Premier League: Arsenal e City a valanga, Tottenham e United bloccati sul pari

Dopo il derby di metà settimana che aveva visto prevalere Mourinho su Guardiola, il campionato ricompone le gerarchie, con il City che torna al successo con uno spettacolare 4-0 sul West Brom e lo United che non riesce a battere il Burnley all’Old Trafford. Nel mentre, l’Arsenal distrugge il già di per sé disastrato Sunderland, mentre il Tottenham incappa nella maledizione Leicester e si ferma sull’1-1. Risultato di rilievo per Walter Mazzarri che col suo Watford batte 1-0 l’Hull City e raggiunge Mourinho in classifica!

Sunderland-Arsenal 1-4
Niente di nuovo sul fronte Sunderland. La squadra di Moyes continua ad andare in campo scarica, volenterosa forse, ma non energica, decisamente poco grintosa, l’opposto dell’anno scorso quando Sam Allardyce raggiunse la salvezza facendo leva proprio sulla “garra“. L’Arsenal domina per larghi tratti senza neanche imporre un ritmo troppo incalzante. Sanchez segna addirittura in anticipo di testa in mezzo ai giganti della difesa dei Black Cats, ma i Gunners si addormentano nella ripresa e subiscono il pari di Defoe dal dischetto al 65′, dopo il fallo di Cech su Watmore. Nota di rilievo: finalmente i portieri non vengono più espulsi per i falli da rigore da ultimo uomo e la partita non viene compromessa! Alleluja. Detto questo, ci pensa Giroud, che entra dalla panchina e stende il Sunderland con una doppietta, prima che Sanchez finisca ballando sulle macerie col gol del 4-1 che sigilla il punteggio conclusivo. Resta il mistero (problemi fisici?) su Giroud in panchina, quando il francese appena entrato sfodera prima un gol di piede su cross basso di Gibbs, poi una girata magistrale di testa sul primo palo da corner di Özil. Arsenal ancora in testa, Sunderland ancora ultimo. Quanto durerà l’agonia di Moyes?

West Bromwich Albion-Manchester City 0-4
Con l’acciaccato De Bruyne in panchina, spazio alla premiata ditta Gündogan-Aguero. Il West Brom ha il demerito di non entrare per niente in campo nel primo tempo, permettendo al Kun di decidere di fatto le sorti della partita con due reti in meno di mezz’ora. Il primo gol è merito anche di Gündogan che serve l’assist in profondità, premiando il movimento di Aguero che poi chiude di destro in diagonale. Il secondo gol è un capolavoro: stop, protezione palla e girata potente dal limite dell’area che si infila sotto l’incrocio dei pali. Nel secondo tempo il West Brom si scuote ed inizia a dar segni di vita sotto forma di numerose occasioni gol sprecate dai suoi attaccanti. Male, perché poi alla prima palla buona, Gündogan, imbeccato da Aguero in area di rigore, sigla il 3-0. Per il tedesco è solo il primo dei due gol odierni, l’altro arriva non molto dopo su assist del subentrato De Bruyne. Prestazione stellare della squadra di Guardiola che risponde all’Arsenal e si mantiene in vetta dopo la cocente eliminazione dalla League Cup ad opera dei concittadini dello United.

Manchester United-Burnley 0-0
Il risultato ha dell’incredibile, ma chi ha visto la partita sa bene quanto sia bugiardo. Vero, ma alla fine sempre un solo punto resta ed altro non è che un’amara delusione. Mourinho sa bene di giocarsi molto oggi, perché anche se  predica calma e chiede tempo per far decollare il suo progetto, ricordando di aver perso solo una volta nelle ultime 7 gare e di preferire una sconfitta 0-4 a quattro sconfitte 0-1, la classifica comincia a farsi pesante. Il dominio dei Red Devils in campo è eclatante e dopo un primo tempo chiuso col 73% di possesso palla e 16 tiri a 4, nella ripresa il forcing, se possibile, si intensifica. Il momento chiave del match è tra il 60′ ed il 70′ minuto, quando succede di tutto: prima Juan Mata colpisce un clamoroso palo dopo una girata mancina, poi Ibra viene fermato dalla traversa, quindi Ander Herrera si fa incredibilmente espellere per doppia ammonizione. E’ una mazzata che relega lo United qualche metro più indietro. Solamente nel finale gli uomini di Mou torneranno a sfiorare il gol con occasioni a ripetizione nei minuti di recupero, ma tutti, Blind con la bomba da fuori, Ibra al volo su assist di Pogba ed il subentrato Rooney su schema da calcio piazzato, falliscono miseramente. 0-0, che significa -8 dalla capolista e addio, se ce ne fosse ancora bisogno, ai sogni di gloria.

Tottenham-Leicester 1-1
Si ripropone oggi l’improbabile sfida per il titolo della stagione scorsa ed ancora una volta il Tottenham si va ad infrangere contro il muro del Leicester. Eppure gli Spurs entrano in campo decisamente meglio e creano molto di più durante tutto il primo tempo. Le Foxes sembrano far emergere nuovamente quei limiti, forse nell’approccio alla partita forse nella concentrazione in campo, che le continuano ad affliggere nei match che precedono gli impegni europei. Il dominio dei padroni di casa si tramuta in vantaggio, però, solamente grazie ad un rigore dubbio concesso per atterramento in area di Janssen. Lo stesso centravanti trasforma dal dischetto nel finale di primo tempo, suggellando una prova decisamente positiva, una delle prime realmente convincenti da quando è approdato alla corte di Pochettino. Nel secondo tempo improvvisamente gli uomini di Ranieri tirano fuori gli occhi della tigre ed iniziano a lottare. Dopo pochi minuti pareggiano con grande azione di Vardy sulla destra, cross per Musa che aveva accompagnato sulla sinistra e 1-1. Da qui in avanti la partita si fa equilibrata, il Tottenham sembra più impaziente e meno preciso rispetto al primo tempo e nel finale le occasioni capitano da entrambe le parti, ma nessuno le sfrutta. Un punto a testa, che per gli Spurs significa un mezzo passo falso.

Watford-Hull City 1-0
Forse non ci sperava più nemmeno Walter Mazzarri, ma un gol fortunoso nel finale regala i tre punti al Watford. L’Hull City si presenta combattivo a Vicarage Road, ma i padroni di casa assumono comunque l’iniziativa sin dal primo tempo. Il loro difetto è la scarsa precisione degli attaccanti, la cui mole di lavoro è vanificata dalle conclusioni fuori dallo specchio della porta. Di fatto gli Hornets non inquadrano mai la porta di Marshall, ma alla fine ci pensa Dawson, il difensore dell’Hull City, che devia alle spalle del proprio portiere un potente cross dalla destra. Con questi tre punti il Watford vola a quota 15 punti, tanto per capirci, gli stessi del Manchester United delle spese folli di questa estate.

Middlesbrough-Bournemouth 2-0
Partita più combattuta di quanto si possa evincere dal punteggio finale. Il Bournemouth non va certo a fare una scampagnata in quel di Middlesbrough, ma il Boro ha il merito di essere più cinico. Il primo tempo equilibrato, viene sbloccato dal gran gol di Ramirez, che si invola sulla fascia sinistra, converge al centro con una magistrale finta di cross e batte il portiere di destro. Nel secondo tempo la battaglia continua, ma al 56′ Adama Traoré pesca in area Negredo che serve di sponda l’accorrente Downing in area piccola. Il 2-0 è un gioco da ragazzi per lui e le Cherries non si riprenderanno più. Tre punti che danno ossigeno al Middlesbrough, ora appaiato al West Brom, ad un punto dal Burney, ampiamente fuori dalla zona retrocessione.

Premier League: Decima Giornata
Sunderland-Arsenal 1-4 (19′ Sanchez, 65′ rig. Defoe, 71′ Giroud, 76′ Giroud, 78′ Sanchez)
West Bromwich Albion-Manchester City 0-4 (19′ Aguero, 28′ Aguero, 79′ Gündogan, 90′ Gündogan)
Manchester United-Burnley 0-0
Tottenham-Leicester 1-1 (44′ rig. Janssen, 48′ Musa)
Watford-Hull City 1-0 (83′ aut. Dawson)
Middlesbrough-Bournemouth 2-0 (39′ Ramirez, 56′ Downing)

 

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Cresciuto a pane e telecronache delle proprie partite con le figurine Panini sul campo di Subbuteo, sviluppa una passione viscerale per il calcio, che si trasforma presto in autentica dipendenza. Da sempre dalla parte degli underdog, non scambierebbe mai 1000 vittorie da cowboy con un unico grande successo indiano sul Little Bighorn. Tra una partita e l'altra, trova il tempo per laurearsi in economia, Tuttocalcioestero gli offre l'occasione per trarre finalmente qualcosa di buono dalla sua "malattia" per il pallone, strizzando l'occhio al sogno nel cassetto del giornalismo di professione.