa striscia positiva sono molteplici, il primo è la chiarezza con la quale il tecnico pugliese sta portando avanti le proprie scelte. Dove c’erano dubbi, adesso ci sono certezze granitiche e scusate se è poco.

Certezze che consentono di mettere in ordine le cose anche quando la giornata non sembra girare per il verso giusto. Poche squadre avrebbero saputo vincere dopo essere state raggiunte non una, bensì due volte, tra l’altro dopo una lunga striscia di risultati positivi. La forza mentale dei Blues è sotto gli occhi di tutti, non è un caso che a siglare il quarto gol odierno sia stato il rientrante Diego Costa, tra gli uomini chiave di questa cavalcata. A segno anche Cahill, grande incornata la sua, pensante come un macigno la doppietta di Willian, migliore in campo e uomo sempre al posto giusto. Conte ha dichiarato che dodici vittorie di fila non bastano a vincere la Premier League, oggi ha piazzato la tredicesima. Passo da record, eguagliato il primato dell’Arsenal 2001/2012 e quella fu una squadra vincente. 49 punti raccolti fino a qui, tenendo questo passo si arriverebbe a 98. Spaventoso.

Leicester-West Ham 1-0
L’anno più glorioso nella storia del Leicester si conclude con una vittoria e non si tratta di uno sfizio ma di una necessità. Al King Power Stadium tira tutta un’altra aria rispetto a dodici mesi fa, obiettivi drasticamente cambiati ma bisogna ben tenere a mente che la stagione 2015/2016 è stata l’eccezione, non la regola. Il presente si chiama lotta per la salvezza, non inganni il cammino agevole nel girone di Champions, la permanenza in Premier League va guadagnata punto su punto, il livello è altissimo. Manca Vardy, l’uomo della provvidenza, ad archiviare la pratica Hammers ci pensa Slimani. Tanta sofferenza nel finale, ma alla fine arriva il successo atteso tre turni. Foxes a 20, Martelli a quota 22. Per ora la zona rovente è distante.

Manchester United-Middlesborough 2-1
Alzi la mano chi avrebbe immaginato i Red Devils a 13 punti dalla vetta a capodanno. Un mercato grandi firme che non è bastato a creare una squadra, numerosi equivoci tattici e poca lucidità nelle scelte. Mourinho ha dovuto ingoiare bocconi amari negli ultimi mesi, ma ora può godersi un brindisi sereno. Il post Ferguson all’Old Trafford è ancora un rebus e l’ombra di Sir Alex aleggia oggi più che mai, considerato che è il suo compleanno. Gara complicata, prima il gol annullato ad Ibrahimovic, poi lo svantaggio e un forcing che non dà risultati. Sembra una gara stregata ma i Diavoli la risolvono nei minuti finali, sono Martial e Pogba gli uomini della provvidenza, quinta vittoria di fila. Auguri Sir Alex, bentornato United: l’Europa che conta è a portata di mano.

Southampton-Wba 1-2
I Baggies si confermano sorpresa di questo campionato, riuscendo a vincere in rimonta al St Mary’s Stadium. Protagonista di giornata è Robson-Kanu, autore di un gran gol da tre punti. Il nazionale gallese viene ripagato dopo una partita passata a lottare, lasciato troppo solo dai suoi compagni. Vantaggio dei Saint firmato da Long, colpo di testa chirurgico il suo, poi il pari di Philips prima della sosta e, come abbiamo detto, Robson-Kanu a decidere l’incontro. Nel finale van Dijk si fa espellere per somma di ammonizioni, ma ormai la contesa è già finita. Troppa ingenuità comunque.

Swansea-Bournemouth 0-3
Non si può dire che quest’anno il Libery Stadium sia un fortino inespugnabile, tuttavia è giusto riconoscere i meriti della squadra di Howe. I rossoneri chiudono l’anno in decima posizione, risultato ottimo, dieci punti sopra il Sunderland terzultimo. Il 2017 non fa paura. Terminata l’esperienza di Bradley sulla panchina degli Swans, timone temporaneamente in mano ad Alan Curtis, giornataccia per lui, gli auguriamo un buon brindisi per scordare i tre ceffoni odierni. Partita senza storia, Afobe, Fraser e King mettono a ferro e fuoco la difesa casalinga, costantemente in confusione.

Premier League, la classifica

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Nato ad Arezzo nei meravigliosi anni '80, si innamora prestissimo del calcio e non avendo piedi fini decide di scriverlo. Ha lavorato nella redazione del Guerin Sportivo e per tre anni cura la rubrica "Dalla A alla Z". Numerose collaborazioni nel corso degli anni con testate tra le quali tuttomercatoweb.com, ilsussidiario.net e il mensile Calcio 2000. Nel 2012 insieme ad Alfonso Alfano crea tuttocalcioestero.it. E ne è molto orgoglioso.