Polonia-Portogallo 1-1 (3-5 d.c.r.): la lotteria dei rigori premia i lusitani

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Il primo quarto di finale di questi campionati europei vede affrontarsi Polonia e Portogallo allo Stade Vèlodrome di Marsiglia. Le due squadre si trovano nella parte sinistra del tabellone, che è stato ampiamente colto da polemiche nel corso di questi ultimi giorni, e la vincente della sfida affronterà chi la spunterà fra Belgio e Galles. La Polonia ha dimostrato di essere una squadra difficile da colpire ed assolutamente propositiva, ma che latita delle proprie stelle, ossia Robert Lewandowski e Arkadiusz Milik. Il primo è letteralmente un “desaparecido” di questo europeo, non riuscendo mai ad essere realmente pericoloso e non incendiando il rettangolo di gioco con i propri colpi da campione. L’attaccante dell’Ajax si è reso protagonista di diverse ottime giocata, ma non ha ancora trovato la porta in questo europeo, a causa di una scarsa attitudine alla rete durante questa competizione. La sorpresa, a fronte di una pessima stagione con la Fiorentina, è Jakub Błaszczykowski. Il giocatore di proprietà del Borussia Dortmund ha timbrato nuovamente il cartellino con la Svizzera e si è dimostrato l’elemento più in forma della selezione polacca. La catena formata con il compagno di mille battaglie Lukasz Piszczek funziona splendidamente ed è alla base dei recenti successi della Polonia. Un campionato europeo di altissimo valore lo sta disputando Pazdan, il centrale difensivo è stato letteralmente impenetrabile nelle precedenti uscite e ha dato solidità al reparto. Il tecnico Nawalka non cambia nulla del suo usuale 4-4-2 e sceglie i propri uomini fidati per fronteggiare il Portogallo. I lusitani non hanno dimostrato granché durante questo europeo, certo è che hanno sbattuto fuori la Croazia, vera sensazione di questo campionato europeo e candidata ad un posto nella finale. La squadra di Santos appare assai disorganica e farraginosa, la manovra è spesso lenta e poco efficace. Una squadra perciò che ha sempre bisogno della giocata del suo campione, vale a dire Cristiano Ronaldo. Infatti la rete di Quaresma è stata propiziata dall’ennesimo taglio in profondità dell’astro del Real Madrid che ha costretto Subotic ad un intervento miracoloso e conseguente ribattuta in rete dello stesso Quaresma. Il tecnico Santos non si è detto soddisfatto dei propri palleggiatori di centrocampo Moutinho e Danilo Pereira sono stati epurati in ottica di questa sfida per lasciare spazio a William Carvalho e Renato Sanches. Il c.t. portoghese non ha così paura di schierare due talenti così giovani in un ruolo così delicato, auspicandosi che la scelta possa pagare. Al centro della difesa viene confermato Fonte, a discapito di Ricardo Carvalho e Bruno Alves. Il difensore del Southampton ha disputato una stagione di altissimo livello, formando una coppia granitica con l’olandese Virgil Van Dijk. Il modulo scelto da Santos è il 4-1-3-2, sarà fondamentale l’apporto di William Carvalho in fase di costruzione. La sfida si preannuncia combattuta, ma la Polonia sembra leggermente favorita.

Nella prima frazione di gioco la Polonia passa immediatamente in vantaggio grazie a Robert Lewandowski: il centravanti del Bayern Monaco riceve un pallone al bacio di Grosicki e lo scaglia in rete dall’interno dell’area di rigore. La Polonia è avanti, ma l’errore in copertura di Cedric è da matita blu. Il Portogallo, però non sembra aver accusato nessun tipo di contraccolpo, anzi si riversa in avanti con grande veemenza, impegnando la retroguardia avversaria. La Polonia è spaventosa in ripartenza: Lewandowski elude l’intervento di Pepe, ma la sua conclusione è troppo centrale e finisce fra le braccia di Rui Patricio. Il Portogallo trova la rete del pareggio al 33′: Renato Sanches triangolo con Nani, si presenta in area di rigore e la sua conclusione deviata si insacca alle spalle di Fabianski. La scelta di Santos ha pagato fino in fondo ed il talento classe 1997 ha letteralmente riacciuffato la partita. I trentacinque milioni spesi dal Bayern Monaco per questo ragazzo sembrano giustificati in questo specifico momento. Il primo tempo termina 1-1, con la Polonia leggermente stordita dopo aver incassato il pareggio. Nella ripresa le due squadre sono visibilmente spaventate, perciò non risultano molto propositive. La Polonia sembra voler imprimere maggiormente la propria manovra, ma è ottimamente contenuta dalla retroguardia portoghese. I lusitani giocano “a strappi” e sono due azioni pericolose a portare Cristiano Ronaldo alla conclusione, ma l’ex Manchester United fallisce clamorosamente l’appuntamento con la rete. La condizione di Cristiano Ronaldo appare assai compromessa da una stagione che ho la provato fino all’ultimo respiro. L’immobilismo tattico porta le due squadre ai supplementari. Nel cosiddetto “extra time” le due squadre sono in affanno fisico e la contesa risulta piuttosto noiosa. Le due compagini preferiscono gestire  il risultato per giocarsi il tutto per tutto ai calci di rigore. Infatti le due squadre si trascinano fino alla lotteria dei tiri dal dischetto. Il Portogallo trionfa ai calci di rigori, decisivo l’errore di Jakub Błaszczykowski che si fa incantare da Rui Patricio dal dischetto. La Polonia saluta gli europei a fronte di ottime prestazioni, ma i lusitani hanno guadagnato la semifinale grazie alla maggiore freddezza alla lotteria dei rigori.

Commento: La Polonia esce da questo europeo a testa, anche questa sera ha saputo imprimere il proprio gioco. È stata una delle squadre più divertenti di questo europeo, al netto di una gara piuttosto sonnolenta. Gli esterni quest’oggi sono funzionati perfettamente, ma ha giocato a svantaggio una condizione fisica compromessa dalla precedente sfida contro la Svizzera. La partita contro gli elvetici ha delibato i polacchi ed un tipo di manovra e gioco assolutamente dispersivo a livello energetico ha condizionato l’andamento di questa gara specifica. Il migliore in campo per la Polonia è stato sicuramente Robert Lewandowski: l’attaccante del Bayern Monaco è stato in grado di gestire con abilità ogni pallone, ha sfidato a viso aperto la retroguardia lusitana, mettendo in difficoltà la coppia di centrali difensivi. I difensori Pazdan e Glik hanno offerto l’ennesimo prestazione di spessore, scivolando solamente in occasione della rete di Renato Sanches viziata da una deviazione decisiva. Jakub Błaszczykowski è stato protagonista di una gara assolutamente propositiva, il suo dialogo con Lukasz Piszczek ha funzionato, impegnando Eliseu in diverse occasioni. L’ex Fiorentina ha avuto il carisma di ricevere e smistare la manovra a livello di mediana, ma purtroppo verrà sempre ricordato il suo errore decisivo del dischetto. Il Portogallo passa, ma è la squadra meno entusiasmante di questo campionato europeo. I lusitani hanno gestito le proprie forze, risicate a causa della sfida contro la Croazia protrattasi sino ai supplementari, con un possesso palla spento e poco avvincente. Il migliore in campo per la squadra di Santos è stato il giovane Renato Sanches: il prossimo gioiello del Bayern Monaco ha ispirato la manovra e recuperato palloni chiave, oltre ad aver fulminato Fabianski nella prima frazione di gioco. Pepe si è dimostrato all’altezza quest’oggi, marcando Lewandowski con il solito ardore e sorprendente intelligenza. Il grande assente è stato Cristiano Ronaldo: l’asso del Real Madrid è palesemente sulle gambe e questo Portogallo viaggia a metà dimezzata senza il proprio leader. Ronaldo deve essere assolutamente recuperato affinché i lusitani possano sperare nella finale, il destino portoghese passa dai piedi dell’ex Manchester United.

(Fonte foto: http://it.uefa.com/)

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Sono nato nella provincia di Treviso nel 1993, ma ho origini olandesi. Sono laureato in Filologia Moderna e Medievale, inoltre attualmente risiedo in Polonia. Sin da bambino il calcio ha esercitato un’enorme influenza sulla mia vita ed è una vivida passione che occupa le mie giornate. Il mio cuore batte per la nazionale olandese ed il NAC Breda. Mi divertono molto i gatti parlanti, la cosmogonia e le birre artigianali.