Uno straripante Robert Lewandoski permette al Bayern Monaco di vincere ancora una volta lo scudetto (il terzo in tre anni di gestione Guardiola). All’Audi Sportpark, Lahm e compagni superano 2 a 1 l’Ingolstadt ed aumentano il proprio vantaggio sul Borussia Dortmund. Nonostante la disparità delle squadre in campo, la partita è tutt’altro che a senso unico con i rosso-neri bravi a rendersi pericolosi in più occasioni.
Il risultato finale è maturato all’interno della prima frazione di gioco: il Bayern Monaco è stato bravissimo ad andare subito in vantaggio con un calcio di rigore trasformato da Lewandoski. Lo stesso attaccante polacco, servito magnificamente da Xabi Alonso, indirizza la partita a favore dei bavaresi concludendo a rete uno splendido destro ad incrociare sul quale Ozcan non può farci nulla. Nella seconda frazione di gioco la squadra di Pep Guardiola amministra il risultato ed al fischio finale del direttore di gara Meyer, Neuer e compagni possono festeggiare per il loro ventiseiesimo meisterschale, il quarto consecutivo (nessuno c’era mai riuscito in Germania).
Vanno comunque fatti i complimenti al direttore d’orchestra di questa macchina perfetta tedesca, Pep Guardiola. Lo spagnolo, perfezionista per natura, non sarà riuscito a portare la Champions League in Baviera ma lascia ad Ancelotti un’eredità importantissima e la speranza di poter vincere la massima competizione europea per club già dalla prossima stagione.