Valencia-Villarreal 0-2: MESTALLAZO!

Il Villarreal si aggiudica uno dei derby più importanti di sempre: torna a vincere al Mestalla nove anni dopo l’ultima volta e certifica matematicamente la quarta posizione con due giornate di anticipo. È un risultato storico per il Submarino amarillo che è entrato nelle prime quattro della classe per la quarta volta nella sua storia e per la seconda volta in assoluto ha battuto i rivali del Valencia in entrambe le sfide di campionato (cosa mai accaduta a parti inverse). Ma, per assurdo, non è nemmeno questo il dato più assurdo di una notte perfetta, perché il Villarreal si è presentato al Mestalla con una classifica migliore per la terza volta nella storia, ma mai con un vantaggio così solcato: diciassette punti, diventati venti al triplice fischio.
Ma a fare ancora più scalpore è il fatto che Marcelino lascia in campo un solo giocatore degli undici che hanno battuto il Liverpool, Soldado, e la squadra risponde oltre ogni più rosea aspettativa. Samuel García, alla prima da titolare dopo il lungo infortunio, è in una condizione spettacolare (sicuramente la miglior prestazione assoluta in maglia amarilla) e il giovanissimo Rodri sembra reincarnare Bruno Soriano. Il Submarino amarillo gioca un calcio di prima da far impallidire i padroni di casa, e quando riparte in velocità bastano tre giocatori e una decina di tocchi per trasformare un recupero in area in una situazione da gol: una tale superiorità in casa degli acerrimi rivale la si era vista solamente una volta (il riferimento è allo 0-3 della prima giornata della Liga 2007/08).
Dopo il vantaggio di Samuel García, con l’aiuto del decimo assist di Soldado (per ritrovare un calciatore del Villarreal in doppia cifra bisogna tornare ai 14 assist di Riquelme nel 2004/05) il raddoppio di Adrián López riassume la superiorità degli ospiti. Bastano quattro tocchi in rapidità e una difesa altissima per bucare la retroguardia del Valencia, che non si accorge che Adrián López è sì oltre la linea dei difensori, ma è anche diversi metri nella propria metà campo: quando riparte da solo gonfia la rete con un tocco delicato. Ma la cosa più sconcertante è che i padroni di casa non hanno la più pallida idea di come cambiare le carte in tavola.
Col passare dei minuti gli ospiti pensano più a difendere il risultato e la mente inizia a scivolare verso gli impegni europei, ma il Valencia non reagisce. Non crea nessuna occasione da rete e Areola non interviene praticamente mai. Il dato più curioso dei padroni di casa sono le scritte sulle maglie: in onore del Dia de la Madre i giocatori del Valencia portano sulla maglietta il cognome materno. Anzi, è il Sottomarino giallo ad andare più vicino al gol, quando a metà della ripresa un cross insidioso di Adrián López viene carambolato dalla goffa retroguardia valenziana sul proprio palo. Poi a nove minuti dal termine il subentrato Chéryshev deve abbandonare il campo per un guaio muscolare, e con le sostituzioni terminate il Valencia finisce in inferiorità numerica. La gara non avrà altro da dire.
La differenza tra le due squadre raramente è stata così imbarazzante per la compagine amarilla, specialmente in quel di Valencia. Con un solo titolare in campo (portiere escluso) il Villarreal ha agevolmente conquistato Mestalla e la qualificazione ai play-off di Champions League, obiettivo assolutamente fuori da ogni logica fino a pochi mesi fa, per non parlare di pochi anni prima. Ma adesso è diventato realtà: bottino pieno in Liga e la partita più importante dell’anno giovedì prossimo ad Anfield. Una stagione meravigliosa che rischia di trasformarsi in leggenda, grazie a un progetto vincente. Questo è il Villarreal di oggi.
Tabellino:
Valencia (4-3-3): Diego Alves; João Cancelo, Aderlan Santos, Mustafi, Siqueira; Javi Fuego (70′ Enzo Pérez), Parejo, André Gomes (76′ Paco Alcácer); Rodrigo, Santi Mina (59′ Chéryshev), Álvaro Negredo. A disp.: Jaume Doménech, Barragán, Danilo Barbosa, Abdennour. All. Pako Ayestarán.
Villarreal (4-4-2): Areola 6; Rukavina 6, Bonera 7,5, Musacchio 6,5 (70′ Víctor Ruiz ng), Adrián Marín 7; Castillejo 7,5, Trigueros 7, Rodri 7 (59′ Bruno Soriano ng), Samuel García 8; Soldado 7,5 (62′ Mario Gaspar ng), Adrián López 7. A disp.: Asenjo, Denis Suárez, Nahuel Leiva, Bakambu. All. Marcelino.
Gol: 14′ Samuel García, 33′ Adrián López.
Arbitro: Del Cerro Grande. Ha ammonito Musacchio, Javi Fuego, Rodri.