Non è bastato lo scossone del cambio allenatore in casa Inter: i neroazzurri, alla prima senza Frank De Boer a dirigerli dalla panchina (al suo posto Vecchi, tecnico ad interim), subiscono la terza sconfitta in quattro giornate di Europa League a Southampton e vedono ormai allontanarsi in modo deciso la qualificazione ai sedicesimi. 2-1 il finale per gli inglesi che nella ripresa rimontano il gol del vantaggio ospite siglato alla mezz’ora da Icardi.
Le solite distrazioni difensive e una pochezza dal punto di vista della creazione del gioco quasi disarmante (d’altronde difficile aspettarsi molto da Medel e Gnoukouri, l’unico in grado di far girare il pallone come si deve, Banega, è schierato in posizione più avanzata, a supporto di Icardi) regalano i tre punti ai “saints” che tengono il ritmo dello Sparta Praga in classifica. Dopo la prima mezz’ora equilibrata, con leggera preferenza per i padroni di casa, l’Inter passa al 33′: spunto di Candreva sulla destra, Perisic pasticcia pressato da Martina ma il pallone schizza a Icardi che di prima fulmina Forster. Primo centro europeo per il capitano, dopo gli otto in campionato. Il gol dà morale, una vittoria al St.Mary’s sarebbe stata oro colato. Ma già prima dell’intervallo si avvertono i primi scricchiolii. Il Southampton sbaglia un rigore (giusto anche se il fallo di mano di Perisic è involontario; troppo scomposto l’intervento del croato) con Tadic (para Handanovic), Candreva viene graziato dall’arbitro che gli sventola un giallo dopo un pugno in pieno volto, a gioco fermo, a McQueen.
[AMAZONPRODUCTS asin=”B00ZAECYLE”]
Nella ripresa il patatrac: il Southampton preme, Handanovic è chiamato ancora una volta a fare gli straordinari. Il numero uno dice di no due volte a Ward-Prowse ma non può fare nulla sul tocco ravvicinato di Van Dijk, dopo la traversa di Romeu. La fragilità psicologica dei neroazzurri viene fuori e al 70′ arriva il gol del 2-1: è Nagatomo a insaccare nella propria porta, di coscia, su un cross innocuo dalla sinistra, ciccato da Miranda. Vecchi gioca la carta Eder (troppo tardi), l’Inter abbozza una reazione ma non dà mai l’impressione di poterla raddrizzare. Alla fine arrivano insulti e minacce dai propri tifosi, si prevedono giorni di fuoco.
Situazione delicata anche vista la classifica: lo Sparta Praga regola 2-0 l’Hapoel Beer Sheva (ancora super Lafata, uscito salutato dalla standing-ovation del proprio pubblico) e si conferma al comando nel girone con nove punti. Il Southampton segue a 7, 4 per gli israeliani e 3 per l’Inter. Se pure i neroazzurri dovessero vincere in Israele nel prossimo turno, un pareggio tra Sparta Praga e Saints basterebbe ai cechi per qualificarsi e risultare irraggiungibili per l’Inter; e per gli inglesi, poi, sarebbe sufficiente portare a casa i tre punti contro l’Hapoel, in casa, all’ultima giornata. Insomma, sarebbe un miracolo rivedere in Europa, a febbraio, la beneamata.
EUROPA LEAGUE, GRUPPO K – QUARTA GIORNATA
Southampton-Inter 2-1: 33′ Icardi (I), 64′ Van Dijk, 70′ aut.Nagatomo
Sparta Praga-Hapoel Beer Sheva 2-0: 23′ aut. Bitton, 38′ Lafata
Classifica: Sparta Praga 9, Southampton 7, Hapoel Beer Sheva 4, Inter 3