I celesti, che ora però di maglia vestono la blu, sono tornati solidi in tutti i campi, compreso quello finanziario, e vogliono stuzzicare i nomi grossi di questo campionato, come il Reims che si trova ad oggi a parità di punti. Per la squadra di Der Zakarian, forse troppo osannata nel precampionato, questa non sarà una passeggiata. La cadetteria riserva sempre delle sorprese, e anche delle matricole come Tours e Amiens non hanno regalato punti tra le mura di casa. I big non sono ancora in condizione, e si aspettano ancora le firme d’autore dei vari Chavarria e Charbonnier. Per il momento ci si gode il difensore-bomber Julian Jeanvier, autore di due reti, di provenienza dal Lille. A chiudere questo gruppo, matematicamente avanti sul Reims, c’è un’altra grande squadra, ovvero il Gazelec Ajaccio, squadra solida senza un vero e proprio capocannoniere, ma che a partire dagli ex Ligue 1 Steve Elana e François Clerc cercherà sempre di prendere un gol in meno piuttosto che farne uno in più. Exploit ad Auxerre a parte(1-2).
Ligue 2, recap del mese di Agosto (1°-5° giornata)
Siamo solo all’inizio, ma la pausa forzata causa nazionali ci porta a tirare le prime somme sulla stagione di Domino’s Pizza Ligue 2, che oltre allo sponsor nuovo di zecca presenta un mix di novità e classicità, in un campionato dove i gol sono sempre stati una peculiarità. Dopo una prima giornata molto deludente, in cui forse gli unici spettatori contenti erano quelli che avevano strappato un buono del famoso produttore di pizza, dalla seconda in poi le compagini di Ligue 2 hanno iniziato a fare sul serio e hanno riportato questo campionato sui binari giusti. Ma andiamo con ordine, analizzando la classifica e gli stati d’animo delle 20 protagoniste, in un campionato che mai come quest’anno è pieno di squadre storiche del calcio francese, come il Reims retrocesso dalla Ligue 1 oppure il neo-promosso RC Strasburgo.
In prima posizione, tutto solo per il momento, troviamo lo Stade Brestois 29 del nostro Cristian Battocchio, a quota 11 punti, una delle sei squadre imbattute del campionato e con il maggior numero di vittorie. Se è vero che fino ad ora non sono arrivati veri e propri scontri diretti,c’è da dire che le vittorie con Orléans, Red Star e Valenciennes sono state accompagnate dai pareggi ad Ajaccio (sponda Gazelec) e Sochaux, dove i rossi sono parvenuti al pareggio in tre minuti, trascinati dal bomber Neal Maupay,un giocatore sceso dalla Ligue 1 per risalirci al più presto. La squadra sembra quadrata, il centrocampo è gestito dall’esperienza di Bruno Grougi, e davanti c’è un potenziale da Ligue 1. Per il momento non ci sono stati intoppi ma Furlan sa che il peggio dovrà ancora arrivare.
Alle spalle, segue il sorprendente Amiens SC, anch’esso neo-promosso dal campionato National assieme allo Strasburgo. Capitan Thomas Monconduit ha affermato di voler tornare ai suoi livelli dopo l’esperienza all’Auxerre, e dopo un inizio più che stentato per i suoi, con un punto in due partite, i bianconeri sono tornati prepotentemente nelle zone alte della classifica chiudendo il trittico Niort, Lens e Nimes con tre vittorie. La perla di tutto ciò è il trionfo al Bollaert Dellelis di Lens, grazie a Johnathan Tinhan, che ha già segnato 3 gol in 5 giornate. L’inizio contro lo Stade Reims(1-1) allo Stade de la Licorne era stato positivo, ma non era stato eccessivamente considerato visto che gli avversari avevano chiuso in dieci uomini.
Il gruppo che segue è formato da quattro squadre di peso del calcio francese, che provengono da momenti diversi a livello societario e calcistico: il Sochaux, pur pareggiando a Brest, aveva dato l’ennesima prova di forza di questa stagione, dopo aver battuto Troyes e Clermont in casa. Il faro è il capocannoniere malgascio Faneva Ima Andriatsima, miglior giocatore della lega(5 gol) dopo un passato al Nantes che lo aveva portato ad un innumerevole giro di prestiti. Con il Sochaux troviamo poi lo Strasburgo, altra sorpresa proveniente dalla terza divisione. La Meinau e i suoi supporters aspettavano da anni questi risultati, ma un gioco del genere e un Khalid Boutaib in questo stato di grazia stentavamo ad immaginarlo.
Ad 8 punti, un duo strano ma non troppo: Le Havre e Valenciennes, i primi vincitori della medaglia di legno nel 2016 (quarto posto), i secondi salvi nelle ultime giornate invece. Per il Le Havre, quindi, l’ordine è quello di tornare in Ligue 1 dopo il 2008-2009, mentre per il Valenciennes fare un campionato di alta classifica vorrebbe già voler dire fare una grande stagione dalle parti dell’Hainaut. Entrambe a Nord seppur a latitudini diverse, avranno sempre il pubblico come dodicesimo uomo. Da non sottovalutare il ruolino della squadra di Hadzibegic, che ha raccolto 5 punti in quattro incontri da incubo con Brest, Sochaux, Reims e Clermont. Il 10 settembre, quando le due squadre si affronteranno, ne sapremo sicuramente di più.
Chiudono la prima parte di classifica a 7 punti Troyes, AC Ajaccio e Clermont. Per il Troyes erano volate piogge di critiche sui social dopo le due sconfitte nelle prime due partite, accusato di fare ancor meno gioco rispetto alla Ligue 1. Ma, nel dipartimento dell’Aube, bisognava registrare dal punto di vista tecnico-tattico il fatto che la squadra giocasse in Ligue 2, cambiando modo di proporsi senza essere troppo timidi e rinunciatari. La vittoria a Le Havre lo ha dimostrato. L’AC Ajaccio non è più la squadra che intimoriva squadre del calibro del PSG in Ligue 1, e di certo questo lo sa: ma a differenza dello scorso anno, dove lottò con Sochaux ed Evian per la retrocessione, quest’anno in Corsica, ma anche fuoricasa, stanno vedendo del buon calcio, frutto anche delle doti tecniche e balistiche del franco-algerino Riad Nouri, che possiede un nome pesante e simile a quello di Mahrez e che ne incarna le stesse doti, come nell’ultima giornata dove il suo Ajaccio ha perso però a Clermont-Ferrand, contro una squadra che lotta per mantenere il livello dello scorso anno, dove senza nomi grossi si era classificata settima con gli stessi punti dei sang et or di Lens.
Nella parte bassa, a 6 punti troviamo il Tours ed il Lens, e a seguire Auxerre e Orléans a 5: possiamo fare un discorso unico perchè la leggera variazione di punti non cambia la sostanza di queste quattro squadre. Per Tours ed Orléans la prima parte di stagione non è stata negativa, perchè per la squadra della Valle della Loira, oltre al trionfo sontuoso di Niort(1-4) sono arrivati pareggi pesanti a Lens ed a Reims, mentre per i novelli dell’Orléans, dopo il battesimo del fuoco in casa con il Le Havre(0-1) ed a Brest(2-1), sono arrivati 5 punti contro squadre di rango, in attesa di ritrovare un Karim Ziani in piena forma, che diventerà la chiave per le speranze salvezza.
Per Lens ed Auxerre invece, il discorso è diametralmente opposto: i nordisti, delusi dopo il fallimento del progetto Kombouaré, non riescono ancora ad avere una nuova identità, visto che il nuovo coach Casanova non riesce a dare un’impronta forte e un vento di novità. Risultati altalenanti, gioco frammentario che sono culminati nell’eliminazione in Coppa di Lega contro il Paris FC in casa. Piove sul bagnato e sul grigiore del Nord-Pas di Calais, ma Ange Casanova, corso come il suo collega Frederic Antonetti, potrà forse risollevare le sorti di questa squadra, puntando sugli sperimentati Autret e Bourigeaud e sulla saracinesca Douchez, che dovrà confermare le belle parole spese per lui. L’Auxerre sta facendo esattamente quello che si era ripromesso di non ripetere: una stagione perfettamente anonima. Quattordicesimo posto, qualche buon pareggio, una vittoria importante e qualche sconfitta di troppo che fanno tornare le vertigini dalle parti dell’Abbé-Deschamps. Il faro offensivo Guirassy è partito verso Colonia, spazio ora al tridente formato dai due 19enni Diallo ed Aye, insieme a Courtet, ex Reims(9 gol in Ligue 1 2012/2013).
A 3 punti, Red Star e Chamois Niortais soffrono di pareggite acuta, quando riescono ad acciuffare qualche punto: i parigini, seppur nel nuovo gioiellino Jean Bouin(dove gioca lo Stade Français di Rugby), hanno raccolto solo delle sconfitte(0-3 col Brest) e degli 0-0 noiosi in terra capitolina, e fuoricasa è peggio che andar di notte. In più, Naim Sliti, è partito 250 km più a Nord,verso Lille,per sostituire il genio marocchino Boufal, lasciando i suoi privi di un vero e proprio sostituto. Il Niort, dal canto suo, sa quale campionato dovrà affrontare: lottare nei bassifondi per provare a strappare una salvezza quantomeno anticipata. Per ora solo pareggi, con Lens, Laval e Bourg-Peronnas, e due sconfitte con due squadre non irresistibili come Tours e Amiens.
Sul fondo del baratro ci sono cadute Nimes,Laval e Bourg-Peronnas. Il Nimes segue la linea del Niort e cerca ogni anno la salvezza, come quella miracolosa del 2015/2016 dove, pur essendo squalificato di 8 punti per il calcioscommesse, riuscì ad ottenere un buon filotto di risultati positivi che condussero i Nimois al 14esimo posto. In più, proprio quest’anno, il giocatore più rappresentativo del Laval, Rachid Alioui, ha scelto di cambiare casacca passando in languedoc, creando così un piccolo vantaggio in chiave salvezza. Laval che, da peggior attacco del campionato(1 gol realizzato), ha proposto pochissimo e che non si riesce ancora ad identificare. Possiamo solo affermare che il peso specifico delle squadre affrontate (Valenciennes,Gazelec,Troyes) è stato notevole, e che l’incontro con l’Orléans della prossima giornata sarà un crocevia della stagione.
A chiudere la classifica c’è il Bourg-Peronnas, a cui mancano i periodi gioiosi e fecondi dello scorso anno, quando la squadra navigava nel bel mezzo della classifica ed affrontava l’Olympique de Marseille in casa, in Coppa di Lega, come fosse una sublimazione del buon lavoro svolto. Ma, un anno dopo, una delle squadre e delle realtà più piccole di Ligue 2(Bourg en Bresse conta circa 40.000 abitanti) e uno dei budget più striminziti(6.3 mln) si ritrova a far fronte alla lotta per la retrocessione. Se staff e dirigenti saranno sufficientemente preparati e forti mentalmente, potrebbero iniziare a combattere, in caso contrario, scenderanno senza gloria in National.