Polonia-Irlanda Del Nord 1-0: basta un sorso di Milik e la Polonia mette le ali

La prima partita del Gruppo C ha visto affrontarsi Polonia e Irlanda Del Nord all’Allianz Riviera di Nizza, in una delle città più belle delle Costa Azzurra.

La partita, in verità, era già iniziata ore prima del reale fischio d’inizio, con gli ingenti tafferugli che si sono svolti all’esterno dello stadio e nei pub cittadini tra le due fazioni di tifosi. E come gli scontri, anche il match è da subito acceso, anzi, accesissimo: la Polonia, guidata dagli “italiani” Szczezny, Glik e Blaszczykowski e da capitan Lewandowski, dai primi minuti mantiene il controllo del pallone e fa vedere quella che, per gran parte dell’incontro, sarà la strategia della squadra: pressing assennato sugli avversari e ripartenze.

Il compagno d’attacco del panzer del Bayern Monaco, Milik, ha diverse occasioni per portare in vantaggio i biancorossi, ma risulta sempre impreciso tirando una volta addosso al portiere McGovern e, per ben due volte, alto sopra la traversa. D’altro canto, per tutta la prima frazione di gioco, i nordirlandesi non riescono a sopprimere le avanzate polacche, e risultano molto spesso “catenacciari”; già dopo 10 minuti il tecnico O’Neill indica a tutti e 10 i giocatori di movimento di difendere dietro la linea del pallone. Probabilmente penalizzata dal modulo altamente difensivo (4-5-1), la Green & White Army non realizza neanche una conclusione verso la porta, con il solo capocannoniere delle qualificazioni Kyle Lafferty troppo solo più impegnata nella fase di non possesso che in quella offensiva. Il pareggio che deriva dai primi 45 minuti è sostanzialmente un incredibile beffa per la Polonia.

Schiarite le idee, l’Irlanda Del Nord rientra dagli spogliatoi con un cambio: Dallas, esterno del Leeds United, al posto di un impalpabile McNair, classe ’95 del Manchester United. O’Neill spera di dare maggior esperienza alla squadra, ma la diretta conseguenza è una ripresa del sodalizio biancorosso; neanche il tempo di mettersi a sedere che Milik, dopo le occasioni sprecate nel primo tempo, insacca di sinistro su assist basso dell’esterno fiorentino Blaszczykowski. Grande festa sugli spalti della tifoseria polacca al seguito della squadra, che scalda l’atmosfera più di quanto già lo fosse: finalmente, dopo un’egemonia territoriale totale, le aquile sono riuscite a portarsi in vantaggio.

Il team di capitan Davis fatica ancora a portarsi in avanti anche se l’ingresso di Conor Washington (attaccante del Queens Park Rangers) aveva donato un impronta maggiormente offensiva all’undici britannico: ancora Kuba Blaszczkywoski mette pensiero a McGovern con un diagonale insidioso. L’ultimo quarto d’ora è pressoché il più divertente della partita, con l’Irlanda Del Nord che finalmente arriva nell’area avversaria con gli attaccanti Washington e Lafferty, prontamente bloccati nei loro intenti da Szczesny. Sul rovesciamento di fronte le ultime occasioni disponibili per il raddoppio sono di Grosicky (entrato per Kuba), Milik e Krychowiak, ma in qualche modo la difesa avversaria riesce sempre a liberare, e i verdi del Nord vanno, al contrario, vicini al pareggio con Lafferty e Davis: poca fortuna per entrambi, ma il pareggio sarebbe stato davvero immeritato. Finisce così, con una vittoria corsara della Polonia. Onestamente non si capisce perché il coach nordirlandese abbia lasciato seduto in panchina per 90 minuti il bomber Will Grigg, un po’ come ha fatto Roy Hodgson con Vardy ieri sera.

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22 anni,studente di Scienze Umanistiche Per La Comunicazione all'Università Di Firenze. Due grandi passioni: le serie minori del football inglese e il soccer all'americana. Tifo Juventus,ma nel mio cuore c'è posto anche per il Parma e l'Aston Villa. Toscano senza la C strascicata (per fortuna!)