Tottenham-Southampton 1-2: gli Spurs si sciolgono sotto il sole di Londra

Il campionato è strano quest’anno in Inghilterra. Pensate che oggi a Londra c’era il sole! Non parliamo di una giornata limpida di primavera, ma di una giornata calda veramente, da temperature mediterranee, tanto da incidere e pesantemente sulle condizioni dei giocatori in campo, tutt’altro che abituati a simili circostanze. A metà secondo tempo l’arbitro decide addirittura di interrompere il match per una sorta di time-out di ristoro con le due squadre a reclamare borracce intorno alle rispettive panchine. Il ritmo della partita è chiaramente da campionato latino e non inglese, il Tottenham più che a livello fisico sembra soffrirne a livello mentale ed il Southampton ne approfitta.

Il man of the match è Steven Davis, autore di una doppietta con la compiacenza di un Hugo Lloris non proprio impeccabile. Il primo gol nasce da un assist di Tadic che gira il pallone in area ad occhi chiusi per il piatto di Davis che il portiere francese non riesce a leggere in tempo, il secondo arriva nuovamente da una combinazione Tadic-Davis, con il nord-irlandese che trova l’angolino basso sul secondo palo con un tiro dal limite dell’area debole, ma preciso, su cui forse si poteva intervenire lanciandosi in tuffo un attimo prima. In precedenza anche Forster, il portierone dei Saints, si era distinto per una non impeccabile, per non dire scellerata, uscita su Son, che l’aveva agilmente superato per poi depositare in rete, firmando il vantaggio dei padroni di casa.

In quel momento a White Hart Lane l’atmosfera era di assoluta festa. Il pubblico accorso, incurante della premiazione di Leicester di ieri, aveva accolto i suoi beniamini con cori e applausi, voglioso di chiudere al meglio una stagione vissuta da protagonista, con il non poco importante obiettivo di chiudere l’annata davanti agli odiati rivali dell’Arsenal in classifica. Davis abbassa la cresta a tutti e perfino l’idea oramai data per assodata di finire davanti ai Gunners inizia a vacillare, dato che il vantaggio resta di 3 punti e la squadra di Wenger deve ancora giocare. I tifosi ospiti invece si stropicciano gli occhi davanti al record di punti in Premier League, 60 (eguagliato il risultato della stagione scorsa), ma è una gioia che nasconde forse un pizzico d’amarezza.

Nel 2016 solo il Leicester ha fatto meglio dei Saints. Questo dato fa capire sì quanto abbiano fatto bene gli uomini di Koeman nella seconda parte della stagione, ma fa capire anche quanto abbiano fatto male nella prima. Se ad una giornata dal termine, con questo score nell’anno solare, la squadra è ancora sesta, significa che fino a dicembre ha combinato disastri. Infatti il Southampton si era reso protagonista di un avvio di stagione molto deludente prima di iniziare ad inanellare una lunga serie di risultati positivi. Chissà se questa serie fosse iniziata prima, forse si poteva lottare per un piazzamento Champions. Adesso, col West Ham sorpassato, ma avendo giocato una gara in più, non resta che sperare nella qualificazione all’Europa League. Il sesto posto è l’ultimo utile al momento, ma anche il settimo potrebbe tornare buono qualora lo United vincesse la finale di F.A. Cup contro il Crystal Palace. Per i Saints tv sintonizzate su West Ham-Manchester United martedì sera e poi tutti al St. Mary’s Stadium per il gran finale proprio contro il Crystal Palace.

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Cresciuto a pane e telecronache delle proprie partite con le figurine Panini sul campo di Subbuteo, sviluppa una passione viscerale per il calcio, che si trasforma presto in autentica dipendenza. Da sempre dalla parte degli underdog, non scambierebbe mai 1000 vittorie da cowboy con un unico grande successo indiano sul Little Bighorn. Tra una partita e l'altra, trova il tempo per laurearsi in economia, Tuttocalcioestero gli offre l'occasione per trarre finalmente qualcosa di buono dalla sua "malattia" per il pallone, strizzando l'occhio al sogno nel cassetto del giornalismo di professione.