Sarà perché mi trovo in Francia o perché in quest’ultimo periodo mi va di raccontare le gesta dei giocatori venuti dal basso, dai dilettanti insomma. Fatto sta che dopo avervi parlato dell’attaccante del Cagliari Federico Melchiorri (https://www.tuttocalcioestero.it/2016/07/15/federico-melchiorri-jamie-vardy-italiano/129687) oggi voglio parlarvi di Vincent Laurini, terzino destro titolare e sorpresa dell’ultimo Empoli targato Giampaolo. Laurini quest’anno si è riscattato dall’ultimo stagione sottotono passata sotto la gestione Sarri. Infatti Vincent, partito titolare, ha perso il posto a causa diversi infortuni muscolari e a causa dell’esplosione del giovane albanese Hysaj suo concorrente nel ruolo e quest’anno tra i migliori terzini del campionato italiano nel nuovo Napoli di Sarri. Le cose per Laurini non sono però sempre andate così bene, ed in un passato neanche troppo lontano, indeciso dal suo percorso da calciatore, ha rischiato seriamente di entrare nel mondo della moda come fotomodello.
Gli Inizi
Laurini comincia a giocare ed a farsi notare nel suo paese d’origine , la Francia. Infatti Laurini nato a Thionville inizia a dare i primi calci al pallone nelle giovanili del Metz per poi passare al Sedan dove riesce a collezionare un po’ di presenza con la squadra riserve e qualche allenamento con la prima squadra. A questo punto Laurini su suggerimento dei nonni (di origine Eugubina e conoscenti del DS di allora del Gubbio, squadra che militava in C2) decide di intraprendere l’avventura Italiana, restando in prova un mese a Gubbio. A seguito di questo periodo di prova non viene considerato all’altezza venendo quindi scartato. A questo punto Laurini non ha nessuna voglia di rinunciare al suo sogno e decide di contattare la Fossombrone Bikkembergs, squadra dell’entroterra Marchigiano recentemente acquistata dal famoso stilista belga Dirk Bikkembergs, già conosciuto da Vincent in quanto aveva già posato per lui come modello a 16 anni. Il progetto del Fossombrone Bikkembergs era quello di progredire nel corso degli anni fino a sfociare nel professionismo e per riuscirci non si preoccupò di spendere cifre esorbitanti per un campionato dilettantistico (erano altri tempi) con l’intento di accaparrarsi i migliori giocatori sul mercato. Alla proposta di ingaggiare Vincent, Dirk inizialmente rifiutò in quanto non era convinto delle qualità del giocatore per la sua propensione nel campo della moda. Il motivo principale di questo iniziale rifiuto era dato per lo più dalla voglia di trasmettere serietà al progetto e l’acquisto di un ex modello avrebbe in questo contesto dato voce ai maligni. Certo che anche l‘eccentrica maglietta indossata dai giocatori del Fossombrone in questo caso non aiutò di certo (foto).
Bikkembergs fu però costretto a ricredersi nel momento in cui vide giocare Vincent, che in campo tutto poteva sembrare fuorché un modello, fu così conquistato da quel fluidificante francese e lo ingaggiò come fuoriquota offrendogli un buono stipendio più vitto e alloggio. L’annata per il Fossombrone fu ottima e dopo una serie di tentativi andati a vuoto riuscì finalmente a salire di categoria ed ad entrare nel campionato di serie D anche grazie all’appoggio di Laurini. L’anno seguente si confermò positivo per Vincent sia sul piano personale sia dal punto di vista di squadra. Il Fossombrone pur non centrando l’obiettivo di salire fin da subito in serie C, si confermò tra i primi posti ed era pressoché pronta per il salto di qualità, Vincent collezionò 22 presenze alla sua prima esperienza in serie D. La stagione 2009/2010 vide il Fossombrone contendere fino all’ultimo la salita tra i professionisti che svanì proprio a discapito del più blasonato Pisa, Laurini si rese protagonista di un’ottima annata con 32 presenze e 2 reti.
Proprio quando il progetto Fossombrone Bikkembergs sembrava aver raggiunto la sua parte centrale, il programma subì una brusca frenata. Infatti Dirk Bikkembergs fu accusato di evasione fiscale dall’agenzia del”entrate ed una volta uscito pulito da quest’ingiusta accusa, deluso dal sistema fiscale italiano decise di trasferirsi all’estero interrompendo il suo rapporto lavorativo con l’Italia mettendo dunque fine al progetto Fossombrone Bikkembergs.
Laurini a causa del ridimensionamento della squadra fu costretto a trasferirsi in un’altra squadra. A puntare su di lui fu il Carpi, che nel frattempo si era guadagnata la promozione in serie C2. Laurini nonostante la giovane età, riuscì a imporsi con intraprendenza nel mondo dei professionisti, ed al termine del suo primo anno collezionò 30 presenze e la promozione dalla C2 alla C1. L’anno seguente fu ancora migliore del precedente e grazie alle sue ottime prestazioni ed alla sua continua abnegazione al lavoro contribuì in maniera significativa alla causa del Carpi che riuscì nell’incredibile doppio salto consecutivo fino alla serie B, Laurini al suo secondo anno al Carpi mise assieme 31 presenze. Una volta sbarcato in serie B Vincent attirò l’attenzione dell’Empoli che decise di ingaggiarlo in compropietà per rinforzare una difesa che poteva già contare sulla presenza di giocatori di livello come Tonelli, Regini,Hysaj. L’Empoli aveva un progetto ambizioso, ovvero tornare in serie A, dopo diverse stagioni di assenza ed in tale contesto Laurini fu il classico uomo giusto al posto giusto. Vincent nei due anni di B ad Empoli riuscì a far esplodere tutto il proprio potenziale e mise in mostra tutte le caratteristiche che lo avevano reso famoso tra i dilettanti: l’instancabile corsa, l’abnegazione nella fase difensiva, la spinta continua lungo la fascia e la grinta e determinazione in ogni giocata. L’Empoli grazie anche all’apporto di un super Saponara riuscì a tornare nella massima serie grazie al secondo posto dietro al Palermo nella stagione 2013/2014 dopo esserci andato molto vicino nella stagione 2012/2013 quando fu sconfitto nella finale playoff nel derby toscano contro il Livorno di Paulinho e Duncan. L’anno seguente, il primo in Serie A dopo tanti anni , fu a dir poco spettacolare. L’Empoli mise in mostra giocatori del calibro di : Tonelli, Rugani, Hysaj, Mario Rui, Valdifiori, Zielinski che esaltati dal sistema di gioco di Sarri furono acquistati in seguito dalle migliori squadre italiane e l’Empoli si prese senza ombra di dubbio il premio come squadra rivelazione della serie A 2014/2015, come già detto per diversi motivi l’annata di Laurini non fu altrettanto positiva . Ma il tempo come dice il detto, è galantuomo e Laurini nella stagione appena conclusa riuscì a riguadagnarsi un posto da titolare a suon di prestazioni in un Empoli che è riuscito ancora nell’impresa di stupire nonostante le cessioni eccellenti come: Hysaj, Valdifiori, Rugani. Mettendo in mostra giovani come Barba e Dioussè e beneficiando del ritorno del figliol prodigo, Saponara. Concludendo la stagione con una più che tranquilla salvezza, tutt’altro che scontata ad inizio anno.
Conclusione
Laurini è il classico esempio di giocatore che ha dovuto andare oltre ai pregiudizi ed agli stereotipi delle persone che anno dopo anno lo ritenevano inadeguato al campionato che sarebbe andato ad affrontare. Vincent è sempre stato costante nella propria crescita limitando al minimo i continui alti e bassi che possono essere anche fisiologici durante la carriera di un calciatore, proseguendo nella sua lenta ma inesorabile ascesa nel mondo del calcio, che lo ha portato in pochi anni dall’ Eccellenza alla Serie A. Durante ogni suo passaggio di livello Vincent ha subito un lento ma necessario processo di adattamento attraverso il quale è riuscito a migliorarsi adattandosi alle nuove esigenze richieste dalla categoria. Adesso che Laurini ha finalmente concluso il suo primo anno da titolare in Serie A c’è da scommettere che, grazie alle proprie capacità di adattamento, il prossimo anno non potrà che migliorarsi e farci vedere che non è solo un ex fotomodello.