L’Union Berlino non ha più paura: 3-1 sull’Aue e secondo posto in classifica

Quel brutto anatroccolo apparso nelle prime uscite stagionali sembra non esserci più. L’eco di un andazzo da montagne russe che ha caratterizzato gli ultimi due-tre anni si sta lentamente sbiadendo: l’Union Berlino guidato da Jens Keller c’è, non c’è più casualità nelle sue vittorie e nel secondo posto in classifica, a 20 punti, in solitaria dopo 10 giornate. Perché se è vero che lo spessore e il carattere di un gruppo si testa in trasferta, la squadra berlinese, fino a ora, ha dimostrato di non crollare lontano da casa come dimostra le due vittorie consecutive di metà settembre (2-1 all’Allianz Arena contro il Monaco 1860 e 1-0 nella tana del Wurzburger Kicker) e l’ultimo 3-1, in rimonta, contro l’Erzgebirge Aue, nella 350esima partita della sua storia giocata in Zweite. Delle razzie fate in trasferta ci sono un paio di giri a vuoto di fine agosto, mostri di un passato che al tempo sembrava essere ancora pressante.

Nella partita domenicale delle 13.30, per la decima giornata di 2. Bundesliga contro l’Erzgebirge Aue, 14esimo a 10 punti, ma reduce da un ottimo 2-1 sul campo del St. Pauli, allo Sparkassen-Erzgebirgsstadion, l’Union Berlin ha tirato fuori una prestazione coriacea, stringendo i denti quando c’era da soffrire, non perdendo la bussola dopo esser passato in svantaggio al 20’ con la rete di Mario Kvesic e affondando nei momenti migliori del match grazie alla doppietta del centrocampista Kreilach, sempre puntuale quando gli attaccanti hanno le polveri bagnate, e alla rete finale di Steven Skrzybski che supera in pallonetto un incerto Daniel Haas.
La fortuna, come si dice in queste circostanza, va cercata: è vero, se pensiamo all’intuito geniale di Skrzybski di provare il jolly da fuori area, ma è evidente che in questo momento anche la sorte sta proteggendo le spalle alla squadra di Keller. Proprio Daniel Haas, ex Eisernen per quattro stagioni, dal 2012 al 2016, con 121 presenze tra i pali, inconsciamente, verrebbe da dire, ha supportato la sua vecchia squadra commettendo un paio di errori (grave la sua indecisione sul secondo gol e non impeccabile sul terzo) consentendo all’Union di perfezionare la rimonta. Anche sul primo gol c’è da sottolineare la posizione irregolare di Trimmel che ha dato il via alla rete del pareggio. Ma in questa vittoria c’è ancora una volta lo zampino di Keller: dopo aver giocato qualche partita di troppo in dieci, per espulsione dei suoi ragazzi, vedendo Leistner, ammonito, a rischio cartellino rosso, l’ha tolto al 24’ per far entrare l’esperto Pogatetz.

Le formazioni
Fc Erzgebirge Aue (4-2-3-1): Haas – Hertner, Breitkreuz, Riedel, Rizzuto – Tiffert (73. Pepic), Samson (86. Nazarov) – Soukou, Kvesic, Kaufmann (78. Skarlatidis) – Köpke. Allenatore: Pavel Dotchev.

1.Fc Union Berlin (4-3-1-2): Busk – Trimmel, Leistner (24. Pogatetz) Puncec, Pedersen – Kreilach, Fürstner, Daube, Skrzybski – Quaner (80. Redondo), Hosiner (64. Hedlund). Allenatore: Jens Keller.

Daniel Haas, ex-Union, sconsolato per i suoi errori decisivi
Daniel Haas, ex-Union, sconsolato per i suoi errori decisivi

I gol
(1-0) Un paio di incursioni da entrambi i lati, ma portieri poco inoperosi nei primi minuti di gioco. A sbloccare il match e a portare in vantaggio l’Erzgebirge Aue al 20’, ci pensa il fantasista bosniaco Kvesic su bella azione dei padroni di casa. Sulla corsia di destra l’italotedesco Kaufmann supera un incerto Pedersen, cross tagliato a centro dove, Köpke prima e Soukou dopo, mancano la sfera. Ma la doppia, involontaria finta, libera il trequartista Kvesic che è abile a controllare in area di rigore, defilarsi leggermente e colpire di sinistro sul primo palo, battendo Busk. Per lui è la seconda rete stagionale.
(1-1) L’Union non si scompatta, entra Pogatetz al posto del nervoso Leistner, e prima del riposo trova la rete del pareggio, viziata da fuorigioco. Al 41’, Daube, che ha giocato al posto dell’infortunato dell’ultimo minuto Kroos, calcia una punizione in area dalla sinistra. Trimmel, in offside, tocca la sfera di testa che va sul secondo palo dove sbuca Quaner che, come può, la rimette in mezzo. La palla tocca il palo e finisce proprio davanti a Kreilach che, a due passi da Haas, insacca di testa. Sempre insidioso Damir sui calcio da fermo e terza rete in questo avvio di stagione.

La squadra sotto la curva dei suoi supporter sempre presenti anche in trasferta
La squadra sotto la curva dei suoi supporter sempre presenti anche in trasferta

(1-2) L’inizio del secondo tempo è tutto a tinte lilla con Köpke che in due circostanze arriva ad un passo dal nuovo vantaggio: clamoroso, però, l’errore al 51’ a porta completamente spalancata con tiro che finisce in curva. La beffa per i padroni di casa arriva, così, al 63’: retropassaggio a Haas che controlla male la palla, se l’allunga e viene aggredito, repentinamente, dal falco Quaner; dietro è lesto Kreilach, dal limite dell’area, a tirare di prima e a segnare la rete del vantaggio.
(1-3) Il croato entra anche nell’azione del 3-1 finale. All’82’, con l’Aue sbilanciato, Kreilach serve un pallone morbido per il veloce Skrzybski che, vedendo Haas nella terra di nessuno, lo beffa con un morbido tocco di prima. Per il numero 24, quinta rete nella Zweite 2016-2017.

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About Giovanni Sgobba 114 Articoli
Giornalista, nato a Bari in un ambiente dove gli si diceva di tifare per i bianco-rossi, ha seguito il suggerimento alla lettera appassionandosi all'Union Berlin. Fidanzato ufficialmente con il club dal 12 agosto del 2012 quando ha assistito ad una partita per la prima volta nello stadio An der Alten Försterei. Ama i cappelli: i suoi, quello di De Gregori, di Charlie Brown, di Alan Grant e di Nereo Rocco.