Un equilibrio precario nella Liga spagnola, che si protrarrà fino all’ultima giornata. Al termine degli anticipi del 35mo turno, le tre squadre al vertice hanno trionfato, rimanendo nell’arco di un solo punto. Il Real Madrid si è reso protagonista di una grande rimonta, i rivali cittadini dell’Atletico hanno trionfato di misura anche questa settimana, mentre il Barça si è gettato alle spalle il periodo di crisi grazie alla prova di un magnifico Luis Suarez.
RAYO VALLECANO-REAL MADRID 2-3 (7′ Embarba, 15′ Miku, 34′ Bale, 59′ Vazquel, 81′ Bale)
Zidane e il popolo di Madrid possono tirare un sospiro di sollievo al termine di questo weekend, e possono continuare a sperare dopo la grande rimonta nel derby contro il Rayo Vallecano, una partita che all’andata, quando ancora c’era Benitez, era terminata sul punteggio di 10-1.
Questa volta la storia è stata più complicata del dovuto, a partire dalla vigilia, con Ronaldo fermo ai box per un leggero infortunio, le responsabilità sono affidate a Bale, che compone il tridente offensivo con Benzema e Jesè.
L’inizio per gli ospiti è da incubo, il Rayo segna due gol nei primi minuti: Al 7′ Bebe entra in area sulla sinistra e mette al centro un pallone rasoterra che Embarba deposita in rete con una girata. La difesa del Real è in difficoltà, gli attaccanti del Rayo arrivano in prossimità della porta difesa da Keylor Navas con estrema facilità, e al quarto d’ora arriva il raddoppio firmato da Miku, che approfitta di una deviazione mal riuscita di Varane.
Liga tutt’altro che terminata per gli uomini di Zidane, che mostrano grande carattere, centrando una grande rimonta. Il Real accorcia le distanze prima di rientrare negli spogliatoi. Al 34′ Bale segna 1-2 con un colpo di testa sul corner battuto da Kroos.
Si gioca a una sola porta nella ripresa, Lucas Vazquez entra in campo al posto di un Benzema costretto a lasciare il campo per infrtunio, un cambio che da i suoi frutti dato che il giovane brasiliano centra il pareggio grazie al cross dalla destra di Danilo al 59′. Sulle ali dell’entusiasmo, Bale completa la rimonta a nove minuti dalla fine, il gallese sfrutta un passaggio sbagliato di Embarba e fulmina Juan Carlos con un diagonale mancino per il 16mo gol nelle ultime 17 partite ufficiali.
Una grande prova per il Real, che ora dovrà concentrarsi su un altri impegno fondamentale: la semifinale di Champions League. Gli uomini di Zidane affronteranno in trasferta il Manchester City, che ha letteralmente dominato infliggendo un 4-0 allo Stoke City
ATLETICO MADRID-MALAGA 1-0 (62′ Correa)
Dopo il sofferto trionfo di misura in casa dell’Atletico Bilbao, i colchoneros ottengono un’altra vittoria per 1-0 al Vicente Calderon contro il Malaga, firmata da Angel Correa. Una partita tesa, che è costata anche l’espulsione a Simeone, con gli ospiti che non si sono resi mai veramente pericolosi, sommersi dalla foga dell’Atletico, che ha trovato innumerevoli difficoltà nello sbloccare la partita.
Nella prima frazione i colchoneros sprecano tanto, in particolar modo Griezmann, che sull’invito di Koke, a porta sguarnita calcia alto, mancando un’occasione clamorosa, che un giocatore del suo calibro non dovrebbe mai sbagliare. Koke inventa, ma i compagni non concretizzano, come al 37′, quando sull’assist del centrocampista spagnolo, Torres per una questione di centimetri non trova l’impatto con il pallone.
Nei minuti di recupero, sulla rimessa laterale battuta velocemente dal Malaga, il Cholo butta un pallone in campo per fermare il gioco, un gesto che gli costa caro, dato che l’arbitro lo espelle cacciandolo in tribuna.
Il Malaga erge un muro invalicabile per l’Atletico, serve una giocata d’autore, ed è quello che avviene, con Angel Correa (entrato in campo al posto di Carrasco), che al 62′ si accentra, salta un avversario, e con una grande conclusione, complice una deviazione, batte finalmente Ochoa. L’ingresso del fantasista argentino ha spaccato letteralmente la partita, creandosi altre due grandi occasioni, una finita di poco sopra la traversa e l’altra miracolosamente parata da Ochoa. Il Malaga cerca la via del pareggio con conclusioni che non impensieriscono la porta di Oblak.
Finisce 1-0, con l’Atletico che conserva la vetta della classifica assieme al Barcellona, ma per quanto riguarda gli scontri diretti, si piazza al secondo posto. Gli uomini di Simeone non possono permettersi passi falsi nelle prossime uscite, a partire dal prossimo turno, sempre in casa contro il Rayo Vallecano, ma prima, c’è la semifinale di Champions League contro il Bayern Monaco.
BARCELLONA-GIJON 6-0 (12′ Messi, 63′,74′,78′,88′ Suarez, 86′ Neymar)
Ben quattordici gol in due partite di campionato, otto dei quali segnati da Luis Suarez, una rinascita improvvisa, violenta, che ha letteralmente travolto gli avversari. Qualche giorno fa era toccato al Deportivo La Coruna, con otto gol, questo weekend la furia del Pistolero si è abbattuta sul Gijón.
I primi quarantacinque minuti si chiudono sul punteggio di 1-0, “solo” un gol segnato dal Barcellona, con Messi che realizza il suo 25mo centro nella Liga. Una rete contestata, in quanto viziata da un fallo ostruttivo di Suarez sul portiere avversario.
Proprio el Pistolero nella ripresa spezza definitivamente le resistenze avversarie, il primo gol, viziato da una posizione di fuorigioco, nasce da una invenzione di Iniesta, poi arrivano due calci di rigore trasformati dallo stesso Suarez al 74′ e al 78′. L’arbitro non ha pietà, e all’85’ sancisce il terzo tiro dal dischetto che decreta anche l’espulsione di Vranjes. Neymar, che si è procurato il penalty trasforma dagli undici metri. La tortura per lo Sporting dura fino agli ultimi istanti di gioco, con Messi che immedesima in assistman per il quarto centro di Suarez, che giunge a 54 reti stagionali, di cui 34 nella sola Liga.
Barcellona incontenibile, a cui mancano tre vittorie per vincere nuovamente il titolo. Per gli uomini di Luis Enrique, il prossimo avversario porta il nome del Betis.