Crystal Palace-Chelsea 0-1: Diego Costa regala l’ennesima vittoria ad Antonio Conte

Crystal Palace-Chelsea 0-1: Il Selhurst Park è il teatro di una sfida assai delicata fra Crystal Palace e Chelsea in questo diciassettesimo turno di Barclays Premier League. La capolista è ospite di una sfidante assai colpita nell’orgoglio nelle ultime partite e non bisogna trascurare che stiamo parlando dell’ennesimo derby londinese di questa stagione, perciò non bisogna trascurare la carica evocativa di questo match. Il Crystal Palace è in una condizione complicata, solo quattro sono i punti sopra la classifica, senza contare che nello scorso turno è stato espugnato dal Manchester United. Una sconfitta che brucia quella contro i Red Devils, poiché arrivata nei minuti finali della gara, quando i Glaziers credevano di aver il pareggio in tasca. I Red Devils sono stati salvati in un paio di occasioni grazie a De Gea; la prestazione dell’estremo difensore spagnolo è stata sublime. Alan Pardew deve darsi da fare per conservare il posto di lavoro e non venir sollevato dal proprio incarico. Quest’oggi lo aspetta la sfida più complicata contro il Chelsea di Antonio Conte; il manager inglese opta per il consueto 4-2-3-1 che ha caratterizzato la sua gestione sino ad ora. Hennessy in porta, Cabaye in regia e Benteke riferimento centrale. L’ex Liverpool deve necessariamente prendersi la squadra in mano per poter provare ad impensierire i Blues. Il Chelsea di Antonio Conte è in piena fuga, con sei punti sopra la seconda in classifica: il Liverpool. Nello scorso turno la pratica non è stata agevole, infatti il Sunderland si è dimostrato una compagine quadrata e mai doma. Solamente una rete di Fabregas nel primo tempo ha permesso ai Blues di conquistare i tre punti. Assai indicativa la rete dello spagnolo, poiché proviene da un calciatore ch sembrava essere uscito dai radar del manager italiano ed invece ha sovvertito il trend, riconquistandosi ampi scampoli di partita ed un ruolo di rilievo in questa squadra. Antonio Conte si sta dimostrando un manager capace e sta esportando il suo 3-4-3 che gli ha permesso di ottenere numerosi successi in patria. Non si era certi di come avrebbe potuto impattare l’ex tecnico di Atalanta e Juventus con la realtà inglese, ma bisogna ammettere che ha rivitalizzato una selezione che sembrava aver perso la rotta e la motivazione lo scorso anno. Lo schieramento scelto per fronteggiare il Crystal Palace è il consueto 3-4-3: David Luiz a guidare la difesa, promosso nuovamente Alonso largo a sinistra e Willian ala destra. La sfida, a mio dire, sarà combattuta e la vittoria dei Blues non è certa.

Nella prima frazione di gioco il Crystal Palace si dimostra una compagine compatta e quadrata, come di consueto per quanto concerne la gestione di Pardew. I padroni di casa si presentano in area avversaria nelle prime battute di gioco, ma la conclusione di Puncheon è imprecisa e goffa. Il primo tempo è molto equilibrato e privo di grandi emozioni, Puncheon prova ad infilare il Chelsea da calcio da fermo, ma la conclusione termina di poco alta. Il Chelsea si prende il vantaggio con Diego Costa, al primo tiro nello specchio della porta di Hennessey. Il centravanti spagnolo è abile a sfruttare l’assistenza di Azpilicueta ed insaccare di testa alle spalle dell’estremo difensore gallese. Le due squadre guadagnano gli spogliatoi sul risultato di 1-0 in favore degli ospiti.

Nella ripresa Kanté impegna Hennessey con una conclusione potente centrale. Il Palace tenta una reazione, costruendo buone trame. Conte decide di bilanciare maggiormente la squadra inserendo Fabregas al posto di un Willian non entusiasmante. Il Chelsea beneficia di questo cambio e va alla conclusione in un paio di occasioni: Fabregas e nuovamente Kanté richiedono l’intervento preciso e puntuale di Hennessey. Il Crystal Palace sembra aver gettato lo spugna prematuramente. Il Chelsea sfiora il raddoppio con Marcos Alonso: l’ex Viola incoccia la traversa da calcio da fermo. Hennessey non ci sarebbe mai potuto arrivare. La ripresa termina 1-0 in favore de Chelsea, la compagine di Conte è sempre più leader di questa Premier League. Il Crystal Palace fallisce l’impresa e si inguaia sempre più.

Commento: Il Chelsea conquista tre punti importanti in un campo sicuramente non agevole per gli uomini di Antonio Conte. Non è stata di certo una contesa entusiasmante, anzi i ritmi sono stati assai bassi per larghi tratti della gara. Questo è determinato da un atteggiamento prudente del Chelsea che ha preferito gestire il pallone e conseguentemente i tempi di gioco affinché il Crystal Palace non lo sorprendesse con la propria velocità. I padroni di casa non sono riusciti ad innescare le proprie bocche di fuoco ed il reparto offensivo poiché Kanté e Matic hanno bloccato regia di Cabaye, infatti il francese non ha giocato una partita memorabile. Nel centrocampo del Palace è da sottolineare la prova di McArthur che con i suoi inserimenti ed interdizioni ha giocato una buona gara. Il match di Zaha è stato a fasi alterni: grandi spunti e momenti di oblio più totale, che in sintesi è la carriera dell’ex United sino ad ora. Benteke è stato soverchiato dalla linea a tre dei Blues e non ha impegnato il connazionale Courtois. La retroguardia del Palace si è comportata egregiamente, ma in occasione della rete la pigrizia e disattenzione di Dann sono costate la gara agli uomini di Pardew. Il Chelsea di Conte non è stato spumeggiante e divertente, soprattutto perché Willian ed Hazard sono stati contrastati a dovere da Kelly e Ward. Mi è piaciuto Fabregas che ha dato una verve tutta nuova al Chelsea, permettendo di gestire con una certa disinvoltura nella fase finale della gara, notoriamente la più calda quando si tratta di un vantaggio minimo. La palma di migliore in campo, per la fase propositiva e difensiva, la consegno a Marcos Alonso: il suo lavoro immenso e polmonare è fondamentale nel collegare difesa ed attacco – quando il centrocampo viene scavalcato – ed è alla base dei successi di Conte. Solo la traversa ha negato la gioia della rete all’ex Bolton. Il manager italiano ora è il re della Premier, ma sarà fondamentale il prossimo periodo natalizio per la conquista del titolo.

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Sono nato nella provincia di Treviso nel 1993, ma ho origini olandesi. Sono laureato in Filologia Moderna e Medievale, inoltre attualmente risiedo in Polonia. Sin da bambino il calcio ha esercitato un’enorme influenza sulla mia vita ed è una vivida passione che occupa le mie giornate. Il mio cuore batte per la nazionale olandese ed il NAC Breda. Mi divertono molto i gatti parlanti, la cosmogonia e le birre artigianali.