Inter e Suning Commerce Group insieme per lo sviluppo del calcio in Cina

Le attenzioni della Cina sono rivolte nuovamente verso Milano, questa volta sponda nerazzurra, con l’Inter che potrebbe diventare la settima squadra cinese in Europa.

Nello scorso weekend, i delegati del Suning Commerce Group sono sbarcati a Milano, con l’intenzione di rilevare il 20% delle quote nerazzurre per una cifra che si aggira attorno i 60 milioni di euro, per una valutazione complessiva da 300 milioni. Cifre nettamente inferiori rispetto alla valutazione che Mr. Bee aveva fatto del Milan, ma decisamente più congrue visto l’attuale stato della società milanese, da anni lontana dai fasti della Champions, senza giocatori di spicco internazionale, ma soprattutto senza uno stadio di proprietà e con un debito consolidato di 417 milioni di euro.
La ricerca di nuovi partner è fondamentale per non rischiare di affondare, visto anche il poco appeal nei confronti degli sponsor, con la Pirelli che ha rinnovato il contratto a cifre inferiori rispetto al precedente accordo, scendendo a 10 milioni all’anno più bonus legati ai risultati.

Thohir, che aveva già palesato nel mese di febbraio alla Goldman Sachs di voler cedere parte delle proprie quote, ha trovato nel Suning Commerce Group un alleato valido, che si sta addentrando solo da quest’anno nel settore calcistico. Rimane un nodo cruciale nella trattativa, ovvero le quote legate a Massimo Moratti, che detiene il 29% dell’Inter. Per non rischiare di perdere la maggioranza, Thohir ha espresso la volontà che nel 20% rientrino anche le quote dell’ex patron dell’Inter.

Stando ai primi rumors, le intenzioni del Suning erano quelle di arrivare ad ottenere la maggioranza in pochi anni, ma con il comunicato emesso dal gruppo cinese, la situazione potrebbe essere totalmente differente:
“Suning Investment Holding Group e Suning Sports sono interessate ad una cooperazione strategica con l’Internazionale Milano Football Club. Le due parti stanno esplorando approfonditamente le possibilità di un’ampia partnership per quel che riguarda tutto l’ambito calcistico e lo sviluppo del calcio in Cina e non escludono la possibilità di investimenti reciproci”.

Il comunicato apre scenari ben più ampi rispetto a quelli di entrare semplicemente nel capitale dell’Inter, un’intenzione, quella del gruppo Suning, che ricorda il progetto della Dalian Wanda di Wang Jianlin all’Atletico Madrid. Per cui, il gruppo Suning,per quel che concerne la crescita del calcio cinese, potrebbe aprire Accademy a Milano, nelle quali mandare ad allenare alcuni prospetti cinesi, allo stesso modo l’Inter sfrutterà la partnership per costruire a sua volta Accademy in Cina e espandere il proprio brand a oriente.

Cosa è il Suning Group: si tratta di un’azienda privata, del presidente Zhang Jindong, 28° uomo più ricco di Cina e 403° al mondo, con patrimonio stimato da Forbes in 4,1 miliardi di dollari. Fondata il 15 maggio 1996 e con sede Nanchino, è uno dei più grandi rivenditori di elettronica in Cina. Vende elettrodomestici di ampio consumo come televisioni e frigoriferi. Si è espansa notevolmente, con 1600 negozi in oltre 700 città tra Cina, Hong Kong e Giappone inoltre fornisce anche servizi riguardanti software, installazione e manuntenzione di micro-computer e apparecchi elettronici.
L’ultima svolta del Suning Group è nel campo dell’e-commerce, grazie all’accordo stretto con Alibaba Express di Jack Ma.

Jiangsu Suning: I probabili futuri soci dell’Inter, hanno anche la proprietà da quest’anno di una squadra di Chinese Super League, con l’acquisizione dello Jiangsu Sainty per 70 milioni di dollari. L’intenzione è di fare della squadra di Nanchino una delle più grandi del panorama asiatico, con l’acquisto di importantissimi giocatori approdati in Cina nel mercato invernale, quali Ramires dal Chelsea e Teixeira dallo Shakthar Donetsk, per una spesa complessiva che supera gli ottanta milioni di euro.
Prima dell’arrivo dei nuovi proprietari, la storia dello Jiangsu è stata tutt’altro che gloriosa, con la vittoria nell’era professionistica di una Supercoppa nel 2013, e della FA Cup nel 2015 ai danni dello Shanghai Shenhua nel match noto come Delta Yangtze Derby.
Fra le file del Suning si annoverano nomi di giovani giocatori cinesi molto interessanti, nel giro della nazionale maggiore, quali il terzino sinistro Hang Ren, l’abile difensore Li Ang, che assieme all’australiano Sainsbury forma una delle migliori coppie difensive della CSL; e infine il capitano Wu Xin, utilizzato nel ruolo di trequartista.
L’allenatore è il rumeno Dan Petrescu, ex giocatore del Chelsea, è stato un manager di successo, vincendo trofei in Polonia con il Wisla Cracovia, in Russia con il Krasnodar, e in patria con l’Unirea Urziceni e il Targu Mures.

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Sono nato a Urbino il 2 maggio 1991. Nel luglio 2015 ho conseguito la laurea in Chimica e tecnologie farmaceutiche. Mi occupo di giornalismo sportivo con un'attenzione particolare al lato economico e allo sviluppo del calcio in Cina, che approfondisco nel mio Blog Calcio Cina. Nel febbraio 2016 ho pubblicato il mio primo libro: IL SOGNO CINESE, STORIA ED ECONOMIA DEL CALCIO IN CINA, il primo volume, perlomeno in Europa a trattare questo argomento. Scrivo anche di saggistica (sovversiva) per kultural.eu