Il Milan vuole Mateo Musacchio, e su questo non c’è dubbio, ma da qui alla chiusura dell’operazione ce ne passa. L’interessamento della società rossonera per il centrale argentino ha scosso il già movimentato calciomercato del Villarreal, ma per quanto ne dica la stampa italiana non c’è ancora nessun accordo tra i due club. La trattativa, se così la si può chiamare, è iniziata sabato scorso quando l’a.d. Adriano Galliani ha incontrato a Ibiza Marcelo Lombilla, il procuratore del giocatore. Il dirigente rossonero ha convinto l’agente con un’ottima proposta che andrebbe sensibilmente ad aumentare l’ingaggio del suo assistito, e forte di questa intesa il Milan vorrebbe arrivare a Musacchio spendendo il meno possibile. Così, proprio tramite il procuratore, la società italiana avrebbe fatto pervenire nella sede del club spagnolo un’offerta di circa venti milioni di euro (c’è chi parla di quindici più bonus). Ma la somma è subito stata giudicata insufficiente dalla dirigenza castellonense.
Questi sono i fatti, da qui in poi non si sa molto altro. Secondo alcune fonti Adriano Galliani starebbe pianificando un viaggio in Spagna per alzare l’offerta ed eventualmente inserire nell’operazione l’esterno Suso, mentre altri ancora preannunciano un cambio di rotta verso altri nominativi, come ad esempio Mustafi del Valencia. Chi parla di trasferimento quasi concluso vede nell’accordo raggiunto col giocatore la chiave per piegare la dirigenza valenziana, ma considerando che il Villarreal non ha bisogno di denaro – anzi il presidente Roig ha ribadito che entro il play-off di Champions League vorrebbe consegnare al suo allenatore una rosa quasi completa – e che si è già privato di un giocatore come Bailly per una quarantina di milioni, difficilmente si chiuderà su queste cifre. Semmai l’operazione dovesse andare in porto il Milan dovrà alzare l’asticella almeno fino venticinque-trenta milioni di euro.
Il Villarreal respinse un assalto già due estati fa, quando il Tottenham avanzò due offerte: la prima di quindici milioni di euro e poi la seconda di ventuno. All’epoca il Sottomarino giallo deteneva solamente una percentuale dei diritti economici del calciatore (tra il 30 e il 35%) e non volle privarsi delle sue prestazioni, ma nonostante ciò il difensore fu convinto da Pochettino a trasferirsi in Premier League e ottenne di non partire per la tournée in Inghilterra in attesa degli sviluppi della trattativa. Alla fine non si mosse ma ottenne una promessa verbale dalla dirigenza di poter essere ceduto l’anno successivo in caso di offerte allettanti, cosicché il Submarino amarillo ebbe il tempo, in inverno, di riscattare un’altra parte del cartellino. La scorsa estate un grave infortunio lo escluse dalle trattative di mercato, e adesso Musacchio potrebbe impugnare quella promessa per chiedere il trasferimento, ma sotto ai venticinque milioni nessuna trattativa può essere considerata ragionevole, soprattutto viste le cifre con cui il Manchester United ha portato via un difensore meno esperto come Eric Bailly.
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