Le sbronze in prospettiva European Tour a Leicester erano iniziate già all’indomani dell’incredibile trionfo in Premier la stagione passata, ma in pochi avrebbero scommesso due euro sui 9 punti in tre partite di Champions per gli uomini di Ranieri. Con l’1-0 al Copenhagen le Foxes hanno un piede e mezzo agli ottavi di finale, mentre il Porto, sotto 1-0 a Bruges, si salva con una rimonta finale che gli permette di raggiungere i danesi e lasciare ormai quasi senza speranze di qualificazione i belgi.
Leicester-Copenhagen 1-0
Lo spirito appannato del Leicester di campionato sembra un lontano ricordo non appena la musichetta della Champions si inizia a diffondere per il King Power Stadium. Torna magicamente lo spirito dell’anno scorso ed i ragazzi terribili di Ranieri mettono a soqquadro gli avversari, uno dopo l’altro, con sorprendente continuità. Ci sono gli occhi della tigre. L’undici titolare, forse in omaggio proprio a quegli uomini che hanno scritto una delle più belle pagine della storia calcistica contemporanea, è di fatto una formazione della stagione scorsa con Andy King al posto di Kantè e l’unico nuovo innesto Slimani in avanti. Il Copenhagen è squadra arcigna, organizzata e fronteggia la trasferta con un 4-4-2 speculare a quello delle Foxes, rendendo il match una partita a scacchi di difficile soluzione. Poi c’è Mahrez o, se vogliano, l’Algerian connection. Minuto 40: cross di Albrighton per Slimani, che vede l’inserimento del connazionale Mahrez e, anziché mirare la porta, gli offre la palla con una sontuosa sponda. Tacco volante e 1-0. Magia made in Leicester insomma, ci risiamo. Il Copenhagen mette in campo tutti gli attaccanti a disposizione e gioca un secondo tempo generoso, ma il mantra di Ranieri del tenere concentrata la difesa e ripartire in contropiede tiene botta magnificamente. L’unico grandissimo pericolo arriva al minuto 90, ma che ci sta a fare altrimenti il figlio d’arte Kasper? Schmeichel produce una parata da fare invidia a cotanto padre con un colpo di reni in controtempo mentre si sposta sul secondo palo e Cornelius colpisce verso il primo che vale i 3 punti. Ora il Leicester domina la classifica a punteggio pieno, con un confortante +5 sui secondi in classifica che, tradotto, vuol dire qualificazione matematica alla prossima vittoria (Copenhagen e Porto non possono fare più di 7 punti entrambe, dovendosi anche scontrare una volta).
Club Brugge-Porto 1-2
Il Bruges va veramente vicino al colpaccio stasera contro il Porto, anche se l’andamento del punteggio del match è notevolmente influenzato, come al solito, da chi riesce a sbloccare per primo la partita. E’ vero che al pronti, via i belgi sono più lesti a prendere in mano le redini del match e rendersi pericolosi sin da subito, ma i portoghesi pagano a carissimo prezzo l’ingresso in campo così e così, subendo il gol dell’1-0 dopo 12 minuti. La rete di Vossen arriva dopo una serie di conclusioni respinte in area, con Casillas ormai a terra inerme. Il Porto, però, subito lo schiaffo, si sveglia eccome, producendo molto volume di gioco sin dal primo tempo. La vera differenza, tuttavia, viene fuori solo nella ripresa con l’ingresso in campo di Corona e Brahimi, che, insieme a Otavio, sfoderano una prova maiuscola che permette al Porto non solo di rimanere attaccato al match, ma di pareggiarlo prima e ribaltarlo poi. Superato il brivido del tiro di Vormer uscito a fil di palo al 50′, Otavio, dopo aver sfiorato il sigillo personale, orchestra al 68′ il contropiede che porta alla conclusione dalla lunga distanza di Layun, una bomba di precisione chirurgica che fredda Butelle e rende la partita un assedio per la conquista dei tre punti da parte della squadra ospite. I numerosi tentativi vengono vanificati uno dopo l’altro, ma un generoso rigore fischiato nel finale di gara, al 91′, dall’arbitro Tagliavento per un intervento falloso sul solito Corona permette al Porto di passare 2-1 con la rete dal dischetto di André Silva. Ora c’è il ritorno e la situazione in classifica dei portoghesi si è fatta decisamente migliore grazie al concomitante successo del Leicester. Certamente il Porto poteva anche ambire al successo in un girone del genere, ma viste le circostanze, sembra già abbastanza essere rientrati in gioco per la seconda piazza dopo aver totalizzato un solo punto nelle prime due gare. Il Bruges, spiace dirlo, è praticamente fuori da tutto. Servirà un girone di ritorno da fuoco e fiamme solamente per provare a rientrare nella lotta per il terzo posto, utile per l’accesso al tabellone di Europa League.
Champions League, Girone G: Terza giornata
Leicester-Copenhagen 1-0 (40′ Mahrez)
Club Brugge-Porto 1-2 (12′ Vossen, 68′ Layun, 93′ rig. André Silva)
Classifica: Leicester 9, Copenhagen e Porto 4, Club Brugge 0