In un match da dentro o fuori, era inevitabile che il coach dell’argentina Edgardo Bauza cambiasse alcuni interpreti della disfatta di Belo Horizonte. Nonostante la sconfitta sia stata il frutto di una mala interpretazione del match da parte di tutta la squadra, dovrà essere il contesto ed i tifosi a spingere questo team quantomai sfiduciato, che ha bisogno di certezze. Per ora, da San Juan non arrivano certezze, ma solo problemi, che dovranno essere risolti prima del kick-off delle 00:30.
IL CONTESTO
La nazionale sta subendo molte critiche da parte della stampa, che dopo il match contro il Brasile ha deciso di puntare il dito sul Pipita Higuain. Oltre alle turbolenze mediatiche, la squadra ha subito anche delle vere e proprie turbolenze nel volo che li conduceva a San Juan, città di circa 120.000 abitanti nella valle di Tulum, a 650m di altitudine, città del San Martin. E’ proprio il presidente della società a rassicurare tutti affermando che questi casi rientrano nella normalità, ma in un Argentina che ha perso qualsiasi sicurezza, tornare ad avere problemi di altitudine come durante il famoso 6-1 boliviano non è di certo un toccasana. In più, tra i giocatori colpiti da vomito e cali di pressione ci sarebbe anche la Pulce, anche se il tutto sembra essere rientrato.
LA TATTICA
Come titolavamo, a livello tattico è sicuro l’utilizzo di un 4-3-3 con Mercado al posto di Zabaleta, apparso troppo fuori forma nell’ultima uscita, Banega per Enzo Perez ed il cammello Pratto per il Pipita. Il tutto per concedere più libertà di movimento a Messi, che là davanti potrà dirigere i suoi compagni e condurli ad una vittoria che farebbe rientrare la Seleccion nella zona qualificazione. Dal punto di vista difensivo, l’utilizzo di Mercado assicurerà all’albiceleste grande copertura sulla fascia sinistra della colombia, che dovrebbe essere presidiata da Diaz in difesa e da James Rodriguez nel tridente offensivo. Occhio anche al duello Mas-Cuadrado, che potrebbe creare ulteriori disagi agli argentini, conoscendo il periodo di forma dello juventino. A centrocampo Banega darà più ordine del voglioso ma confuso Enzo Perez, e Biglia gli darà una mano. Il centrocampo colombiano non fa paura anche se Carlos Sanchez a Firenze sta stupendo. In attacco, come dicevamo, è un Messi-Pratto-Di Maria, coi due laterali che avranno il compito di creare azioni importanti e giocare tra di loro, sfruttando anche il peso e la fisicità di Pratto, che potrebbe assicurare un ottimo gioco di sponda e qualche tap-in importante. Non sarà freddo e tecnico come il Pipita sotto porta, ma potrebbe sfruttare il fatto di non essere meno sotto pressione per fare bene.
Se tutto appare contro l’Argentina, per fare un sorriso i giocatori di Bauza dovrebbero ricordare che Pekerman ed i suoi non hanno mai vinto contro di loro fuoricasa.
ARGENTINA(4-3-3): Romero; Mercado,Otamendi,Funes Mori, Mas; Biglia,Mascherano,Banega; Messi, Pratto, Di Maria.