Chelsea-Leicester City 3-0: La Barclays Premier League ritorna, dopo la pausa delle nazionali, con un match a tensione altissima: Chelsea-Leicester. Una sfida fra le “regine” delle ultime due edizioni della massima serie inglese. Non è solo un match fra le ultime due vincitrici della Premier League, ma bensì una contesa fra i due allenatori italiani più in auge della passata stagione. Il manager del Chelsea, Antonio Conte, ha fatto impazzire gli italiani con un onesto percorso nei campionati europei francesi. Solo la lotteria dei rigori ha fermato gli azzurri in favore della più quotata Germania. Claudio Ranieri ha ben altro merito: ha fatto sognare ogni appassionato di calcio e tifoso, scrivendo la storia con le “sue” Foxes conquistando un titolo insperato. Le premesse sono di un match assai combattuto, con numerose sfide nelle sfide e dall’esito altamente incerto. Il Chelsea arriva alla sfida contro il Leicester con qualche dubbio sul proprio conto: Antonio Conte non sembra aver trasferito completamente la propria idea di calcio all’interno delle menti dei giocatori, soprattutto le amnesie difensive non sembrano convincere il patron Roman Abramovich che sta creando numerose nuvole sopra il capo del manager italiano. Il buon senso sportivo, a prescindere del fatto che Conte possa piacere o meno, spinge a pensare che serve un lasco maggiore a livello temporale per poter vedere i frutti del lavoro dell’ex Juventus. Le sconfitte brucianti con Arsenal e Liverpool, dirette concorrenti del Chelsea, però si fanno sentire e non poco: sarà dura risollevare l’ambiente, ma Conte ha le carte giuste in mano per poter ripartire di gran carriera. Nello scorso turno il Chelsea ha superato 2-0 l’Hull City: una sfida che ha fatto dormire sonni tranquilli ai supporters dei Blues; per il Chelsea è andato in rete Willian contro le Tigers, quest’oggi il brasiliano non si è aggregato con la squadra a causa della morte della madre. Conte opta per il 3-4-3: David Luiz al centro della difesa, Moses confermato sull’out di destra e Pedro al posto del sopracitato Willian. Il Leicester City di Claudio Ranieri si ritrova a metà classifica ed è una posizione che non convince: razionalmente non si può pretendere che la compagine del tecnico romano bissi il successo della passata stagione, ma il dodicesimo posto è deprimente rispetto al valore della squadra. Il Leicester riparte da una sfida delicata come quella contro il Chelsea: una sfida contro il proprio passato per Claudio Ranieri, una sfida del Leicester City contro il passato del club che prende forma nella figura totemica di N’Golo Kanté. Il centrocampista francese è arrivato in Inghilterra alla coorte del Leicester e, dal nulla, ha reinventato il ruolo di “rubapalloni”. Non sarà facile per gli uomini di Ranieri rivedere uno dei propri amici e compagni con una maglia diversa da quella del Leicester City, ma questo è il calcio. Ranieri non prescinde dal 4-4-2: Hernandez terzino destro, Schlupp lanciato come esterno e Musa dal primo minuto. Tutto è pronto nella splendida cornice di Stamford Bridge e le squadre si daranno battaglia per conquistare i tre punti.
Il primo tempo si apre con il vantaggio dei padroni di casa: ottimo pallone lavorato da Matic, sugli sviluppi di un calcio da fermo, che serve Diego Costa: troppo facile per il bomber spagnolo insaccare da pochi passi. Il Leicester City fatica a trovare le giuste distanze e contenere il Chelsea. David Luiz spaventa le volpi più celebri del globo con un calcio di punizione impressionante che si stampa sul palo, il Chelsea ad un soffio dal raddoppio. Un raddoppio che non si fa attendere: alla mezz’ora la retroguardia ospite decide di sbagliare completamente una lettura di un pallone scolastico, Pedro ne approfitta e serve Hazard. Il belga supera Schmeichel ed insacca a porta sguarnita. Il Leicester è al tappeto. Le squadre guadagnano gli spogliatoi al termine della prima frazione sul risultato di 2-0. Ranieri è chiamato all’impresa.
Nella ripresa Moses sfiora il 3-0 in contropiede, ma Schmeichel è superbo a negare la rete all’esterno nigeriano. Il Leicester è entrato con maggior convinzione in campo nella ripresa e gli uomini di Ranieri costringono David Luiz ad un colossale “autopalo” che fa sussultare il Stamford Bridge. Il Chelsea suggella il match con Moses: il nigeriano fredda Schmeichel su assist dell’ex Napoli Chalobah. L’assistenza del talento del Chelsea è deliziosa e bisogna evidenziare il cambio di Conte che ha scelto di mandarlo in campo nella ripresa. Il match termina 3-0 in favore del Chelsea che si ritrova in quinta posizione. Il Leicester incontra la via della sconfitta per l’ennesima volta e risollevarsi sarà sempre più complicato.
Commento: Il Leicester City quest’oggi non è sceso in campo, il primo tempo è stato uno dei peggiori della gestione Ranieri. Antonio Conte ha disposto in campo una squadra quadrata, reattiva che è sembrata anche solida dal punto di vista difensivo. La vittoria è nata da una prestazione eccellente del pacchetto arretrato che non ha sofferto minimamente il Leicester con le sue proverbiali ripartenze. Azpilicueta ha disputato una partita formidabile da centrale difensivo adattato: la sua reattività ha permesso alla compagine di Conte diverse situazioni favorevoli di contropiede. Ottimo il lavoro sporco di Matic e Kanté che hanno schermato con intelligenza la difesa e hanno sventato diversi pericoli per il Chelsea. Diego Costa si è dimostrato per l’ennesima volta il trascinatore di questa squadra, ma è Hazard ad esser salito in cattedra con una prestazione sopra le righe. Il vero gioiello quest’oggi è stato Moses: il nigeriano ha offerto un contributo difensivo di livello altissimo e si è dimostrato offensivamente letale con la propria velocità e capacità di tagliare il campo. La mossa di Claudio Ranieri di inserire Schlupp non ha fornito i risultati i sperati. La prestazione dell’esterno inglese è stata inguardabile e lo si può premiare, per così dire, della palma di peggiore in campo. L’approccio alla prima frazione è stato deludente da parte delle Foxes, nella ripresa si è visto qualcosa di più, ma certo è che gli uomini di Ranieri, in campionato, sembrano aver le pile scariche. Le critiche vanno gettate anche sulla campagna acquisti: è possibile che la società non abbia investito in un vice Kanté ed un centrale difensivo affidabile? Lo stato di grazia di Huth e Morgan non può durare a lungo e sembra essere già terminato. Ranieri dovrà risalire una china irta e scoscesa per risollevare il morale dei suoi.
(Fonte foto: http://dailystar.co.uk/)