Guida Euro 2016, Gruppo B: il Galles

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Il Galles si è qualificato per la prima volta ad una fase finale di un europeo, riuscendo a sfruttare al meglio l’allargamento a 24 squadre e si presenta all’interno del gruppo B come una delle potenziali pretendenti al passaggio del turno. Se è vero che passeranno sicuramente le prime due e forse la terza, beh, la squadra di Coleman ha tutte le carte in regola per sfidare InghilterraRussia e Slovacchia, ma andiamo per gradi e vediamo come siamo arrivati a fino a questo punto.

Terra di grande rugby e qualche campione di football, il Galles non è quasi mai riuscito a circondare i suoi migliori talenti con una squadra degna di poterli supportare fino agli appuntamenti internazionali di maggiore spessore, quali le fasi finali di mondiali o europei. A dir la verità, un precedente, però, c’è. Mondiale ’58, in Svezia. Il Galles non si era qualificato alla fase finale, ma un intrigo internazionale in medio oriente fece sì che nessuno volle sfidare Israele per l’ultimo posto disponibile alla kermesse scandinava. Fu così deciso un doppio spareggio Galles-Israele ed i Dragoni vinsero. La stella era John Charles, bomber della Juventus e partner d’eccezione di Omar Sivori. L’esperienza durò più del previsto, perché dopo un girone chiuso al secondo posto a pari merito con l’Ungheria di Hidegkuti, il Galles superò il turno vincendo lo spareggio coi magiari ed entrò per la prima ed unica volta nella sua storia nella top 8 mondiale. Ai quarti, tuttavia, non fu capace di superare due calamità: l’assenza di Charles e, soprattutto, la presenza di Pelè. Il giovanissimo talento brasiliano firmò l’1-0 che diede inizio alla cavalcata verso il primo trionfo mondiale verde-oro.

Negli anni a seguire il Galles riuscì saltuariamente a produrre altri grandi giocatori di talento. Ricordiamo Mark Hughes negli anni ’80 e Ryan Giggs negli anni ’90, ma solamente nel 2004 si avvicinò di nuovo alla partecipazione ad un grande evento. Si giocò infatti il pass per gli europei portoghesi nello spareggio contro la Russia. Fiduciosi dopo lo 0-0 ottenuto a Mosca, i gallesi andarono incontro ad una delle loro più cocenti delusioni perdendo in casa 1-0 e saltando di nuovo l’appuntamento con la storia. Ci voleva Gareth Bale e, forse, l’allargamento a 24 squadre per trovare finalmente i Dragoni alla fase finale dell’europeo grazie al secondo posto nello stesso girone di Israele, gli strani casi della vita, dietro al Belgio e davanti alla Bosnia, con una sola sconfitta patita proprio nel match in trasferta contro Dzeko e compagni.

ANALISI TECNICO-TATTICA
Chris Coleman
ha una squadra di lottatori al servizio delle stelle Ramsey e Bale. Il Galles ha già dato dimostrazione durante il girone di qualificazione di un’ottima tenuta difensiva (soli 4 gol subiti), ma anche di una notevole difficoltà in zona gol (solamente 11 reti segnate in 10 partite). Il suo schema prevede l’impiego di tre centrali difensivi e due esterni che di fatto assomigliano più a due terzini che a due ali. In porta ci sarà Hennessey, mentre al centro della difesa non mancherà capitan Ashley Williams. Gli altri due centrali dovrebbero essere Ben Davies e Chester. In realtà Davies nasce come terzino sinistro nella difesa a quattro, ma può essere comunque impiegato come centrale di sinistra in quella a tre, cosa a cui si è ormai abituato con la maglia della nazionale. Sulle fasce invece troveranno posto Chris Gunter e Neil Taylor che, come detto, garantiranno più copertura che spinta. Solitamente a centrocampo Coleman si affida a due centrocampisti di copertura per poi lasciare più sfogo in avanti al duo Ramsey-Bale. In questo caso è molto probabile che si affidi alla coppia Allen-Ledley. In alternativa potrebbe decidere di schierare tre centrocampisti centrali in linea arretrando Ramsey sulla linea di Allen ed inserendo sull’altro lato Jonathan Williams, elemento dotato di una maggiore propensione offensiva rispetto all’incontrista Ledley. Attenzione, però, ad altri due elementi che si vanno ad aggiungere a questi e che potrebbero rivelarsi più di due semplici rincalzi: il giovane Huws del Wigan e l’esperto Andy King campione d’Inghilterra col Leicester. In attacco agiranno Ramsey e Bale alle spalle di una punta centrale. In questo ruolo è molto probabile che parta titolare Robson-Kanu, sebbene non sia esattamente una punta ed abbia segnato la miseria di 3 gol nell’ultima Championship. Sono sempre più in salita invece le quotazioni di Sam Vokes, goleador da 15 reti del Burnley neopromosso in Premier.

LA STELLA
Non ci sono dubbi nell’indicare Gareth Bale come stella indiscussa della squadra. Delle volte sembra veramente inutile parlare di equilibrio di squadra di fronte ad una tale differenza di valori. Bale è un calciatore di fama mondiale nato dentro i confini di una nazione completamente al di fuori dell’olimpo calcistico, come è già capitato in passato a vari campioni quali Weah, Shevchenko, Stoichkov, Yorke o George Best, solo per citarne alcuni. Questo il più delle volte preclude qualsiasi possibilità di ambire a traguardi importanti, ma in qualche caso, vedi la mitica Bulgaria semifinalista di USA ’94 o l’insperata qualificazione ai mondiali 2006 di Trinidad e Tobago, nonché l’Ucraina ai quarti degli stessi mondiali tedeschi, si può avere l’occasione di scrivere la storia calcistica del proprio Paese, diventando autentici eroi nazionali. Gareth Bale ha a disposizione una squadra di lottatori e con il suo estro rappresenta la principale speranza offensiva degli uomini di Coleman. Se dietro i suoi si comporteranno come durante le qualificazioni, è probabile che basteranno i gol di Bale per arrivare parecchio lontano.

LA SORPRESA
Se di stella ce n’è una, di sorprese potrebbero essercene molte qualora il Galles dovesse superare il turno e lanciarsi nell’avventura delle gare ad eliminazione diretta. Detto della difesa arcigna guidata da Ashley Williams e Ben Davies e di un centrocampo di discreti incontristi trascinato dal cuore e dalla corsa di Joe Allen, è chiaro che per superare il turno potrebbe essere decisiva una spinta dalla panchina, da parte di qualcuno meno atteso. Vuoi un Andy King in stato di grazia dopo l’annata magica del suo Leicester, vuoi un Jonathan Williams capace di alzare il livello tecnico al di là dei fenomeni più noti. Davanti i piedi buoni, infatti, li dovrebbero garantire Bale e Ramsey, i gol, al contrario, non sembra poterli garantire Robson-Kanu. Ecco allora che la sorpresa più incisiva potrebbe giungere dall’impiego della punta di riserva: Sam Vokes, 26 anni, fisico arcigno e caratteristiche da centravanti di peso. Un vero 9 tanto per intenderci. 15 gol in 43 gare in Championship con il Burnley campione, ma gran parte delle quali messe a segno nel momento decisivo della stagione, la parte centrale, quella che ha permesso alla formazione del Lancashire di ergersi al di sopra delle contendenti strappando l’accesso in Premier League con il primo posto solitario.

PROSPETTIVE
Il Galles è curiosamente inserito nel girone dei cugini inglesi. La grande rivalità con la squadra di Hodgson potrebbe favorire i Dragoni, perché, si sa, nei derby la squadra più debole si esalta e questo di fatto è più che un derby. Le altre contendenti sono SlovacchiaRussia, certamente non le ultime arrivate. Nel gruppo B manca la squadra materasso, ma non è detto che sia un male per il Galles. Con una formazione composta per oltre tre quarti da lottatori puri, la bagarre è il mestiere degli uomini di Coleman e le sfide contro russi e slovacchi si preannunciano piuttosto equilibrate, per cui i Dragoni possono dire la loro in tutte e tre le partite del girone. Poi quel che viene viene. Sapendo che anche il terzo posto potrebbe rivelarsi buono per la qualificazione agli ottavi, Bale e compagni hanno tutte le carte in regola per esserci. Benché il Galles sia all’esordio in una fase finale dell’europeo, francamente un’eliminazione al primo turno suonerebbe come un’ennesima grande occasione persa. Dagli ottavi di finale in poi, invece, ogni risultato è bene accetto, purché la squadra se la giochi e lotti fino all’ultimo. Questo in fondo chiedono i suoi tifosi.

CONVOCATI

Pos. Giocatore Data Nascita Squadra
P Wayne Hennessey  24 gennaio 1987 Crystal Palace (Inghilterra)
P Danny Ward  22 giugno 1993 Liverpool (Inghilterra)
P Owain Fon Williams  17 marzo 1987 Inverness (Scozia)
D Ben Davies  24 aprile 1993 Tottenham (Inghilterra)
D James Chester  23 gennaio 1989 West Bromwich Albion (Inghilterra)
D James Collins  23 agosto 1983 West Ham (Inghilterra)
D Chris Gunter  21 luglio 1989 Reading (Inghilterra)
D Ashley Richards  12 aprile 1991 Fulham (Inghilterra)
D Neil Taylor  7 febbraio 1989 Swansea (Galles)
D Ashley Williams  23 agosto 1984 Swansea (Galles)
C Joe Allen  14 marzo 1990 Liverpool (Inghilterra)
C Dave Edwards  3 febbraio 1986 Wolverhampton (Inghilterra)
C Andy King  29 ottobre 1988 Leicester (Inghilterra)
C Joe Ledley  23 gennaio 1987 Crystal Palace (Inghilterra)
C Aaron Ramsey  26 dicembre 1990 Arsenal (Inghilterra)
C David Vaughan  18 febbraio 1983 Nottingham Forest (Inghilterra)
C Jonathan Williams  9 ottobre 1993 Crystal Palace (Inghilterra)
C George Williams  7 settembre 1995 Fulham (Inghilterra)
A Gareth Bale  16 luglio 1989 Real Madrid (Spagna)
A Simon Church  10 dicembre 1988 Nottingham Forest (Inghilterra)
A David Cotterill  4 dicembre 1987 Birmingham City (Inghilterra)
A Hal Robson-Kanu  21 maggio 1989 Reading (Inghilterra)
A Sam Vokes  21 ottobre 1989 Burnley (Inghilterra)
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Cresciuto a pane e telecronache delle proprie partite con le figurine Panini sul campo di Subbuteo, sviluppa una passione viscerale per il calcio, che si trasforma presto in autentica dipendenza. Da sempre dalla parte degli underdog, non scambierebbe mai 1000 vittorie da cowboy con un unico grande successo indiano sul Little Bighorn. Tra una partita e l'altra, trova il tempo per laurearsi in economia, Tuttocalcioestero gli offre l'occasione per trarre finalmente qualcosa di buono dalla sua "malattia" per il pallone, strizzando l'occhio al sogno nel cassetto del giornalismo di professione.