Falsa partenza: alla prima di Keller, l’Union Berlin cade 2-1 a Bochum

L'esultanza del capitano del Bochum, Bastians, per la rete dell'1-0

Dopo sei settimane di preparazione oggi si è aperta la Zweiteliga 2016-2017 per l’Union Berlin impegnato al Vonovia Ruhrstadion contro il Bochum. Una sfida che rimanda alla passata stagione dove le due squadre, fino alla fine, hanno provato a superarsi a vicenda per agguantare il quinto posto ottenuto, alla fine, proprio dai Blau-Weiß. Anche oggi il campo ha dato ragione alla squadra di Gertjan Verbeek che, pur avendo perso il capocannoniere della scorsa stagione, Simon Terodde, passato allo Stoccarda ha superato per 2-1 (reti di Bastians al 57’, Kreilach al 72’ e Weilandt al 77’) i berlinesi alla loro prima uscita ufficiale con Jens Keller in panchina.

Una vittoria senz’altro meritata per il Bochum: al netto di un primo tempo sciatto giocato a rimpalli e palloni volanti da entrambe le parti, i padroni di casa hanno forzato di più il ritmo approfittando dei tanti giri a vuoto della difesa ospite. Al 9’ Marco Stiepermann si inserisce sulla sinistra, ma sparacchia altissimo, poi è l’attaccante Mlapa, che ha fatto a sportellate contro Leistner e Schönheim per tutto il match, a rendersi pericoloso prima con un tiro debole da fuori area al 25’ e poi con una conclusione dal fondo. Sul calcio d’angolo Busk salva lo 0:0 su un colpo di testa di Bastian. Il secondo tempo si apre con il primo squillo di Hosiner con la maglia dell’Union che al 51’ tira in bocca al portiere. Poi, dopo la rete del vantaggio del Bochum con Bastian, è sempre l’attaccante numero 16 a sfiorare la rete per gli ospiti, ma piegato male su un lato, da buona posizione, tira alto. E’ il preludio alla rete del pareggio firmata Kreilach: qui l’Union avrebbe, al 75′, anche l’occasione per effettuare il sorpasso, ma spreca tutto in contropiede. Gol sbagliato e gol subito, così, un giro di lancetta dopo, i padroni di casa mettono a segno la rete del definitivo 2:1.

Le formazioni
VfL Bochum (4-2-3-1): Riemann – Perthel, Bastians, Hoogland, Celozzi – Losilla, Stiepermann – Stöger (46. Wurtz), Eisfeld (89. Canouse), Wellandt – Mlapa (68. Quaschner). Allenatore: Gertjan Verbeek.
Fc Union Berlin (4-3-3): Busk – Trimmel, Leistner, Schönheim, Pedersen – Kroos (78. Quiring), Fürstner (80. Parensen) Kreilach – Skrzybski, Hosinier, Redondo (67. Quaner). Allenatore: Jens Keller.

I gol
(1:0) Al 56’ il Bochum sblocca il match: calcio di punizione sulla sinistra battuto dal numero 10 Eisfeld, cross indirizzato sul secondo palo dove completamente solo c’è Hoogland che prova a colpire la sfera sulla quale si precipita il portiere Busk che interviene. Il centrale è lesto, però, a riprendere il pallone e a buttarlo in mezzo, dove, rapido si precipita il capitano Bastians che di sinistro realizza la rete del vantaggio.
(1:1) 72’ arriva il pareggio dell’Union Berlin: azione ad ampio respiro con il terzino danese Pedersen, alla sua prima partita con i berlinesi, che lascia partire una rasoiata terra-aria in area di rigore su cui arriva Felix Kroos che prova a tirare scoordinato. Il tiro rimbalza sul centrale di difesa ed è ancora Kroos a recuperare la palla in scivolata contendendola al portiere Riemann in uscita bassa. Il tocco del nuovo capitano è decisivo per buttare la palla in area e a servire Damir Kreilach che a porta vuota, di piatto, realizza un gol facile.
(2:1) Nemmeno il tempo di esultare che i tifosi ospiti devono ritirare le bandiere e smorzare i cori un’altra volta: al 77’ è il portiere Busk a commettere un erroraccio. Quaschner entrato da dieci minuti sguscia via sulla corsia di sinistra, entra in area e quasi dal fondo serve un pallone basso. Il portiere danese si butta per intercettare la traiettoria, ma goffamente perde la sfera su cui, da rapace d’area, arriva Weilandt che con un tocco morbido supera Busk ancora a terra e trasforma la rete del definitivo 2:1.

L’episodio del match: effetto sliding doors – Collin Quaner
Minuto 75. Appena raggiunto il pareggio, l’Union ha una clamorosa occasione per capovolgere il risultato: Collin Quaner, fresco, galoppa in contropiede ad ampie falcate superando a centrocampo due avversari. Arrivato in area di rigore, invece di servire Hosiner pressoché smarcato,  preferisce temporeggiare sul vertice alto di sinistra, aspettando l’inserimento alle spalle di Kreilach. Il croato arriva in corsa, ma il suo tiro è completamente fuori dallo specchio. Dal possibile vantaggio allo svantaggio: sul capovolgimento di fronte arriva la rete di Weilandt.

Il migliore dell’Union Berlin
Difficile trovare uno che svetti per qualità nel match perso a Bochum. Sicuramente Damir Kreilach, gol a parte, dimostra di essere di livello superiore, di avere i tempi giusti per inserirsi ed essere sempre pericoloso e di avere anche la tempra per impostare il gioco. Positiva anche la prestazione del terzino danese Kristian Pedersen che, alla sua prima partita in Zweiteliga, non ha avuto alcun tipo di timore e si è proposto con una certa frequenza. Bene anche l’altro danese, il portiere Jakob Busk su cui pesa la papera sul secondo gol, ma decisivo per aver sventato almeno altri due gol, uno per tempo.

Il peggiore dell’Union Berlin
Se a Pedersen, all’esordio, non sono tremate le gambe, non si può dire lo stesso al suo omologo di fascia destra, Christopher Trimmel. L’austriaco, però, in rosa dal 2014, è decisamente più esperto, eppure non ne ha beccata una: sempre superato sulla destra, ha perso tutti i duelli, gli è sfuggito Bastians nel primo tempo su calcio d’angolo (Busk ha evitato il gol), ha lisciato su un’altra occasione del Bochum nei primi 45 minuti. Disorientato per tutto il match, è colpevole anche sulla rete del 2:1 dove si è lasciato superare con troppa facilità da Quaschner. Gli occhi, però, erano tutti puntati sull’altro austriaco, Philipp Hosiner, il neo-attaccante chiamato a sostituire Wood. Sul ragazzo pesa tanta responsabilità: il passato non è gentiluomo mettendolo a confronto con l’americano, Polter e Terodde, gli ultimi arieti che hanno fatto la storia dell’Union Berlin. A questo giro è stato praticamente un fantasma: non ha toccato palla nel primo tempo, si è visto nei secondi 45′ per due buone occasioni sciupate malamente. Male la prima.

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Giornalista, nato a Bari in un ambiente dove gli si diceva di tifare per i bianco-rossi, ha seguito il suggerimento alla lettera appassionandosi all'Union Berlin. Fidanzato ufficialmente con il club dal 12 agosto del 2012 quando ha assistito ad una partita per la prima volta nello stadio An der Alten Försterei. Ama i cappelli: i suoi, quello di De Gregori, di Charlie Brown, di Alan Grant e di Nereo Rocco.