Il Monaco espugna il Madrigal e ipoteca il passaggio del turno grazie alla serata nera di Alfred N’Diaye, che regala un rigore dopo meno di un paio di minuti, e si perde l’uomo in occasione del raddoppio di Bernardo Silva. È una vittoria che vale oro per i francesi, la seconda sul suolo spagnolo in nove trasferte iberiche (dodici anni dopo lo storico 0-5 al Riazor di La Coruña), e che costringerà il Villarreal a dover vincere con due reti di scarto in Francia per ottenere la qualificazione. Dalla sua Fran Escribá può presentare molte attenuanti: è sulla panchina amarilla da appena sei giorni, e ha dovuto schierare una formazione priva di otto elementi, di cui sei titolari: Jaume Costa e Víctor Ruiz in difesa, Chéryshev e Jonathan dos Santos a centrocampo, Soldado e Bakambu in attacco. Nonostante tutto il Sottomarino giallo ha dominato in campo per larghi tratti della gara, mettendo in mostra una condizione atletica superiore, ma il Monaco ha sfruttato i pochi lampi a disposizione e può ritenersi con un piede e mezzo alla fase ai gironi.
Nella serata dell’esordio ufficiale di Escribá l’inizio è dei peggiori: dopo nemmeno un paio di minuti N’Diaye atterra Lemar in area e procura un calcio di rigore agli ospiti, sulla falsariga di quanto già fatto nell’amichevole col Porto. Per Fabinho trasformare il tiro dal dischetto è un gioco da ragazzi, per il Madrigal è un inizio di stagione da incubo. Solamente due anni fa contro il Siviglia, quando Vitolo gelò lo stadio dopo quattordici secondi, il Submarino amarillo prese un gol europeo così veloce. E pensare che in tutta la campagna europea dell’anno scorso il Villarreal incassò un solo gol nelle sette partite interne. Ma col passare dei minuti la squadra di casa riprende in mano l’incontro. La prima differenza evidente tra il nuovo Sottomarino di Escribá e quello di Marcelino è l’utilizzo del lancio lungo dalle retrovie come alternativa alla palla giocata. Abbastanza curioso considerando che Pato e Santos Borré soffrono fisicamente i due centrali monegaschi.
Ma considerando il gioco aereo come una valida alternativa in determinate situazioni di gioco, e non un disperato tentativo di creare qualcosa senza avere idee, può avere i suoi effetti. Il Submarino amarillo cerca di impostare i propri ritmi, con i francesi attenti a non concedere spazi e ripartire in verticale. Finché arriva il pareggio prima dell’intervallo, quando proprio una giocata di gioco aereo permette a Pato di trovare il gol al debutto, la sua specialità (gli è già riuscito all’Internacional, al Milan, al Corinthians e al Chelsea, spesso anche nelle diverse competizioni, tranne che al San Paolo). Il colmo è che la rete arriva dopo due torri di Roberto Soriano e Santos Borré – il colombiano, per il resto, molto movimento e poca incisività.
Escribà d’altronde ha le scelte limitate: in panchina figurano solo canterani e il terzino Rukavina. La sua squadra comunque risponde bene: tiene meglio il campo, arriva prima sui palloni, dà la sensazione di poterla risolvere da un momento all’altro. Il Monaco pensa al gol in trasferta e a sfruttare le disattenzioni avversarie per colpire alle spalle. E proprio così arriva la rete del raddoppio. N’Diaye si alza di molti metri, perde il confronto con il subentrato Carrillo e propizia l’occasione che Bernardo Silva sfrutta nel migliore dei modi, aiutato anche dal tiro deviato dalla coscia di Mario Gaspar. Il Sottomarino giallo non si arrende, ma la mazzata è pesante. I problemi di formazione e l’assenza di giocatori di peso in attacco e sulle fasce si ripercuote in campo: molta voglia ma poche intuizioni, con il solo Castillejo attivo. Nel finale Mendy rimedia una doppia ammonizione: la prima per un entrata dura su Mario Gaspar, la seconda per una reazione scomposta nei confronti di Castillejo nel parapiglia scatenatosi dopo l’intervento su Gaspar. Brych gli sventola due cartellini gialli consecutivi e lo manda negli spogliatoi: salterà il ritorno. Ma al Louis II al Monaco basterà amministrare ed evitare catastrofi e garantirsi il posto nella Champions League dei grandi.
Tabellino:
Villarreal (4-4-2): Asenjo 6; Mario Gaspar 6,5, Musacchio 5,5, N’Diaye 3,5, José Ángel 6,5; Roberto Soriano 6, Trigueros 6, Bruno Soriano 7, Castillejo 7; Santos Borré 4,5 (76’ Mario González ng), Pato 6,5. A disp.: Andrés Fernández, Ramón Bueno, Rukavina, Larrea, Rodri, Cantalapiedra. All. Fran Escribá.
Monaco (4-4-2): Subašić; Raggi, Jemerson, Glik, Mendy; Lemar, Fabinho, Bakayoko, Dirar; Bernardo Silva (81’ João Moutinho), Germain (69’ Carrillo). A disp.: Badiashile, Diallo, Adama Traoré, Ivan Cavaleiro, Jean. All. Leonardo Jardim.
Gol: 3’rig. Fabinho, 36’ Pato, 72’ Bernardo Silva.
Arbitro: Felix Brych (GER). Ha ammonito N’Diaye, Lemar, Fabinho, Mendy e João Moutinho; e ha espulso lo stesso Mendy per doppia ammonizione all’87’.
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