Club Brugge-Leicester 0-3: FOXES SPORTS! Tutto il meglio del calcio internazionale!

Leicester Marc Albrighton

Il Leicester debutta nel miglior modo possibile alla sua prima Champions League: un secco zero-tre in casa del Club Brugge, grazie alla rete di Marc Albrighton e alla doppietta di Riyad Mahrez. Il primo gol di Albrighton si è fatto attendere appena duecento secondi e ha consacrato il centrocampista britannico come il primo marcatore delle Foxes nella massima competizione europea, oltre al decimo debuttante inglese in grado di andare in rete all’esordio (l’ultimo a riuscirci fu Alex Oxlade-Chamberlain con l’Arsenal cinque anni fa). Con il simultaneo pareggio tra Porto e Copenaghen il Leicester può già guardare tutti dall’alto verso il basso nel gruppo G.

Sia Michel Preud’homme che Claudio Ranieri hanno fatto affidamento sul 4-4-2. I padroni di casa si sono affidati alla coppia offensiva Abdoulay DiabyIzquierdo, oltre al debutto del neo-acquisto Tomás Pina, mediano ex-Villarreal; mentre il tecnico italiano ha inserito Luis Hernández terzino destro, Amartey in mezzo al campo e Slimani al fianco di Vardy. Le due compagini non sono rimaste con le mani in mano: un errore di Huth ha propiziato la prima grande occasione ai belga dopo appena un paio di minuti, ma Izquierdo non ha avuto la freddezza di gonfiare la rete. Sull’azione successiva il Leicester ha ferito. Sfruttando l’incomprensione tra Butelle e Vanaken sulla rimessa laterale a catapulta di Luis Hernández è stato Albrighton l’autore del primo gol delle Foxes in Champions League. Una rete che in campo europeo mancava da sedici anni, ovvero dalla partecipazione del Leicester alla Coppa Uefa 2000/01, arrivata dopo la finale di Coppa di Lega.

Proprio sulla scia di quanto fatto vedere nella passata stagione le Foxes hanno saputo approfittare di due punti di forza che hanno permesso loro di aggiudicarsi il titolo in Inghilterra. La capacità di segnare il primo gol del match e quella di capitalizzare i calci da fermo. Proprio come accaduto in ventisei partite (sulle trentasei terminate con almeno una rete) della scorsa Premier League gli inglesi sono riusciti a portarsi avanti nel risultato. Un vantaggio non da poco considerando che lo scorso anno Ranieri è poi riuscito a vincere ventuno di queste ventisei partite. E in trasferta il dato è stato ancora più forte: dodici volte in diciannove gare a domicilio che hanno portato a ben dieci vittorie.

Anche questo è il Leicester: saper sbloccare il risultato e poter poi gestire la gara con un atteggiamento più prudente sugli errori avversari. E così è stato anche stasera. Il raddoppio è arrivato da un banalissimo errore di Denswil in fase di impostazione, che ha costretto Simons a concedere un calcio di punizione dal limite. Per Mahrez è stato un gioco da ragazzi trasformarlo in rete. Ecco il secondo punto di forza dei britannici: le palle inattive. Nella scorsa stagione hanno segnato quasi un terzo delle reti su rigori, punizioni o calci d’angolo, ovvero ventuno su sessantotto (solo il Tottenham fece meglio segnandone ventidue). Neanche a dirlo: lo zero a tre è stato frutto di un calcio di rigore, guadagnato da Vardy e realizzato ancora da Mahrez. Considerando che il primo gol sia nato da una rimessa laterale e il secondo da una punizione, il parziale europeo del Leicester su palla inattiva dice già tre gol su tre. Per il Club Brugge c’è spazio solo per colpire un palo con Izquierdo, il proseguo della campagna internazionale è già pregiudicato.

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Mi chiamo Mihai Vidroiu, ma per tutti sono semplicemente Michele, sono cresciuto a Roma, sponda giallorossa. Ho inoltre una passione smodata per il Villarreal, di cui credo di poter definirmi il maggior esperto in Italia, e più in generale per il calcio, oltre ad altri mille interessi.