Finale a sorpresa nel Gruppo B di Euro 2016, dove la favorita Inghilterra perde il primo posto in classifica nell’ultima giornata a causa di un pari a reti bianche contro la Slovacchia e del concomitante netto successo per 3-0 del Galles contro la Russia. Uomo copertina è decisamente Gareth Bale, autore di una prestazione stratosferica e del terzo gol in tre partite.
Slovacchia-Inghilterra 0-0
Errare è umano, perseverare è da Hodgson. L’ex allenatore dell’Inter non si smentisce e continua a mandare in campo una squadra impostata su un 4-3-3 di rara inefficacia offensiva. Oggi regala campo e minuti ad alcuni giocatori rimasti finora inutilizzati, convinto com’è di avere in tasca la qualificazione e potersi giocare il primo posto con qualche seconda linea. Ecco allora che il centrocampo assume una forma più classica con Henderson e Wilshere al posto degli adattati Rooney e Alli, mentre davanti Sturridge e Vardy sostituiscono Sterling e Kane e sugli esterni scorrazzano Clyne e Bertrand, anziché Walker e Rose. Incredibile l’ennesima esclusione di Milner, il giocatore più eclettico e di maggiore sostanza in rosa. Di nuovo titolare Adam Lallana, sempre volenteroso, ma mai realmente decisivo a certi livelli.
Con una squadra di questo tipo è difficile scardinare la rocciosa difesa slovacca, con coach Kozak che decide di badare al sodo oggi e, accantonata ogni velleità offensiva, si concentra esclusivamente sul mantenimento dello 0-0, schierando i soliti undici con il confermato Duda falso nueve. Manco a dirlo la partita è un monologo inglese, tentativi su tentativi che si infrangono invariabilmente contro un muro. Strano a dirsi, ma i Three Lions sembrano una delle squadre meno fisiche del torneo, roba incredibile per chi conosce il campionato inglese, ma Henderson, Wilshere, Lallana, lo stesso Vardy sono decisamente sotto i consueti standard d’oltremanica. Kozacik e Skrtel giocano una delle loro migliori partite, riuscendo a mantenere la loro porta inviolata anche quando Hodgson, accortosi del sorpasso del Galles, inserisce alla disperata Rooney, Alli e Kane, provando a ripetere l’azzardo riuscito proprio nel derby contro i Dragoni.
Non è sempre domenica e questa volta gli va male. Non solo l’Inghilterra non riesce a segnare e vincere, non solo conclude seconda nel girone, ma soprattutto finisce nella parte di tabellone giudicata di gran lunga più ostica. La stessa dell’Italia per intenderci, dove è già arrivata anche la Francia e con ogni probabilità finiranno pure Germania e Croazia, con la non troppo remota possibilità che si aggiunga persino il Portogallo. Insomma un secondo posto che non sarà proprio un disastro (bene o male la qualificazione è arrivata), ma è comunque una grossa delusione. La Slovacchia invece ottiene il punto che voleva e chiude terza con 4 punti, un buon viatico per sperare nel ripescaggio. L’Albania terza nel girone A con 3 punti è già dietro, ne basta un’altra e gli ottavi di finale sono cosa fatta.
Russia-Galles 0-3
La sorpresa della serata arriva da Tolosa, dove il piccolo Galles di Chris Coleman asfalta letteralmente la grande Russia di Leonid Slutsky. Chi l’avrebbe mai detto alla vigilia? In realtà i segnali c’erano tutti. La Russia veniva da due gare giocate malino, in cui aveva racimolato la miseria di un punto grazie ad un fortunoso gol allo scadere contro l’Inghilterra. Il Galles, dopo una brillante prestazione contro la Slovacchia, aveva perso il derby coi cugini inglesi all’ultimo minuto, nonostante un match tutt’altro che negativo sotto il punto di vista della prestazione. Poi c’è Gareth Bale.
Il giocatore del Real devasta letteralmente la Russia con le sue accelerazioni, completamente fuori dalla portata di qualsiasi giocatore avversario. Impossibile stargli dietro. I russi, uomini dallo sguardo impenetrabile, lasciano trasparire il panico ogni qualvolta l’esterno gallese entra in possesso di palla. E’ un incubo. Con Vokes per la prima volta titolare, il Galles trova finalmente un perno centrale potente in avanti, attorno al quale far arrivare le sfuriate offensive di Bale e Ramsey. Con Allen e Ledley a far legna e far ripartire velocemente la squadra grazie ad intelligenti e rapide verticalizzazioni, i russi non hanno praticamente scampo. Slutsky prova a cambiare qualcosa in una squadra lenta se non immobile in mezzo al campo. Mamaev, Glushakov e Shirokov stavolta, anziché entrare a gara in corso, partono dall’inizio. La Russia con questi tre in campo aveva giocato meglio nel finale della gara contro la Slovacchia, per cui sembra naturale dar loro una chance. Peccato che i problemi dei russi sembrano tutt’altro che riconducibili ai singoli giocatori, quanto piuttosto ad un’architettura di squadra fallimentare nel suo complesso.
E’ irrisoria la facilità con cui il Galles va al riposo con due gol di vantaggio, firmati da Ramsey e Neil Taylor (sì, Neil Taylor, è troppo solo davanti al portiere per sbagliare anche la ribattuta dopo essersi fatto parare la prima conclusione) con due azioni quasi fotocopia: lancio da centrocampo per lo scatto alle spalle dei marcatori e possibilità di calciare a tu per tu con Akinfeev. Gareth Bale, come detto, imperversa, ma sembra sotto l’effetto di qualche strano maleficio che gli impedisce di trovare il gol, tra parate fortunose, deviazioni dei difensori, falli non fischiati e così via. Sembra che non possa segnare. Sembra. Al 68′ arriva il suo terzo centro in altrettanti match, roba che solo pochi campioni avevano fatto in passato (Platini, Shearer, Van Nistelrooy per citarne alcuni) e quasi sempre militando in fior fior di nazionali. Non ce ne voglia il Galles, che è comunque una buona squadra, ma fare 3 gol di fila in una nazionale di questo tipo è veramente da fenomeni.
Alla fine il Galles chiude il match con tutti i suoi giocatori in campo, dopo il triplice fischio, a ringraziare la grande fetta di tifoseria in maglia rossa, attendendo il finale della gara dell’Inghilterra. Brucia ancora la sconfitta nel derby, forse qualche gallese avrebbe preferito fare solo 3 punti, ma farli contro gli inglesi, invece la squadra di Chris Coleman chiude il girone in testa avendo vinto due gare su tre, ma avendo perso proprio quella che contava di più nei cuori dei suoi supporter. Poco male, ora arrivano le grandi sfide ad eliminazione diretta e per i Dragoni ci sarà la grande chance di affrontare una terza qualificata agli ottavi di finale. Per la Russia non ci sono parole: questa squadra dovrebbe difendere i colori della nazione che ospiterà i prossimi mondiali? Qui c’è da rifondare la nazionale e presto. Tra due anni Putin, dopo aver organizzato le olimpiadi invernali di Sochi due anni fa, si gioca la carta propagandistica più imponente della sua carriera politica e non vorrà certo fare una figura del genere. Tira ariaccia per Slutsky, tira ariaccia per la Russia in genere, l’europeo finisce qui e finisce male. Ora punto e a capo.