ACL, ottavi di finale, East Zone: vincono Tokyo e Urawa, male le squadre coreane e cinesi

AFC Champions League, ecco le gare di andata degli ottavi di finale della East Zone

SHANDONG LUNENG-SIDNEY 1-1 (15′ Carney, 56′ Tardelli)

La vittoria per lo Shandong Luneng sembra un miraggio, drastica la situazione in campionato, e dopo la gara di andata contro il Sidney le prospettive per gli Orange Fighters non sono delle più rosee.
Gli uomini di Mano Menezes hanno ritrovato un bel gioco palla a terra e verticale, andando decisamente più volte al tiro rispetto agli avversari, ma è mancata la concretezza, ma soprattutto un vero attaccante d’area di rigore, come Yang Xu, ancora fermo ai box.
Partono benissimo i padroni di casa, conquistandosi un calcio di rigore con Wang Yongpo. Un’occasione non sfruttata, in quanto Montillo si è fatto parare il tiro dagli undici metri.
Al quarto d’ora il vantaggio degli australiani, con Woodcock che piazza il cross per la testa di Carney, il quale approfitta di una dormita generale della difesa per incornare in rete sul secondo palo.
La ripresa è un monologo per lo Shandong, che dapprima sfiora il pareggio con la gran botta dalla distanza di Montillo che centra solo la traversa, successivamente Diego Tardelli sugli sviluppi di un corner fa l’1-1.
Settimana prossima gli Orange Fighters saranno chiamati a ribaltare il risultato in Australia e vincere, un impresa fattibile, in quanto ai preliminari di Champions lo Shandong ha battuto gli attuali campioni dell’A-League, l’Adelaide United.

URAWA-SEOUL 1-0 (17′ Ugajin)

Termina con la vittoria dei giapponesi il primo raffronto in questo big match degli ottavi di finale. L’Urawa Red Diamond ha avuto il grande merito di eliminare il Guangzhou Evergrande nella fase a gironi, mentre il Seoul ha stupito l’Asia con il suo bomber Adriano, che ha segnato 10 reti in 6 partite.
Il primo atto di questo attesissimo incontro è stato deciso da un episodio totalmente casuale. Sull’apertura di Moriwaki sulla destra, Ugajin arriva sul pallone per piazzare un cross al volo per Koroki, ma la palla assume una traiettoria strana e si infila alle spalle del portiere.
L’Urawa ha creato le migliori occasioni da gioco, senza trovare la via del raddoppio grazie agli strepitosi interventi di Yoo. Gran merito va alla difesa giapponese, che ha il merito di incatenare la coppia d’attacco Damjanovic-Adriano, lasciando al brasiliano solo uno spiraglio finale prontamente sventato dal portiere nipponico.

TOKYO-SHANGHAI SIPG 2-1 (44′,65′ Mizunuma, 55′ Wu Lei)

Per la gara d’andata in Giappone, Eriksson ha recuperato l’attaccante Elkseson, ma deve rinunciare contemporaneamente al capitano Sun e a Asamoah Gyan. Con una sola punta a disposizione l’allenatore svedese torna al 4-2-3-1 con Conca tre quartista, affiancato da Wu Lei e Lu Wenjun.
Lo Shanghai Sipg parte molto male, provando a impostare l’azione delle retrovie con molteplici errori in fase di appoggio. Ne approfitta il Tokyo con un pressing ben congegnato e veloci percussioni sulle fasce di Higashi e Mizunuma che mettono in area cross per Maeda che spreca più di qualche occasione utile per portarsi in vantaggio. La difesa dello Shanghai stride fortemente, messa in grave difficoltà anche dagli inserimenti in area di Yonemotho e Hanyiu.
Gli ospiti si rendono pericolosi solo con un paio di calci piazzati battuti da Conca, il primo finisce di poco alto sopra la traversa, mentre sul secondo tentativo si avventa sul pallone Kim, che da pochi metri non centra la porta.
Il Tokyo sblocca le marcature poco prima dell’intervallo, con la punizione dal limite battuta da Mizunuma, complice la deviazione di Wang Shenchao che beffa il proprio portiere Yan.
Parte decisamente con un altro piglio il secondo tempo delle Metal Eagles di Shanghai, che approfittano del diminuito pressing degli avversari per alzare il baricentro. L’azione del pareggio nasce dai piedi del miglior uomo dello Shanghai, il solito Dariò Conca, che trova l’imbucata vincente per il taglio in area di Lu Wenjun, questi va al tiro, ma la conclusione viene respinta dal portiere. La palla finisce sui piedi di Wu Lei che deve solo appoggiare in rete.
Un risultato favorevole ai cinesi, ma i padroni di casa si fanno nuovamente in avanti e dal cross di Tokunaga nasce la rete del 2-1. E’ ancora Mizunuma a gonfiare la rete, con un inserimento alle spalle dei difensori sul secondo palo e un magnifico tiro al volo che Yan non riesce a trattenere.
La qualificazione è ancora tutta aperta, allo Shanghai Sipg settimana prossima in casa basterà l’1-0 per accedere ai quarti di finale, ma servirà un approccio ben differente e soprattutto un altro Elkeson, quest’oggi irriconoscibile.

MELBOURNE VICTORY-JEONBUK HYUNDAI 1-1 (5′ Berisha, 13′ Leonardo)

I coreani del Jeonbuk ottengono un prezioso pareggio in Australia, in casa del Melbourne Victory. I padroni di casa sbloccano le marcature dopo appena cinque minuti, sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Berisha infila alle spalle del portiere con un colpo di testa.
Al 13′ la replica di Leonardo, con un calcio di punizione che si infila violentemente sotto l’incrocio dei pali.
Sono andati a segno i due uomini più attesi di questa sfida, per il Melbourne l’attaccante albanese Berisha, classe 1985, in questa stagione di A-League ha segnato 18 reti. Dall’altra l’ala sinistra, il brasiliano Leonardo, al Jeonbuk da cinque stagioni.
Anche in questo caso qualificazione ancora tutta aperta, con il risultato che momentaneamente pende dalla parte dei coreani.

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Sono nato a Urbino il 2 maggio 1991. Nel luglio 2015 ho conseguito la laurea in Chimica e tecnologie farmaceutiche. Mi occupo di giornalismo sportivo con un'attenzione particolare al lato economico e allo sviluppo del calcio in Cina, che approfondisco nel mio Blog Calcio Cina. Nel febbraio 2016 ho pubblicato il mio primo libro: IL SOGNO CINESE, STORIA ED ECONOMIA DEL CALCIO IN CINA, il primo volume, perlomeno in Europa a trattare questo argomento. Scrivo anche di saggistica (sovversiva) per kultural.eu