Serata avara di gol nella terza giornata del Girone H della Champions League 2016/2017, dove le due pretendenti al passaggio del turno, ovvero Juventus e Siviglia, si sono “accontentate” di un risultato striminzito per vincere corsaramente fuoricasa, rispettivamente a Lione e Zagabria. Nel caso juventino si tratta di un exploit pesante che demarca il territorio tra qualificazione e terzo posto, mentre nel caso del Siviglia si è dovuto sudare più del dovuto per avere la meglio su una Dinamo non eccelsa a livello qualitativo ma pur sempre combattiva.
Ma andiamo con ordine: al Parco OL ,Allegri punta fortemente sul centrocampo Khedira-Lemina-Pjanic, bocciando l’idea Hernanes, unico regista di ruolo momentaneamente a disposizione,e schierando Evra terzo centrale di difesa(scelta che ha premiato) mentre dall’altra parte Bruno Genesio, per timore del volume di gioco sulle fasce bianconere, decide di schierare Rafael e Morel come ali del centrocampo a 5 più per detonare gli attacchi bianconeri che non per produrne di propri: il primo tempo infatti, tra due squadre specchio, diventa uno studio di 35 minuti, sterile e non troppo interessante se non per qualche corner. Proprio su calcio d’angolo, al minuto 34, il Lione trova un insperato rigore per una trattenuta dubbia di Bonucci su Yanga Mbiwa, ma Lacazette non è freddo quanto dovrebbe e si fa ipnotizzare da Gigi Buffon, tornato Super dopo le immeritevoli critiche degli ultimi tempi. Sarà una delle poche sviste juventine, in una squadra che per reparto difensivo sembra tra le migliori in Europa ma che stenta ancora ad avere filtro e regia in mezzo al campo, a cui si aggiunge l’espulsione di un inesperto e troppo voglioso Lemina al minuto 54, che sembra complicare i piani della Juventus: il Lione prende coraggio e con Fekir rischia di andare avanti se non ci fosse l’ennesimo intervento miracoloso di Buffon, per cui si iniziano davvero a terminare gli aggettivi. Genesio passa all’attacco, con Ferri e Cornet per Darder(troppo nervoso oggi) e Lacazette, ma dimentica che Allegri, toglie Dybala per inserire Cuadrado, che al minuto 76‘ evita con facilità Morel e scarica un potente tiro cross sul quale questa volta lo sveglio Lopes ha delle colpe. Ma quando sullo 0-1 la partita inizia ad adagiarsi, l’ingresso di Rachid Ghezzal spariglia ancora le carte: il franco-algerino è rapido, scattante e bravo a concludere, come all’ultimo minuto utile, il 93′, quando proprio Ghezzal rischia di rovinare la festa bianconera sulle sponde del Rodano. Finisce comunque 0-1 con una Juve che come spesso sta accadendo sta mostrando molti volti oscuri in varie fasi delle partite, ma fin quando anche nelle serate più buie ci saranno i giusti raggi di sole ad irrorare le speranze bianconere, si potranno dormire dei sonni molto molto tranqulli.
Differente invece il match del Siviglia, che al Maksimir di Zagabria non appare mai troppo in difficoltà, senza però mai spiccare per gioco o intensità. In Croazia si sonnecchia per quasi tutto il primo tempo, con Sampaoli che preferisce un corposo centrocampo a cinque per evitare sorprese. Ci pensa poi Nasri, su cross dell’instancabile Mariano dalla destra a metterla dentro d’anticipo sulla difesa. 0-1 alla fine dei primi 45 minuti. La partita non si schioda dal suo filotto neanche nel secondo tempo, dove gli unici sussulti sono costituiti dall’incredibile errore di Vietto e da una leggera spinta in area del Siviglia. Nel primo caso, l’argentino dimostra di non avere ancora la pelle dura per queste occasioni: dopo il rigore sbagliato contro il Lione, ennesimo errore palese anche a Zagabria, con l’attaccante argentino che si ritrova a dover reggere la pressione di essere il nuovo Gameiro, più pesante del previsto. Nel caso del fallo in area Siviglia, si tratta di una spinta lieve e molto molto dubbia che non trae in inganno l’arbitro. La partita si affievolisce su uno 0-1 che rende entusiasti gli animi di Nervion, per un Siviglia che si ritrova primo con la Juventus, che avrà dalla sua(ovvero in casa il 22 Novembre) il match chiave di questo gruppo. Per la Dinamo, il desiderio di fare punti passerà soprattutto dalla partita casalinga con il Lione del prossimo Novembre.
Lione-Juventus 0-1(76′ Cuadrado)
Dinamo Zagabria-Siviglia 0-1(37′ Nasri)
Juventus 7 Siviglia 7 Lione 3 Dinamo 0