FootLab – A difesa della storia: il Bohemians 1905 e lotta del suo popolo.

“L’ideologia, la religione, la moglie o il marito, il partito politico, il voto, le amicizie, le inimicizie, la casa, le auto, i gusti letterari, cinematografici o gastronomici, le abitudini, le passioni, gli orari, tutto è soggetto a cambiamento e anche più di uno. La sola cosa che non sembra negoziabile è la squadra di calcio per cui si tifa”. Javier Marías Franco, uno dei letterari contemporanei spagnoli tra i più importanti nel panorama internazionale, non ha poi così tanto torto, come dimostra la storia dei tifosi del Bohemians 1905, società calcistica di Praga nel bel mezzo di una lunga diatriba legale. La loro lotta contro il potere economico e la burocrazia è diventata un vero baluardo della difesa di diritti e passioni; un modello per tutti coloro che vogliono continuare a sognare, nello sport come in altri settori. Essi hanno infatti scelto di non cambiare squadra dopo il suo fallimento, attivandosi a difesa della loro storia.

Corre l’anno 1905 e nel piccolo quartiere di Vršovice, Praga 10, viene fondato un nuovo club calcistico, il Bohemians, che tradotto significa “Boemo”. L’idea è quella di creare un’istituzione in cui la classe operaia, che costituisce gran parte della popolazione del distretto, può riconoscersi nel panorama calcistico nazionale. I colori scelti sono il bianco e il verde, mentre per il simbolo si deve aspettare qualche anno. Siamo nel 1927 quando al termine di una tournée estiva della formazione ceca in Australia essa riceve in regalo due canguri, animali tipici del luogo, che vengono affidati allo zoo di Praga, diventando a tutti gli effetti la mascotte e contribuendo a ridisegnare il logo del club.

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Il Bohemians naviga stabilmente nella massima serie calcistica della Repubblica Ceca, raggiungendo i vertici all’inizio degli anni Ottanta: nel 1982 arriva il primo trofeo con la vittoria della Coppa Cecoslovacca. Nello stesso anno la squadra biancoverde raggiunge anche la semifinale di Coppa Uefa, un traguardo molto prestigioso, fallendo la finale nella doppia sfida con i belgi dell’Anderlecht. L’anno successivo arriva il primo ed unico titolo Cecoslovacco della sua storia, prima di un secondo posto conquistato due campionati dopo. Il Bohemians non possiede dunque un palmarès di certo tra i più ricchi, ma nel corso della sua storia si è guadagnato la stima e l’affetto di una buona parte del panorama calcistico ceco (e non solo) grazie ad una tifoseria tra le più calorose. Non dimentichiamo poi Antonin Paneka, l’autore del rigore decisivo con tanto di singolarissima esecuzione a “cucchiaio”, che veste proprio la maglia del Bohemians nel 1976, anno in cui la Cecoslovacchia si aggiudica il primo e unico trofeo internazionale per nazioni: stiamo parlando dei Campionati Europei, svolti nell’ormai ex Jugoslavia.

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Si arriva così dritti dritti fino al 2005, anno della svolta. La società, capitanata dal presidente Vejsada, non riesce più a gestire i debiti accumulati negli ultimi anni ed è costretta a fallire. La squadra sparisce mentre la polisportiva TJ Bohemians, di cui fa parte proprio la sezione calcistica, concede in comodato d’uso il marchio col canguro e la registrazione del nome ufficiale allo Střížkov, formazione di terza serie dell’omonimo quartiere di Praga 9, che prende il nome di FK Bohemians Praga.

Un duro colpo per l’intero calcio ceco e soprattutto per i calorosissimi tifosi biancoverdi, che dimostrano il loro attaccamento organizzando diverse iniziative con lo scopo di raccogliere fondi per acquistare una piccolissima squadra del loro quartiere, l’AFK Vršovice, militante anch’essa in serie C ceca. Una strategia che ha come obiettivo quello di fronteggiare il disonore, molto sentito tra i vicoli della capitale ceca, di vedere la propria squadra risiedere in un altro distretto della città. Questo nuovo club prende il nome di Bohemians 1905, con tutti i tifosi (dai più giovani ai più anziani) che scelgo senza indugi di seguire la squadra (ri)fondata proprio da loro, nel vero quartiere del Bohemians.

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La vicenda si trasforma in una vera battaglia legale, con i due club che chiedono il riconoscimento ufficiale alla Federazione di Calcio Ceca; un contenzioso alla quale decide di aggiungersi anche Michael Vejsada, ultimo presidente del vecchio Bohemians. Grazie ad alcune leggi federali, egli vanta infatti ancora pretese sulla proprietà del marchio, allargando ulteriormente la questione.
La querelle tra le due squadre si sposta sui campi da gioco: nella prima stagione, quella 2005/2006, si giocano i primi derby che si concludono con due pareggi e l’odio sprezzante dei tifosi del Bohemians 1905 verso coloro che, secondo loro, gli hanno rubato il marchio e pretendono di ereditarne anche la storia. Al termine del campionato lo Střížkov si piazza al terzo posto mentre il Bohemians al quarto. Quest’ultimo però ha la meglio negli spareggi playoff e riesce a passare in Druha Liga, la seconda divisione ceca. Un risultato molto importante che il club di Vršovice riesce a bissare la stagione successiva con il salto nella massima serie della Repubblica Ceca.

Intanto il Bohemians di Střížkov continua a detenere la proprietà del marchio, senza alcuna intenzione di mollarlo, ottenendo l’anno dopo anche la gioia sportiva della promozione dalla terza alla seconda divisione. Nella stagione successiva, le sorti sportive dei due club si ribaltano: nell’anno del ritorno nella Gambrinus Liga, il Bohemians 1905 retrocede per pochi punti, mentre i rivali conquistano per la prima volta nella storia la massima serie.

Nella stagione 2008/2009, alla vicenda si aggiunge un nuovo colpo di scena: il vecchio presidente Vejsada iscrive ai campionati provinciali di Praga, l’equivalente della terza categoria italiana, una nuova squadra con la denominazione originale di “FK Bohemians”, che va ad aggiungersi alle altre due “FK Bohemians 1905” e “FK Bohemians Praga”. Intanto un tribunale ceco riconosce legittimo ed esclusivo l’uso del canguro dei colori biancoverdi, nonché della storia all’FK Bohemians 1905; una decisione che consente al club di identificarsi al 1905 come anno di fondazione, mentre al Bohemians di Střížkov non resta che considerare come data il 2005.

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Tornando alle questioni di campo, il campionato 2008/2009 è favorevole a entrambi i club: il Bohemians 1905 si guadagna il pass per la serie A, mentre il club di Střížkov riesce a salvarsi nella massima divisione, aprendo le porte ai primi due derby in Gambrinus Liga. La gara d’andata si gioca a Praga 10, casa dell’odiato club di Střížkov. La società ospitante, dopo aver minacciato di non presentare la squadre, decide di applicare il caro biglietti mettendo il prezzo unico a 300 Corone (un ingresso della massima serie costa tra le 50 e le 200 corone, a seconda dei vari settori e dell’importanza del match). La risposta del tifo Bohemians 1905 non tarda ad arrivare: un migliaio di supporters marcia dalla stazione vicina allo stadio in corteo, prima di dominare sugli spalti in quella che in realtà doveva essere una partita in trasferta. I 4000 del Bohemians 1905 (molti tifosi hanno deciso a malincuore di disertare per non regalare 300 Corone ai rivali) hanno gioco facile contro un settore di casa semi-deserto. Intanto la controversia legale si arricchisce di un nuovo episodio chiave: dopo la sentenza a favore del Bohemians 1905, il club di Střížkov non ci sta e rilancia, denunciando i rivali: secondo la società del distretto di Praga 10, il Bohemians non può avere attributo il 1905 come anno di nascita in quanto fallito, bensì il 2005. La protesta dei biancoverdi di Střížkov si sposta dalle sedi legali al campo. Nella gara di ritorno della stagione 2009/2010, il presidente attua il progetto della vigilia della partita d’andata (poi non portato a termine) non presentando la squadra come segnale di protesta nei confronti del tribunale ceco, in quanto esso ritene che la sua società sia l’unica depositaria del nome Bohemians. Questa mossa gli costa una multa di 6 milioni di Corone e ben 15 punti di penalizzazione, che condannano lo Střížkov ad un’inevitabile retrocessione. La storia non finisce qui: il club rifiuta di pagare la sanzione con la conseguenza della retrocessione d’ufficio in terza divisione. Un vero e proprio incubo, con i tifosi del Bohemians 1905, sempre in prima fila nella doppia battaglia sportiva e legale, che festeggiano: loro in prima divisione, lo Střížkov in terza serie.

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Discorso chiuso? Nemmeno per sogno, con Charles Carp, presidente del Bohemians Střížkov, che continua la sua personalissima battaglia. Egli allestisce una squadra molto forte e stravince il campionato di terza divisione, guadagnando la promozione con alcune giornate d’anticipo. Nello stesso anno, il 2011, la corte municipale di Praga annulla la sentenza del 2009 che concedeva il marchio al Bohemians 1905, riaprendo il discorso ad una nuova sentenza che rimette in gioco tutto. Intanto proprio nella stagione 2011/2012, i biancoverdi “storici” retrocedono in serie B, categoria nella quale resta lo Střížkov, non riuscendo a guadagnare la promozione e aprendo le porte ad altri due derby. Il primo si gioca il 5 agosto, alla prima giornata di campionato, nella famosa “Fossetta”, impianto storico del Bohemians 1905, mentre la gara di ritorno si disputa all’ultimo turno di campionato, proprio come prevede il regolamento “all’inglese”. La gara d’andata vede le due squadre impattare ancora una volta, mentre il 1 giugno tra le mura amiche il Bohemians Praga (Střížkov) riesce a vincere 3 a 2; una vittoria dal retrogusto amaro, con i tanto odiati rivali che festeggiano proprio in “trasferta” il ritorno nella Gambrinus Liga. Un grande traguardo per il club storico di Vršovice, che nelle tre stagioni successive riesce sempre a conquistare la permanenza nella massima categoria, piazzandosi per ben due volte nella parte alta della classifica (8° nella stagione 2014/2015 e 9° nell’ultima 2015/2016), eccezion fatta per quella 2013/2014, la prima dopo la promozione, con il 14° posto e la salvezza ottenuto proprio all’ultimo turno. Discorso diverso per il Bohemians Střížkov, che retrocede nella stagione 2013/2014 e non riesce più a tornare il Druha Liga. Nel 2015 arriva l’ultima (per ora) sentenza del Tribunale di Praga che ha vietato l’utilizzo del nome allo Střížkov a causa della mancanza di legami con il club storico in cui ha militato Panenka, costringendo in termini di legge la squadra a tornare al nome di FK Střížkov Praga 9, anche se tra tribunali e sentenza, ricorsi e appelli, la battaglia non è ancora terminata. Lo Střížkov ha infatti mantenuto la ragione sociale di Bohemians in attesa di una sentenza definitiva, che però tarda ad arrivare. E il “terzo” Bohemians di Vejsada? Dopo alcuni campionati “senza infamia e senza lode” nell’ultima categoria calcistica ceca, fallisce, togliendo a cui che ha dato il via a tutta questa diatriba (il presidente Vejsada) i diritti sul marchio.

Quella del Bohemians rappresenta dunque una vicenda infinita in cui l’amore dei tifosi per la squadra del proprio distretto e soprattutto per le proprie tradizioni sfidano il potere di uomini ricchi, che si sentono in diritto di ereditare, grazie al potere del denaro, una storia sportiva che nonostante un palmarès non ricchissimo ha segnato (e continua a farlo) una pagina importante del calcio di Praga e dell’intera Repubblica Ceca. I supporters del Bohemians 1905 sono infatti conosciuti, non solo in patria, per il loro caloroso supporto ai colori biancoverdi: nelle partite di casa allo stadio Ďolíček, nel quartiere di Vršovice, l’atmosfera è davvero particolare, con cori per tutto l’incontro (mai contro l’avversario) e la particolare consumazione di prodotti tipici come la birra locale a fiumi, la “klobása”, una particolare salsiccia locale, e il “párek”, il classico wurstel di questa zona dell’est Europa, differente da quello più famoso tedesco. Risulta dunque davvero inspiegabile il motivo per il quale i tribunali non riescano ancora a emettere una sentenza definitiva che renda giustizia ad un popolo che continua a lottare a difesa della sua leggenda, lasciando aperto lo spiraglio allo Střížkov di ereditare una tradizione ultracentenaria con cui non ha avuto nulla a che fare. Non resta che attendere le prossime tappe della vicenda che speriamo possano dare ragione alla passione, quella vera, dei tifosi del Bohemians storico del quartiere di Vršovice.

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Laureato in Mediazione Linguistica, amo viaggiare e il 'football' di ogni angolo del mondo. Laziale fino al midollo, fin da bambino coltivo la passione per il giornalismo di ogni genere, con una particolare preferenza per quello sportivo. Con grande orgoglio, conto diverse collaborazioni online e sulla carta stampata. Grazie a Tuttocalcioestero.it ho scoperto la magia del calcio della Repubblica Ceca.