Leicester City-Swansea 4-0: Gianbattista Vico, umanista napoletano attivo a cavallo fra Seicento e Settecento, distingueva tre età nello ricorsivo sviluppo della storia: età degli dei, degli eroi e degli uomini. Leicester-Swansea è assolutamente una partita che ricorre, assolutamente, nell’età degli eroi. È la chiamata decisiva per scrivere e solcare in maniera indelebile la storia degli eroi del calcio inglese per le Foxes di Ranieri. La compagine di Leicester si gioca una grande porzione di titolo contro lo Swansea di Guidolin. Una sfida nella sfida, due tecnici molto sottovalutati nel panorama calcistico italiano e che quest’oggi, per motivazioni diverse, hanno gli occhi del mondo puntati. Claudio Ranieri deve fare a meno di Jamie Vardy, squalificato, perciò sceglie di optare per Ulloa come riferimento centrale. L’assenza dell’attaccante inglese è ingente nell’economia della manovra delle Foxes, ma l’argentino, seppur con caratteristiche diverse, ha sempre dato risposte positive quando è stato chiamato in causa. Il tecnico romano sorprende ulteriormente, inserendo Schlupp al posto di Albrighton. Alla base di questa decisione vi è una volontà di dare più velocità sulle fasce per sfruttare i cross dai lati che cercheranno lo stesso Ulloa, un vero fattore sui palloni alti. L’avversario di quest’oggi è lo Swansea, i gallesi non sono ancora certi della salvezza e devono scendere in campo per la vittoria. Alle spalle di questo Swansea c’è un allenatore formidabile come Francesco Guidolin che ha dato una nuova linfa vitale agli Swans. Guidolin sceglie di schierare una sorta di 4-3-3 e l’attaccante centrale è Sigurdsson. L’islandese è un talentuoso trequartista e, probabilmente, agirà da “falso nueve” che tanto è di moda in questi tempi. Le promesse sono quelle di una gara assolutamente equilibrata, le due squadre si studieranno nelle prime fasi di gioco e non sarà facile sovvertire la parità. La posta in gioco è altissima ed il Leicester deve porre un finale positivo a questa splendida favola.
Nella prima frazione di gioco il Leicester inizialmente non si trova a proprio agio a gestire la sfera, ma bastano una decina di minuti per far ribaltare il risultato alle Foxes. La retroguardia dello Swansea regala letteralmente un pallone a Riyad Mahrez, l’algerino colpisce Fabianski sul primo palo e manda in delirio il King Power Stadium. Il Leicester è in vantaggio. I padroni di casa sono in controllo, lo Swansea non sembra in grado si sovvertire il vantaggio delle Foxes. Morgan è brillante a guadagnare una punizione in zona d’attacco per il Leicester. Drinkwater va alla battuta e Ulloa infila Fabianski sul primo palo. Le Foxes si portano sul 2-0 al 30′. I cigni cercano di accorciare le distanze, ma Fernandez non riesce a trovare la conclusione vincente dall’interno dell’area di rigore. La prima frazione di gioco termina sul doppio vantaggio del Leicester City.
Nella ripresa entrano Paloschi e Montero per Routledge e Fer, Guidolin intende recuperare il match inserendo un centravanti al posto di un centrocampista come Fer. Il cambio Routledge-Montero non varia il canovaccio tattico, sono entrambi due esterni con grande rapidità e capacità di attaccare lo spazio. Il Leicester soffre e comincia a buttare via il pallone, ma al 60′ Ulloa porta le Foxes sul 3-0. Schlupp si invola sulla fascia con una azione devastante dal punto di vista fisico, in extremis pesca Ulloa che a porta libera firma la doppietta personale. Schlupp sfiora il 4-0, ma Fabianski è superlativo a distendersi sulla sua sinistra. Okazaki una manciata di secondi dopo spedisce alto sopra la traversa da posizione favorevole, ora il Leicester è in assoluto controllo della partita. Nel finale di gara gli ospiti fanno sospirare il King Power Stadium con Ayew, il ghanese, però, non è preciso con il suo colpo di testa. Le Foxes si portano con il 4-0, Albrighton firma un 4-0 che ha il sapore del trionfo più assoluto e la gara è in ghiacciaia. La partita termina 4-0 e le Foxes sono ad un passo dal sogno, ora mancano tre partite e gli Spurs domani devono giocarsela contro il WBA.
Commento: Il Leicester non ha giocato una partita brillantissima, ma ha dimostrato per l’ennesima volta quanto sia importante l’entusiasmo e la condizione fisica in un campionato come quello inglese. Le Foxes hanno visto aprirsi le acque del Mar Rosso con uno svarione difensiva che ha favorito la rete ad inizio match. Il resto è stata la solita gestione sapiente della gara, questa partita ha due letture: la prima è l’aver vinto ogni tipo di contrasto in ogni zona del campo, mentre la seconda è esser stati decisivi nei calci piazzati. La rete del 2-0 di Ulloa ha regalato tranquillità alla compagine di Ranieri ed il King Power Stadium ha dato una mano ingente nel caricare i propri beniamini. I tocchi sbagliati da parti delle Foxes sono stati molti, ma immediatamente la sfera è stata recuperata o spedito al di fuori del rettangolo di gioco. Un pragmatismo che significa un 4-0 con il 38% di possesso palla a favore, il che la dice lunga sulla stagione del Leicester ed il proprio modo di intendere il calcio. Lo Swansea è apparso debole dal punto di vista fisico e caratteriale, infatti le reti incassate nella prima frazione di gioco hanno tagliato le gambe alla compagine dell’ex tecnico dell’Udinese Francesco Guidolin. La soluzione di schierare Sigurdsson “falso nueve” non si è rivelata azzeccata ed infatti gli è stata cambiata la posizione nella ripresa. Ulloa, chiamato a sostituire Vardy, si è dimostrato il migliore in campo e merita la palma di “Man of the Match”. La sua doppietta è stata di vitale importanza nell’economia della stagione e, al di là delle due reti, ha fatto respirare la squadra con grande sapienza e visione di gioco. Schlupp è stata una scelta indovinata da Ranieri, la sua velocità ha messo in crisi una difesa dello Swansea piuttosto lenta e impacciata. Il sogno è ad un passo per gli uomini di Ranieri, l’organizzazione della squadra e la fratellanza all’interno della rosa sono le due matrici di una vera e propria favola.