La cantera del Villarreal 2016/17

Il Villarreal B non è più lo squadrone dell’anno scorso. La squadra allenata da Paco López, che l’anno scorso dominò per larghi tratti nel Gruppo III di Segunda División B, salvo poi arrivare seconda a fine campionato ed essere eliminata ai play-off per la promozione, è stata ridimensionata. Il mancato approdo nella categoria superiore ha determinato un esodo dei migliori talenti. Hanno abbandonato la causa grogueta il portiere nonché capitano Aitor Fernández, accasatosi al Numancia in Segunda A; Pablo Íñiguez, prestato al Rayo Vallecano; i centrocampisti Alfonso Pedraza e Iván Alejo, il primo sempre in prestito ma al Lugo e il secondo svincolatosi per l’Alcorcón, entrambi in Segunda A; e Fran Sol, il capo-cannoniere della squadra, partito alla volta dell’Eredivisie, al Willem II. E limitandoci ai titolari bisogna anche considerare l’assenza di Adrián Marín e Rodri: il terzino passò in prima squadra lo scorso gennaio e oggi è al Leganés in massima serie, mentre il secondo è stato promosso tra i grandi quest’estate. A questi va aggiunto Léo Suárez, su cui il Villarreal ha investito parecchio nella speranza di alternarlo tra la prima e la seconda squadra, ma che ha subito una grave lesione che lo terrà fermo fino al prossimo anno.
Al loro posto non sono arrivati giovani promettenti a parte il trequartista argentino Agustín Doffo, in prestito dal Vélez Sarsfield. Il tecnico amarillo ha dovuto promuovere alcuni panchinari della scorsa stagione come il portiere Ander Cantero, l’ala Aitor Cantalapiedra o la punta Franco Acosta, mentre altri rinforzi sono arrivati dal Villarreal C: l’altro centrale Pau Torres, l’esterno Daniel Raba o l’attaccante Mario González. E il cambio generazionale ha pesantemente inciso sulle prestazioni del MiniSubmarino che dopo sette giornate ha raccolto appena otto punti. Pochissimi per chi appena pochi mesi prima lottava per la vetta della classifica, mentre ora si ritrova a pochi passi dalle sabbie mobili della zona retrocessione. Come al solito Paco López avrà bisogno di tempo per creare un amalgama e dare un senso al gioco dei suoi ragazzi, ma probabilmente quest’anno non si potrà ambire alla classe nobile della classifica.
Per quanto riguarda il Villarreal C di Carlos Pérez Salvachúa le cose sono molto più rosee. La scorsa stagione si era chiusa con un ottimo quinto posto (in Tercera División solo le prime quattro accedono ai play-off promozione, ma la squadra arrivò con otto punti di distacco dall’Elche Ilicitano), e in questo avvio di campionato le dinamiche sembrano ripetersi. Nonostante l’età media bassissima di soli diciannove anni e due mesi (nessuno dei giocatori in rosa tocca i ventun anni), il MicroSubmarino sta dimostrando grandi potenzialità. Dopo otto turni il Villarreal C è ancora imbattuto e dall’alto dei suoi sedici punti è in piena zona play-off. Alcuni dei capisaldi di questa formazione sono i ragazzi che un anno e mezzo fa si sono laureati per la prima volta campione di Spagna Juvenil: il terzino Miguelón (che l’anno scorso debuttò con la prima squadra in Copa del Rey), il centrale Genís e l’attaccante Simón. Inoltre è arrivato il giovane ucraino Oleksiy Hutsulyak, in prestito dal Karpaty Lviv (operazione da 200mila euro con diritto riscatto fissato al milione e mezzo di euro) ma i giocatori che più si sono messi in mostra sono stati altri. Sicuramente Manu Morlánes, regista di grandi prospettive, e il centrocampista statunitense Mukwelle Akale, ma più di tutti Pablo Álvarez. Con le sue tre reti siglate è il capo-cannoniere della squadra nonostante sia solo un centrocampista, ma la sua punizione di sinistro contro il Crevillente Deportivo (che ha permesso di pareggiare l’incontro al novantaquattresimo) ha messo in luce un grande talento.