In attesa dei due posticipi odierni (Werder-Augbsurg e Mainz-Hoffenheim), la Bundesliga ha regalato diversi spunti interessanti nei match disputati fra venerdì e sabato. Partiamo dall’anticipo del venerdì, match che vedeva protagonista il Bayern Monaco di Carletto Ancelotti al cospetto dello Schalke di Weinzierl. I bavaresi, nonostante i tre punti ottenuti grazie alle reti messe a segno nel finale di partita da Lewandowski e Kimmich, sorridono solo a metà. La prestazione offerta, infatti, non è stata delle migliori. E pone alcuni quesiti, squisitamente tattici, sul futuro dei campioni in carica: il 4-3-3 è il modulo migliore per esaltare le doti dei componenti della rosa? Xabi Alonso può essere ancora il metronomo di questa squadra?
DUBBI TATTICI PER ANCELOTTI – La risposta alla prima domanda sarà solo il futuro a darcela. Certo, vedere Muller agire prevalentemente sull’esterno, lontano da quella porta che ha sempre bucato con una certa regolarità, pare quasi uno spreco. Su Xabi, invece, pesa l’età e la tenuta fisica per novanta minuti. Non è un caso che la squadra, con l’ingresso di Vidal e lo spostamento da mezzala a play di Thiago, è parsa più vivace e pericolosa, riuscendo a portare a casa l’intera posta in palio. Nonostante la sconfitta, lo Schalke, uscito totalmente rivoluzionato dal mercato estivo, ha retto alla grande al cospetto di un avversario di maggiore caratura, facendosi preferire allo stesso nel finale di primo tempo e in avvio di ripresa. Il tempo, per quanto ovvio, è tutto dalla parte di Ancelotti, tecnico pragmatico e tatticamente fra i migliori (se non il migliore) al mondo. Qualche accorgimento, però, pare inevitabile. Nel frattempo, nonostante la squadra non convinca appieno, il tecnico reggiano ha vinto tutte le prime quattro uscite ufficiali, due delle quali – contro Borussia Dortmund e Schalke – ottenute contro avversari di spessore.
CLAMOROSO A LIPSIA: BVB K.O.! – Se il Bayern vince pur senza convincere appieno, il Borussia Dortmund, sulla carta la rivale più accreditata a rompere le uova nel paniere alla corazzata bavarese, subisce un clamoroso k.o. a Lipsia contro il neopromosso RB. Una sconfitta che, a conti fatti, non fa una grinza. Il match, infatti, ha viaggiato sui binari dell’equilibrio per l’intero match, con la squadra locale che ha tenuto testa ai più blasonati avversari. Il goal realizzato da Keita nel finale di partita, quindi, è stato il giusto premio per una squadra, quella dell’est, che non ha rinunciato ad essere propositiva, nonché grintosa e pronta a soffrire in alcune fasi del match. Il tecnico dell’RB, Hasenhuttl, ha già dimostrato di essere un allenatore di livello assoluto alla guida dell’Ingolstadt, portato ad una tranquilla salvezza grazie ad un gioco collettivo equilibrato e, al contempo, mai rinunciatario. Qui a Lipsia, con una squadra giovane ma di talento, il tecnico austriaco può costruire qualcosa di veramente interessante in prospettiva. Tuchel si lecca le ferite, anche se la rivoluzione estiva richiede, necessariamente, ancora un periodo di apprendistato per i tanti neo-arrivati. Deludenti le prove fornite da Schurrle e Gotze, apparsi ancora dei corpi estranei nell’undici giallonero. Qualche amnesia di troppo anche per Bartra, sul quale pesa, tatticamente parlando, il goal realizzato da Keita.
SUPER FRIBURGO: FOHLEN AL TAPPETO – Ma le sorpresa di questa seconda giornata di Bundesliga, non si sono limitate al successo del Lipsia sul BvB. Un’altra neopromossa è riuscita nell’impresa di battere una grande del calcio tedesco. Grazie ad una prova tutta cuore e sostanza, il Friburgo di Streich, tecnico che meriterebbe la panchina di una grande, ha battuto 3-1 il Gladbach di Schubert, forse con la testa al prossimo impegno infrasettimanale di Champions League. Dopo aver chiuso il primo tempo in svantaggio di un goal (pennellata sopraffina di Hazard), i rossoneri hanno giocato una ripresa spumeggiante, trascinati da un Philipp in forma smagliante (doppietta). Decisivo, comunque, l’ingresso in campo di Petersen, reduce da un’ottima Olimpiade (sei reti in sei partite) macchiata solo dall’errore dal dischetto che è costato l’oro olimpico alla Germania. L’ex attaccante del Werder, infatti, ha servito l’assist per il goal del 2-1 di Philipp prima di chiudere definitivamente i conti realizzando un calcio di rigore nei minuti di recupero.
POHJANPALO MEGLIO DI HIGUAIN! – Nel sabato delle grandi sorprese, la copertina spetta, di diritto, all’attaccante finlandese Pohjanpalo, ventunenne di belle speranze. Dopo aver timbrato il cartellino nella prima stagionale, il ventunenne – entrato in campo al 72° al posto di un deludente Mehmedi – ha ribaltato le sorti di Bayer Leverkusen-Amburgo mettendo a segno una clamorosa tripletta (molto bello il secondo goal), che ha consentito alle Aspirine di imporsi con un rotondo 3-1. Impressiona la media-goal fin qui dallo scandinavo, che nelle passate stagioni, passate in prestito fra Aalen, Helsinki e Dusseldorf, non aveva certo brillato: un goal ogni dieci minuti, quattro realizzati in quaranta giocati. Uno score che fa impallidire quello stratosferico fin qui avuto da Higuain con la maglia della Juventus! Solo il tempo ci dirà se Pohjanpalo è una meteora di fine estate. Oggi, però, si guadagna, giustamente, le copertine dei mass media tedeschi.
ALTA DAME CAPOLISTA – Delude, invece, il Wolfsburg, che non va oltre lo 0-0 interno contro un coriaceo Colonia, messo impeccabilmente in campo dal bravissimo Stoger. I Lupi non danno seguito all’ottimo successo colto, al debutto, sul campo dell’Augsburg, andando a sbattere contro il muro eretto dai Caproni. Fra gli aspetti positivi per Hecking, l’ottima intesa fra Didavi e Draxler, piedi vellutati dai quali dipenderanno le future fortune dei Wolfe. Male, invece, Gomez, apparso non a suo agio nel ruolo di prima punta di movimento in grado di aprire spazio per gli inserimenti da dietro. Importante affermazione dell’Hertha Berlino, attuale capolista della Bundesliga col Bayern Monaco. La squadra di Dardai espugna Ingolstadt con un comodo (e meritato) 2-0, confermando di poter fare ancora affidamento sull’ottima vena realizzativa di Ibisevic e su un pacchetto arretrato solido e granitico. Buona la prova fornita da Esswein, interessante novità tattica dell’Alte Dame di questa stagione. Conclude il quadro la preziosissima vittoria dal Darmstadt contro l’Eintracht Francoforte, in un vero e proprio scontro diretto per non retrocedere. Decide un goal al novantesimo di Sirigu.
BUNDESLIGA, SECONDA GIORNATA
Schalke-Bayern Monaco 0-2 (Lewandowski, Kimmich)
Bayer Leverkusen-Amburgo 3-1 (Wood (A), 3 Pohjanpalo )
Wolfsburg-Colonia 0-0
Darmstadt-Eintracht Francoforte 1-0 (Sirigu)
Ingolstadt-Hertha Berlino 0-2 (Ibisevic, Schieber)
Friburgo-Borussia M’Gladbach 3-1 ( Hazard (B), 2 Philipp, Petersen)
RB Lipsia-Borussia Dortmund 1-0 (Keita)
Werder Brema-Augsburg oggi 15,30
Mainz-Hoffenheim oggi 17,30