Ogni competizione porta con sè in dote vincitori e sconfitti, rivelazioni e grandi delusioni, ma i verdetti del campo non sono i soli aspetti interessanti di una manifestazione affascinante come la Copa América,arrivata quest’anno alla 45° edizione. Uno degli aspetti più intriganti è sicuramente quello della scoperta dei nuovi astri del calcio, quei giocatori che con una sola giocato danno l’impressione a chi li guarda di poter cambiare l’inerzia della partita e che non hanno ancora mostrato il proprio talento al mondo. Con questo articolo l’obiettivo è quello di presentare quei giocatori che per quello che hanno dimostrato finora e per il ruolo che occupano nella propria nazione hanno le carte in regola per disputare una Copa América sopra le aspettative. Come ultima premessa, ho deciso di estromettere dalla formazione quei giocatori che si sono già affermati nei palcoscenici importanti pur rientrando come età in tale categoria con l’obiettivo di dare maggiore visibilità per coloro che hanno ancora molto da dimostrare. Visto l’elevato numero di attaccanti e fantasisti in rosa ho deciso di schierare la nostra formazione con un iper-offensivo 4-1-3-2 come omaggio anche al gioco d’attacco dell’ultimo vincitore della Copa América: Jorge Sampaoli
TOP 11
Il ruolo di portiere titolare della nostra TOP 11 appartiene ad Allison Becker, portiere dell’Internacional di Porto Alegre e neo acquisto della Roma del lungimirante DS Walter Sabatini. Il portiere classe 1992 visto la penuria di portieri che ha colpito il Brasile in questi ultimi anni(soprattutto dopo il declino di Julio Cesar) si è ritrovato titolare con merito in una delle migliori squadre del mondo. Le migliori abilità di Allison sono i riflessi e l’anticipazione (attraverso la quale riesce a capire le intenzioni dei propri avversari), il meglio di sè lo da tra i pali dove si dimostra un portiere efficace e spettacolare soprattutto grazie alle sue abilità di presa, un fondamentale nel quale invece il portiere brasiliano può e deve migliorare sono le uscite dove spesso gli capita di trovarsi impreparato o indeciso.
La linea della difesa a 4 è guidata da Ramiro Funes Mori, classe 1991 dell’Everton e titolare nell’Argentina al fianco di Otamendi. L’ex River Plate è un giocatore prettamente fisico che fa del gioco aereo la sua dote migliore( 5 reti in 38 presenze quest’anno all’Everton), nonostante ciò è dotato di un buon piede mancino con il quale non disdegna calciare le punizioni di tanto in tanto. Al suo fianco troviamo Diego Reyes, classe 1992 del Messico, autore di un’ottima stagione al Real Sociedad condita da 2 reti in 28 presenze. L’esordio per il suo “Tricolor” nella coppa è stato fantastico con la vittoria per 3 a 1 suoi rivali dell’Uruguay e Diego si pone come uno dei migliori prospetti in difesa della competizione. Note di merito per i centrali: Rodrigo Caio (San Paolo) del Brasile e John Anthony Brooks (Herta Berlino) degli USA. Il ruolo di terzino destro titolare appartiene appartiene a Santiago Arias, il classe 1992 è stato autore di una fantastica stagione al Psv nella quale ha realizzato 3 gol e 4 assist in 42 presenze migliorando notevolmente il suo gioco difensivo che si va ad aggiungere alle già note abilità di cross e di spinta sulla fascia. La fascia sinistra vede la presenza dell’interessante Douglas Santos del Brasile,il classe 1994 dopo essere stato di proprietà dei Pozzo per diverse stagioni, sia all’Udinese che al Granada, è esploso quest’anno all’Atletico Mineiro che ha puntato forte su di lui ed è stato ripagato da 4 assist ed 1 gol in 37 presenze. Certo non sarà facile insidiare in quel ruolo uno dei migliori al mondo come Filipe Luis ma grazie alla propria duttilità saprà rendersi utile anche qualche metro più avanti.
Nel ruolo di schermo davanti alla difesa troviamo un guerriero come Matias Kranevitter, adoperato nel cosiddetto “lavoro sporco” di recupera-palloni, dopo una stagione non esaltante all’Atletico Madrid dove non è riuscito a mettere in mostra le proprie qualità, il classe 1993 ex River Plate avrà voglia di aiutare la propria nazione a vincere qualcosa di importante dopo la sconfitta in finale contro il Cile dell’anno scorso. Al momento è chiuso dai titolari Biglia e Mascherano ma grazie alla propria grinta ed al proprio spirito combattivo saprà rendersi utile a partita in corso. Nel ruolo di riserva metto Walace (Brasile), classe 1995 del Gremio, messosi in luce in questa stagione con 34 presenze e 1 assist nel Brasilerao. Walace è un centrocampista di ordine con compiti prettamente difensivi e sarà utile per far rifiatare Casemiro(il titolare) in quel ruolo.
Passiamo ora a quei giocatori che fanno vibrare il cuore dei tifosi, i fantasisti. Il trio di trequartisti è formato da Hirving Lozano a sinistra, l’attaccante messicano classe 1995 del Pachuca fa del dribbling e della velocità le sue armi migliori, il suo apporto a gara in corso nella partita d’esordio con l’Uruguay è stato più che buono e si pone come uno dei possibili crack della manifestazione, forte delle sue 12 reti fra il campionato di Apertura e di Clausura in Messico. Il ruolo di trequartista è affidato a Christian Pulisic, americano di seconda generazione nato da una famiglia di origine croata, gioca in Bundesliga nel Borussia Dortmund, Christian è probabilmente il giocatore con più ampi margini di miglioramento della Copa América, ma è anche uno dei più acerbi visto che è un classe 98′ e che ha giocato “solo” 15 partite con la prima squadra di Dortmund, segnando comunque 3 reti e fornendo 2 assist. La fascia destra vede la presenza del paraguaiano Derlis Gonzalez, classe 1994 della Dinamo Kiev e già messosi in buona luce in Champions League con la maglia del Basilea, l’esterno ha in dote una grande velocità ed è uno specialista degli assist, 10 in un solo campionato lo scorso anno al Basilea. Citazioni tra le riserve per Diego Rolan(Uruguay) del Bordeaux autore di 10 reti e 4 assist in 42 presenze e Gyasi Zardes (Usa) dei L.A.Galaxy.
La coppia di attaccanti è formata dal colombiano Marlos Moreno e dal brasiliano Gabriel “Gabigol” Barbosa , entrambi classe 1996. Il primo si è messo in mostra con la maglia dell’Atlético Nacional realizzando 6 gol e fornendo 7 assist in 17 presenze. Le caratteristiche principali di Moreno sono la velocità e l’accelerazione, coadiuvate da una discreta tecnica, come tipo di giocatore sia per le movenze che per la goffaggine nei movimento ricorda sia Gervinho che Suazo. Gabigol invece non può contare su tali mezzi atletici ma fa della tecnica e dell’inventiva il proprio stile di gioco, quest’anno nel Santos ha segnato 10 reti ed effettuato 7 assist in 30 presenze, migliorando lo score dell’annata precedente ( 8 gol e 4 assist in 31 presenze) ed affermandosi a soli 20 anni come punto di riferimento dell’attacco brasiliano, vista la concomitante rinuncia di Neymar alla Copa América causa Olimpiadi. Dopo essere entrato a gara in corso nel fiacco 0-0 all’esordio del Brasile chissà che non ci sia spazio dal primo minuto per lui . Come riserve d’attacco segnalo Antonio Sanabria (Sporting Gijon), classe 1996 del Paraguay ed autore di 11 goal in 29 presenze di Liga e Adalberto Penaranda, venezuelano del Granada.