Al Riazor di La Coruña Deportivo e Valencia si dividono la posta in palio, terminando la partita sul risultato di 1-1: nel primo tempo passano in vantaggio i padroni di casa grazie al gol di Emre Colak, probabilmente il migliore in campo; nella seconda frazione di gioco, invece, è Rodrigo a trovare la rete che inchioda la sfida sul punteggio di parità. Pareggio che non serve a nessuna delle due squadre, sia il Depor che le Taronges continuano la loro stagione con l’acqua alla gola, in piena zona retrocessione ma per la squadra di Cesare Prandelli le cose sembrano iniziare a prendere una piega migliore.
Final do #DéporValencia en Riazor!! 1-1 pic.twitter.com/kGKH8qBIT3
— RC Deportivo (@RCDeportivo) October 31, 2016
Depor sciupone – Se la partita non fosse finita in parità, probabilmente sarebbero stati gli uomini di Garritano a spuntarla: i padroni di casa hanno disputato un’ottima prova ma, nell’area di rigore avversaria, perdevano tutte le certezze che avevano trovato nei precedenti 80 metri di campo. Confusionari e sfortunati, perché lì dove non ci hanno pensato loro stessi ad ammutinarsi è stato il turno di Diego Alves che ancora una volta ha dimostrato perché il suo nome è costantemente nel novero dei migliori portieri della Liga. Marlos Moreno e Andone, ancora a secco in campionato, hanno impensierito la retroguardia ospite con numerose azioni pericolose, tutte sventate dal portiere brasiliano. Ai punti il Deportivo avrebbe meritato la vittoria ma il campo sa essere crudele e Rodrigo ancor di più.
Prandelli, c’è da lavorare. Brilla Joao Cancelo – Per il tecnico italiano il duro lavoro è solo all’inizio: dopo un anno e mezzo di nulla cosmico, sulla costa orientale della Spagna si vuole tornare a vincere e riportare la squadra in Europa, almeno tramite la porta di servizio. Buona prova della difesa valenciana, non si può dire lo stesso per il resto della squadra, eccezion fatta per lo splendido lavoro di Mario Suarez e Joao Cancelo. Il centrocampista ex Fiorentina ha dato geometrie alla squadra (57 passaggi riusciti su 68 totali) ed è stato abile nel fermare più volte l’azione avversaria (4 contrasti, 3 intercettazioni, 1 clearences ed 1 tiro respinto). Il brasiliano, invece, ha rappresentato un vero e proprio pericolo durante l’arco dei 90 minuti, salvo poi spegnersi nell’ultima zona di campo (solo tre i traversoni andati a bersaglio su sette tentativi). Ci sarà molto da lavorare per Cesare Prandelli ma l’inizio non è da buttare.