HSV Amburgo-Bayern Monaco 0-1: Il quinto turno di Bundesliga vede fronteggiarsi HSV e Bayern Monaco al Volksparkstadion di Amburgo. È una sfida assolutamente evocativa per i blasoni in campo: siamo dinnanzi al passato ed il presente della massima competizione tedesca. Il Bayern Monaco di Carlo Ancelotti ha il fiato sul collo da parte del Borussia Dortmund, la compagine di Tuchel ha trionfato 3-1 contro il Friburgo nell’anticipo di ieri sera. I bavaresi stanno dominando la Bundesliga con quattordici reti all’attivo ed una sola marcatura subita. Risulta necessario evidenziare lo splendido momento di forma di Robert Lewandowski, il polacco è capocannoniere del campionato a braccetto con Pierre-Emerick Aubameyang, entrambi hanno all’attivo cinque reti. Il tecnico italiano può sorridere per un recupero di lusso: Arjen Robben è ritornato a calcare i campi di gioco e l’olandese ha subito segnato contro l’Hertha Berlino. Carlo Ancelotti ha scelto di schierare la propria compagine con un 4-3-3 offensivo: Coman si gioca una chance importante per confermare il suo talento. Il centrocampo scelto dal manager italiano è assai sperimentale: Sanches-Kimmich-Alcantara. Una scelta interessante, considerata che questa partita può recare insidie, nonostante il momento complicato del HSV. La pressione potrebbe giocare un brutto scherzo ai “ragazzini” di Carlo Ancelotti. L’HSV di Bruno Labbadia è terzultimo, con solo un punto conquistato in quattro partite. La dirigenza dell’HSV è su tutte le furie con il proprio manager: una eventuale prestazione negativa potrebbe costare il posto di lavoro a Labbadia. Lo stesso tecnico della compagine di Amburgo lamenta una certa solitudine ed un totale abbandono da parte del club. Una situazione non paradisiaca quella che coinvolge l’HSV ed il Bayern non rappresenta di certo l’ostacolo dal quale ripartire. Labbadia opta per un solido 4-2-3-1: Spahic e Djourou al centro della difesa, Ekdal e Jung in mediana e le sorti dell’attacco affidate alla prestazione del statunitense Wood. Il centravanti sarà sostenuto da Lewis Holtby che ha sposato a pieno la causa dell’HSV, rivelandosi uno dei calciatori chiave di questa compagine. Il centrocampista tedesco è stato il calciatore che nella passata Bundesliga ha macinato più chilometri: dimostrando una crescita dal punto di vista del sacrificio, abbinata ad un’ottima tecnica individuale. Questa sfida fra “Sud” e “Nord” della Germania si preannuncia ad appannaggio del Bayern, ma l’orgoglio dell’HSV potrebbe essere complicato da domare per i ragazzi di Ancelotti.
Nella prima frazione di gioco il Bayern Monaco prende in mano il pallino del gioco. Nelle prime battute di gara la compagine di Ancelotti impegna Adler, ma l’estremo difensore dell’HSV è superbo a sventare il vantaggio bavarese. L’HSV è schiacciato nella propria area e Lewandowski sfiora la rete personale con un colpo di testa impreciso. La compagine di casa, dopo un inizio affannoso, si presenta dalle parti di Neuer, ma non riesce a punger l’estremo difensore bavarese. Coman si rende pericoloso con un colpo di testa, ma Adler è attento e blocca in presa. L’HSV blocca il Bayern Monaco nella prima frazione di gioco e le squadre guadagnano gli spogliatoi sul 0-0.
La ripresa si apre con una cattiva notizia per i bavaresi: Matts Hummels lascia il terreno di gioco, a causa di un infortunio accaduto nel primo tempo. Il ginocchio è la zona sofferente per l’ex Borussia Dortmund e le sue condizioni gettano qualche brivido sulla schiena di Carlo Ancelotti. Al 57′ Lewandowski calcia a botta sicura, ma Adler è superbo e salva con un intervento prodigioso. Il portiere dell’HSV sembra insuperabile quest’oggi e si supera con l’ennesima parata su un calcio di punizione di David Alaba. La compagine di casa deve capitolare al 88′ con Kimmich: ottimo il suggerimento di Thiago per Ribery, il francese salta Sakai e offre un pallone prelibato al giovane centrocampista. Ancelotti tira un sospiro di sollievo. Il match termina 1-0 in favore del Bayern Monaco, ennesima sconfitta per l’HSV che non aveva demeritato durante l’arco nei novanta minuti. Il Bayern Monaco conferma la propria leadership.
Commento: Il primo tempo dell’HSV è stato un prodigio tattico di Bruno Labbadia. Nonostante la sofferenza e l’apprensione alle quali sono stati sottoposti i difensori della retroguardia di casa, la risposta della linea arretrata è stata eccellente. In particolare i terzini Sakai e Santos si sono dimostrati attenti dal punto di vista del contenimento e hanno saputo dare tranquillità all’intero reparto. Le corsie esterne del Bayern hanno faticato durante il primo tempo, Müller e Coman non sono stati abbastanza rapidi nelle proprie giocate e conseguentemente Lewandowski non ha potuto beneficiare di palloni giocabili. Al netto di tutto, la prestazione di Coman rimane propositiva e positiva. Il trio di centrocampo non è parso ben oliato, solo Renato Sanches ha avuto un piglio d’intraprendenza in determinate giocate e ha provato a spaccare la retroguardia avversaria. Nella ripresa l’ingresso di Frank Ribery e Arturo Vidal ha regalato intraprendenza alla compagine bavarese: le geometrie hanno acquisito la corretta velocità d’esecuzione, ma la compagine di Ancelotti denuncia una certa staticità che ha compromesso la riuscita della manovra d’attacco. Un Bayern Monaco sottotono ha, comunque, creato una buona dose di occasioni, ma Adler si è dimostrato un estremo difensore eccellente. È un lusso per l’HSV avere un portiere così efficace fra le proprie fila, un vero leader che è sempre determinante a livello di risultati e dona una certa tranquillità al reparto. Un reparto arretrato che il più delle volte ha amnesie gravi e scricchiola come una vecchia sedia a dondolo. Sakai ne è una dimostrazione: ottima partita per il giapponese, ma da condannare l’atteggiamento difensivo in occasione della rete del Bayern Monaco. È senz’altro da sottolineare la facilità con la quale Josua Kimmich vada a segno in questo periodo: la sua rete si rivelerà d’importanza chiave nel suo proseguo del campionato. Una vittoria di questo genere spazza via ogni tipo di prestazione sottotono e lancia un segnale alle contendenti: il Bayern Monaco vince e domina, pur non brillando. Una postilla la merita Bruno Labbadia: dovessero dividersi le strade di questo tecnico e l’HSV, la compagine di Amburgo perderebbe un ottimo manager. La dirigenza deve ben ponderare le proprie scelte.
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