Non ci sarà alcun preliminare: il Bayer Leverkusen, grazie al terzo posto colto in Bundesliga, parteciperà alla prossima Champions League direttamente alla fase a gironi. L’ingresso nelle fantastiche trentadue europee è arrivato aritmeticamente oggi, grazie alla vittoria interna contro l‘Hertha Berlino, vero e proprio scontro diretto per la zona Champions: i capitolini, infatti, in caso di successo si sarebbero portati a sole due lunghezze dalle Aspirine, riaprendo di fatto la lotta per il terzo posto. Ma così, per la gioia dei tifosi dei Werkself, non è stato. E al termine della partita, sulle note dolci e armoniche dell’inno della Champions League, gli uomini di Schimdt hanno potuto festeggiare l’accesso alla “Coppa dalle grandi orecchie“, obiettivo che sembrava di difficile realizzazione solo al termine del girone d’andata.
BAYER SETTE MERAVIGLIE – A risultare decisivo è stato il recente filotto di vittorie delle Aspirine, una serie – ancora aperta – di sette successi che ha consentito al Bayer di recuperare terreno sulle claudicanti Hertha e Schalke, prima di mettere la freccia e siglare il sorpasso decisivo, suggellato oggi con la conquista aritmetica del terzo posto. Obiettivo raggiunto, quindi, per Robert Schimdt, tecnico emergente del calcio tedesco, tornato in patria dopo aver regalato momenti di calcio-champagne a Salisburgo. Il suo Bayer, pur disposto in campo in maniera differente, ricorda il Werder Brema di Schaaf: grande spirito e organizzazione offensiva, accompagnata da una solidità difensiva tutt’altro che eccellente. Nessuno, però, può annoiarsi guardando un match del Leverkusen. Ed anche oggi, è stato così.
L’OFFENSIVISMO DI SCHIMDT HA LA MEGLIO – Lo spirito garibaldino rossonero ha avuto la meglio sulla organizzazione tattica capitolina, conquistando tre punti che, per quanto visto in campo, sono stati decisamente meritati. Poco male, comunque, per l’Hertha, che resta la sorpresa di questa Bundesliga, nonostante oggi, complice il pareggio del Gladbach all’Allianz Arena, si ritrovi al quinto posto e, virtualmente, fuori dalla prossima Champions League. Davvero un peccato per gli uomini di Dardai, che hanno trascorso fin qui gran parte della loro Bundesliga oscillando fra il terzo e quarto posto. Ma il rigido ed organizzato 4-4-2 capitolino non ha potuto nulla contro l’effervescente stato di forma dei giocatori offensivi locali, con Brandt e Bellarabi decisamente in palla e capaci di creare grattacapi in continuazione alla difesa ospite.
AVVIO DI PARTITA SPUMEGGIANTE – La partita si è sbloccata dopo solo due minuti grazie ad una pregevole marcatura di Brandt, al nono goal stagionale e in uno stato di forma smagliante, tanto che buona parte della stampa tedesca invoca la convocazione del gioiellino del Bayer per il prossimo Europeo. Nonostante il vantaggio, la voglia di vincere dei locali non si è certo placata. La squadra di Schmidt ha continuato a proporre un gioco offensivo e decisamente piacevole, trovando il raddoppio al quarto d’ora con Bender, bravo a risolvere una mischia nell’area piccola dell’Alte Dame. L’Hertha è sembrato un pugile suonato, stordito dal micidiale uno-due delle Aspirine. Ma dopo solo cinque minuti dal secondo goal subito, la squadra berlinese ha accorciato le distanze e riaperto il match grazie ad un’imperiosa inzuccata di Vedad Ibisevic, rinato nella capitale dopo le negative stagioni vissute con la maglia dello Stoccarda.
PARTITA RICCA DI EMOZIONI – Ma chi pensava che il goal subito potesse intimorire, in qualche modo, il Bayer, è stato smentito dai fatti. I Werkself, infatti, hanno continuato a macinare gioco, creare occasioni e, inevitabilmente, concedere qualche palla-gol di troppo all’Alte Dame, complice anche l’improvvisata coppia centrale difensiva Ramalho-Kramer, quest’ultimo impiegato in un ruolo quasi del tutto inedito. Anche la ripresa, pur non avendo regalato alcuna marcatura, è stata accesa, vibrante ed emozionante: il Bayer ha continuato a proporsi costantemente negli ultimi sedici metri, trascinato da un Bellarabi in uno stato di forma a dir poco smagliante e che potrebbe risultare utile a Low anche in chiave nazionale, mentre l’Hertha ha sfiorato il pareggio in almeno tre circostanze, agevolato dall’assetto difensivo poco brillante degli avversari.
FESTA CHAMPIONS CON QUALCHE RIMPIANTO – Considerate le palle-goal e la mole di gioco create, i tre punti del Bayer Leverkusen sono stati più che meritati. E anche il terzo posto, considerato quanto mostrato negli ultimi due mesi, è il giusto suggello alla stagione delle Aspirine, anche se in tanti si pongono una domanda: dove sarebbe arrivato il Bayer se avesse esibito questo spirito nella prima parte della stagione? In Bundesliga non avrebbe potuto fare di meglio, ma l’eliminazione subita in Champions, per mano di una Roma tutt’altro che irresistibile durante la gestione Garcia, brucia. Eccome…
Bayer Leverkusen-Hertha Berlino 2-1 (2′ Brandt, 16′ Bender, 20′ Ibisevic (H) )